Canis lupus: differenze tra le versioni
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[[Louis Pasteur]]<ref name="mrsh.unicaen.fr" /> }}
[[File:Arctic-Lineage-Canine-Distemper-Virus-as-a-Cause-of-Death-in-Apennine-Wolves-(Canis-lupus)-in-Italy-pone.0082356.s001.ogv|miniatura|Filmato di un lupo che mostra sintomi avanzati di [[cimurro]]]]
I lupi grigi possono essere colpiti da diverse malattie [[Virus (biologia)|virali]], tra cui [[Rabbia (malattia)|rabbia]], [[cimurro]], [[parvovirosi canina]], [[epatite infettiva del cane]], [[papillomatosi]] e [[coronavirus canino]].<ref name="m208">{{cita|Mech ''et al.''|pp. 208-211|cidMech}}.</ref>
La rabbia è particolarmente diffusa tra i lupi in [[Russia]], [[Iran]], [[Afghanistan]], [[Iraq]] e [[India]].<ref name=Graves77>{{cita|Graves|pp. 77-85|cidGraves}}.</ref> Nei lupi, il [[periodo di incubazione]] varia tra 8 e 21 giorni, dopo i quali si manifestano sintomi caratteristici. Gli esemplari infetti sviluppano un'estrema aggressività, perdono le inibizioni nei confronti di animali più grandi e pericolosi e smettono di nutrirsi, nonostante una crescente mordacità che li porta a mordere compulsivamente, diffondendo così il virus a qualsiasi animale, compresi gli esseri umani. I lupi rabbiosi spesso abbandonano il branco e possono percorrere fino a {{M|80|u=km}} al giorno, aumentando notevolmente il rischio di contagio tra altri lupi.<ref>{{cita web|url=https://mrsh.unicaen.fr/homme_et_loup/cas_loups_rage_itineraires.php.html|titolo=Histoires des loups|pubblicazione = unicaen.fr|data=n.d.|lingua=fr|formato=html}}</ref> Questi esemplari non mostrano alcun timore nei confronti dell'uomo e tendono a mordere direttamente alla testa, motivo per cui gli attacchi più feroci ai danni di persone vengono solitamente attribuiti a lupi affetti da rabbia. Tuttavia, a differenza dei lupi antropofagi, non attaccano per cibarsi delle vittime. La malattia porta rapidamente alla morte dell'animale infetto e, in alcuni casi, può decimare interi branchi.<ref name="mrsh.unicaen.fr">{{cita web|url=https://mrsh.unicaen.fr/homme_et_loup/rage.php.html|titolo=Les loups enragés : des agresseurs malgré eux|pubblicazione = unicaen.fr|data=n.d.|lingua=fr|formato=html}}</ref>
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[[File:Petit Journal Janvier 25 1914 Loup & Enfant.jpg|miniatura|upright|''Bambino afferrato da un lupo'' (1914), ''Le Petit Journal.'']]
Molte società umane hanno avuto paura dei lupi, sebbene l'uomo non sia una delle loro prede naturali<ref name="linnell" />. Sono stati individuati quattro fattori associabili agli attacchi contro l'uomo<ref name="linnell" />:
# Animali affetti da [[Rabbia (malattia)|rabbia]], condizione maggiormente responsabile degli attacchi
# Abitudine alla presenza umana: la perdita del timore verso l'uomo, che può svilupparsi nelle aree protette favorisce l'incremento del rischio di attacchi
# Provocazione: attacchi contro persone che hanno cercato di uccidere un lupo intrappolato o impaurito, oppure che sono penetrate in una tana con i cuccioli
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Sono noti diversi episodi di lupi che divennero sistematicamente antropofagi, ovvero esperti nell'attaccare e uccidere le persone e aventi l'uomo nella loro dieta abituale, sebbene in generale i lupi, rispetto ai [[Panthera|grandi felidi]] come [[Panthera leo|leoni]], [[Panthera tigris|tigri]] e [[Panthera pardus|leopardi]], attacchino le persone con molta meno frequenza.<ref name="linnell" /> Il caso più emblematico, e più discusso, è quello della [[bestia del Gévaudan]], nella quale la maggior parte della comunità scientifica oggigiorno riconosce un branco di lupi antropofagi che l'isteria popolare rese con fattezze terribili ed immaginarie,<ref name="Favre">{{cita libro|autore=Jean-Paul Favre|titolo=La Bête du Gévaudan: légende et réalité|città=Beaumont|editore=Éditions Debaisieux|anno=2017|p=159|isbn=978-2-913381-96-4}}</ref> e che tra il [[1764]] e il [[1767]] uccisero 113 persone, tra adulti e bambini, nella regione del [[Gévaudan]], in [[Francia]],<ref name="linnell" /> prima di essere abbattuti singolarmente in almeno tre occasioni differenti.