Canis lupus lupus: differenze tra le versioni

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=== Attacchi all'uomo ===
[[File:Map of wolf attacks on humans in France with text.png|thumb|Distribuzione degli attacchi da parte dei lupi in Francia dal 1400 al 1918.]]
In Francia, documenti storici rinvenuti dallo storico rurale Jean-Marc Moriceau indicano che 7600 persone furono uccise dai lupi dal 1362 al 1918, 4600 di esse uccise da lupi non [[rabbiaRabbia (malattia)|rabidi]].<ref name="moriceau2013">{{fr icon}} Moriceau, Jean-Marc (2013), ''Sur les pas du loup: Tour de France et atlas historiques et culturels du loup, du moyen âge à nos jours'' [On the trail of the wolf: a tour of France and a historical and cultural atlas of the wolf, from the Middle Ages to modern times], Paris, Montbel, ISBN 978-2-35653-067-7</ref> Furono segnalati numerosi attacchi contro gli umani in Germania poco dopo la [[guerra dei trent'anni]], ma è probabile che questi casi fossero dovuti ad esemplari rabbiosi. In Lettonia, i documenti storici che descrivono le aggressioni da parte di lupi infettati con rabbia risalgono a due secoli. Almeno 72 persone ne furono morse dal 1992 al 2000. In Lituania, le aggressioni da parte di lupi rabidi continuano fino ad oggi, con 22 persone attaccate dal 1989 al 2001. Circa 82 persone furono morse da lupi rabbiosi in Estonia durante il diciottesimo e diciannovesimo secolo, con ulteriori 136 uccise da lupi sani, sebbene alcuni dei colpevoli potevano essere [[Lupo ibrido|lupi ibridi]] o animali fuggiti dalla cattività.<ref name="linnell">{{en}} Linnell, J. D. C. (2002), ''[http://www1.nina.no/lcie_new/pdf/634986149343022620_Linnell%20NINA%20OP%20731%20Fear%20of%20wolves%20eng.pdf The Fear of Wolves: A Review of Wolf Attacks on Humans]'', NINA, ISBN 82-426-1292-7</ref>
 
Dopo la [[rivoluzione d'ottobre]], alcuni zoologi russi espressero dubbi sulla veridicità dei resoconti storici riguardanti gli attacchi dei lupi. Il più importante fu Petr Aleksandrovič Manteifel, che inizialmente respinse tutti i resoconti o come finzioni o opera di animali rabbiosi. Sebbene il suo parere divenne la norma nei cerchi zoologici russi, cambiò idea quando fu incaricato di dirigere una commissione speciale per indagare sugli attacchi da parte di lupi nell'Unione Sovietica, che furono incrementati dopo la seconda guerra mondiale. Manteifel compose un resoconto nel 1947 descrivendo numerosi attacchi, inclusi da animali apparentemente sani, dando raccomandazione su come meglio difendersi. Le autorità sovietiche però impedirono la distribuzione pubblica del documento,<ref name="graves2007">{{en}} Graves, W. (2007), ''Wolves in Russia: Anxiety throughout the ages'', Detselig Enterprises, pp. 175-176, ISBN 1-55059-332-3</ref> e le informazioni sui lupi aggressivi furono censurate.<ref name="geist2009">{{en}} Geist, Valerius. [http://www.boone-crockett.org/pdf/Geist_Essay3.pdf "Let's get real: beyond wolf advocacy, toward realistic policies for carnivore conservation"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160418231350/http://www.boone-crockett.org/pdf/Geist_Essay3.pdf |data=18 aprile 2016 }}. ''Fair Chase''. Summer 2009. pp. 26–30.</ref>