Vallo alpino in Alto Adige: differenze tra le versioni

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Nel periodo compreso tra il 3 e il 30 agosto [[1943]] passarono in totale otto divisioni tedesche - e in mezzo a queste, la [[1. SS-Panzer-Division "Leibstandarte SS Adolf Hitler"|divisione corazzata SS ''"Leibstandarte Adolf Hitler"'']] - che non si limitarono a presidiare il confine, ma iniziarono ad occupare gradualmente buona parte del nord Italia. Il Comando supremo tedesco mise fine così ad un minaccioso rischio: un possibile sbarco alleato in nord Italia. L'Italia era però ancora uno stato sovrano, dove le truppe tedesche erano soltanto tollerate. Il 26 agosto il generale Feuerstein fu sostituito dal generale di fanteria Witthöft.<ref name =Dolomiti/>
 
L'8 settembre [[1943]] l'Italia capitolò definitivamente, e firmò l'armistizio con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]. Alle truppe italiane fu ordinato di reagire agli attacchi da qualsiasi provenienza. Allo stesso tempo entrò in funzione sotto il nome [[Operazione Asse|Achse]] ("Asse") il preciso e coordinato piano tedesco preparato per usare le otto divisioni per disarmare le truppe italiane, con le truppe tedesche che già occupavano i punti nevralgici in tutta la penisola.<ref name="BM99-44" />
[[File:SbarramentoResiaOpera 18.33.JPG|thumb|La torretta dell'opera 18, [[sbarramento Passo Resia]], vista dall'interno]]
Nella notte tra l'8 e il 9, tutte le caserme, depositi e presidi in Alto Adige furono attaccati e presi dai tedeschi, con pochi, ma coraggiosi ed estenuanti tentativi di accanita difesa. Più precisamente alle ore 23 il generale Gloria inviò al generale Witthöft una comunicazione dove gli segnalava che gli italiani avrebbero risposto con le armi ad un eventuale atteggiamento ostile da parte delle truppe tedesche, ma già prima delle 23,30 Colle Isarco e Vipiteno erano state conquistate senza che alcun colpo fosse sparato. Alle 3 di notte la 44ª divisione di fanteria tedesca occupò la città di Bolzano, e poi altre truppe proseguirono in direzione sud, verso Trento e Rovereto.<ref name =Dolomiti/> In alcune valli minori, come ad esempio la valle Aurina, le truppe tedesche trovarono che il territorio era già in mano all'organizzazione locale degli optanti, la ''[[Völkischer Kampfring Südtirols|Arbeitsgemeinschaft der Optanten für Deutschland]]'' (ADO), che avevano già sostituito giorni prima i podestà fascisti.<ref>{{cita libro|cognome=Obermair|nome=Hannes|wkautore=Hannes Obermair|lingua=de, it|titolo="Grossdeutschland ruft!" Südtiroler NS-Optionspropaganda und völkische Sozialisation – "La Grande Germania chiamaǃ" La propaganda nazionalsocialista sulle Opzioni in Alto Adige e la socializzazione 'völkisch'|anno=2021|città=[[Castel Tirolo]]|editore= Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano|isbn=978-88-95523-36-1|cid=obermair}}</ref>