<ref name= Pic71>{{cita libro|autore=Xavier Pic|titolo= La bête qui mangeait le monde en pays de Gévaudan et d'Auvergne|città=Mende|editore=Imprimerie Chaptal|anno=1968|p=35|isbn=no}}</ref> Vi sono stati anche molti altri casi più contenuti e più vicini alle abitudini tipiche dei lupi antropofagi, con prevalenza di vittime di età compresa tra i tre e i quindici anni, tra i quali i [[lupi di Kirov]], che uccisero 22 persone tra il [[1944]] e il [[1954]] in [[Unione Sovietica]];<ref name="linnell" /><ref name="lars">{{Cita web |url=http://wolfcrossing.org/blog/wp-content/uploads/2007/10/appendix-g-nina-the-fear-of-the-wolf-comments.pdf |titolo="Comments to the NINA report "The Fear of Wolves", Suomen Suurpetohdistys ry, Konapintie 62, 88900 KUHMO, FINLAND |accesso=4 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210520082624/https://www.wolfcrossing.org/ |urlmorto=sì }}</ref> i lupi di Ashta, che tra il [[1985]] e il [[1986]] rapirono 17 bambini in [[India]];<ref name="Yadav">{{cita libro|autore=Ajay Singh Yadav|titolo=The Man-Eating Wolves of Ashta|editore=Srishti Publishers & Distributors|anno=2000|isbn=81-87075-49-X}}</ref><ref name="maccormick">{{cita libro|autore=Max MacCormick|titolo=The Mammoth Book of Man-Eaters|editore=Constable & Robinson Ltd.|anno=2003|isbn=1-84119-603-7}}</ref> e il [[lupo di Gysinge]], che uccise 12 giovani (11 tra i 3-15 anni e una diciannovenne) in [[Svezia]] tra il [[1820]] e il [[1821]]:<ref name="linnell" /> quest'ultimo era stato allevato in cattività, era fuggito e, incapace di cacciare prede selvatiche, aveva cominciato ad aggredire le persone.<ref name=Linnell&all.>{{cita news|autore=John D. C. Linnell|autore2=Scott Brainerd|autore3=Erling Johan Solberg|autore4=Olof Liberg|titolo=Is the Fear of Wolves Justified? A Fennoscandian Perspective|rivista=Acta Zoologica Lituanica|volume=13|numero=1|anno=2003|ISSN 1392-1657|url=https://www.researchgate.net/publication/228805074_Is_the_Fear_of_Wolves_Justified_A_Fennoscandian_Perspective&ved=2ahUKEwj8qInWmrDwAhVL3KQKHZ-BChQQFjAAegQIBBAC&usg=AOvVaw23ATaUKeJTPs8j08YWc_sz}}</ref>
Casi di lupi rabbiosi sono rari in confronto a quelli di altre specie, sebbene possano essere infettati da altri animali come cani, volpi e sciacalli. Aggressioni da parte di lupi rabbiosi sono rare nel Nordamerica, ma numerose nel mediterraneo orientale, il Medio Oriente e l'Asia centrale. La forza fisica del lupo lo rende tra gli animali più pericolosi quando è malato di [[Rabbia (malattia)|rabbia]]:<ref name="linnell" /> il morso d'un lupo rabbioso è 15 volte più mortale di quello d'un cane infettato.<ref name="heptner267" /> I lupi rabbiosi agiscono da soli, e mordono un gran numero di persone e di animali domestici. La maggior parte degli attacchi di lupi rabbiosi avvengono in primavera e in autunno. Al contrario che negli attacchi predatori, le vittime dei lupi rabbiosi non vengono mangiate, e gli attacchi generalmente finiscono in un giorno. Le vittime sono scelte a caso, mentre negli attacchi predatori le vittime sono quasi esclusivamente bambini o donne giovani.<ref name="linnell" />
Dalla metà del secolo XIX fino al 2002 ci sono stati otto attacchi fatali nell'Europa e la Russia e più di duecento nell'Asia meridionale.<ref name="linnell" /> Tra il 2005 e il 2010 due persone sono state uccise da lupi non-rabbiosi nel Nordamerica.<ref>{{en}} M. E. McNay, A Review of Evidence and Findings Related to the Death of Kenton Carnegie on 8 November 2005 Near Points North, Saskatchewan, 2007, Alaska Department of Fish and Game, Fairbanks, Alaska.</ref><ref>{{en}} L. Butler ''et al.'', [http://www.adfg.alaska.gov/static/home/news/pdfs/wolfattackfatality.pdf Findings Related to the March 2010 Fatal Wolf Attack near Chignik Lake, Alaska], 2011, Wildlife Special Publication, ADF&G/DWC/WSP-2011-2. Palmer, Alaska.</ref>
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