Striscia di Gaza: differenze tra le versioni

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La produzione economica nella Striscia di Gaza è diminuita di circa un terzo tra il 1992, quando era occupata da [[Israele]], e il 1996. Questa flessione è stata variamente attribuita alla corruzione e la cattiva gestione da parte dell'ANP di [[Yasser Arafat]] dal 1994, ed alle politiche di chiusura di Israele. Un grave effetto negativo sociale di questo rallentamento è stato l'emergere di un alto tasso di disoccupazione. Il numero di residenti di Gaza che vive sotto la soglia di povertà ($ 2 pro capite al giorno) costituisce l'85% della popolazione in seguito all'[[operazione Piombo fuso]] lanciata nel dicembre 2008 dal governo israeliano.<ref>{{collegamento interrotto|1={{cita testo|url=http://www.infoprod.co.il/article/2/202|titolo=85% dei residenti di Gaza sono poveri, Doron Peskin, Infoprod 02.03.09}} |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
I coloni israeliani di [[Gush Katif]] avevano costruito serre e sperimentato nuove forme di agricoltura. Queste serre inoltre fornivano occupazione a molte centinaia di palestinesi di Gaza. Quando questi coloni sono stati ritirati dalla striscia di Gaza nell'estate del 2005, le serre sono state acquistate con i fondi raccolti dall'ex presidente della [[Banca Mondiale]], [[James Wolfensohn]], e date al popolo palestinese per iniziare la loro economia. Tuttavia, lo sforzo di miglioramento è stato limitato a causa dello scarso [[Approvvigionamento idrico e servizi igienico-sanitari in Palestina|approvvigionamento di acqua]], dell'incapacità di esportare prodotti a causa di restrizioni israeliane di confine, e della corruzione dilagante all'interno dell'Autorità Palestinese, che nel 2007 è stata sostituita nel governo da Hamas. La maggior parte delle serre sono state saccheggiate o distrutte.<ref>{{Cita web |url=http://www.iht.com/articles/2005/10/31/news/greenhouse.php |titolo=Greenhouses in Gaza symbolize Palestinian hopes and barriers |autore=Thanassis Cambanis |editore=[[Boston Globe]] |data=31 ottobre 2005 |accesso=27 dicembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081207140143/http://www.iht.com/articles/2005/10/31/news/greenhouse.php |urlmorto=no }}</ref><ref name="nydaily0523">{{Cita web |url=http://www.nydailynews.com//news/wn_report/story/420138p-354711c.html |titolo=Harvest of sorrow |autore=Netzer Hazani |editore=[[Daily News (New York)]] |data= |accesso= |urlmorto=sì }}</ref>
 
I principali partner commerciali della striscia di Gaza sono [[Israele]], [[Egitto]], e la [[Cisgiordania]]. Prima della [[Seconda Intifada]] palestinese scoppiata nel settembre 2000, circa {{M|25000}} lavoratori dalla striscia di Gaza ogni giorno si recavano in Israele per lavoro.<ref>{{cita testo|url=http://afp.google.com/article/ALeqM5g7NNG7m5AEfoCjIspXI7lya2LTFg|titolo=AFP|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090109054713/http://afp.google.com/article/ALeqM5g7NNG7m5AEfoCjIspXI7lya2LTFg }}</ref>