NacqueNata a [[Cagliari]]<ref name="rapporto" /> nell'ottobre 1967, era residente a [[Sestu]]. Dopo aver conseguito il diploma magistrale, entrò nella [[Polizia di Stato]] nel 1989 e frequentò il 119º corso presso la Scuola Allievi Agenti di [[Trieste]]; seguiva l'aspirazione della sorella Maria Claudia, che però non era stata ammessa. Fu trasferita a [[Palermo]] due anni dopo. Emanuela si, stabilìstabilendosi presso il [[complesso delle Tre Torri]] in [[Viale del Fante]], destinato a poliziotti e carabinieri fuori sede. Le affidarono i piantonamenti a [[Villa Pajno]], a casa dell'onorevole [[Sergio Mattarella]], la scorta alla senatrice [[Pina Maisano Grassi]] e il piantonamento del boss mafioso [[Francesco Madonia]].
Nel giugno del 1992 venne affidataassegnata alalla scorta del magistrato [[Paolo Borsellino]]., Emanuelaincarico che non avevale pauracausava del nuovo incarico ricevutopreoccupazione, tanto da rassicurare i genitori, dopo la strage di [[Capaci]], che non le sarebbe successo niente. Agente della scorta del magistrato Paolo Borsellino, caddeCadde nell'adempimento del proprio dovere il 19 luglio 1992, vittima della [[Stragestrage di via D'Amelio]] a Palermo; con lei persero la vita, oltre a Paolo Borsellino, i colleghi [[Walter Eddie Cosina]], [[Agostino Catalano]], [[Claudio Traina]] e [[Vincenzo Li Muli]]. Da anni sua sorella Maria Claudia tiene vivo il suo ricordo nelle scuole e anche grazie all'associazione contro le mafie [[Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie|Libera]].