Servitù della gleba: differenze tra le versioni

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=== Russia ===
{{Vedi anche|Riforma emancipativa del 1861|Riforme nell'Impero russo#L'abolizione della servitù della gleba}}
In [[Russia]], la servitù della gleba cominciò ad affermarsi molto tardi, nel 1601, quando lo [[zar]] [[Boris GodunovFëdorovič (zar)Godunov|Boris Godunov]] limitò la libertà di movimento dei contadini e già nel 1606, sotto [[Ivan Isaevič Bolotnikov]], vi fu una grande rivolta contadina contro la servitù della gleba. Ma fu con [[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] che, nel 1723, si giunse a una normativa legale che disciplinava la servitù della gleba (che, come spesso accadeva nella legislazione di Pietro il Grande, era basata su preesistenti modelli occidentali).
 
La situazione dei contadini russi divenne ancora più pesante con [[Caterina II di Russia]], nel tardo XVIII secolo, quando la servitù della gleba venne estesa anche all'[[Ucraina]], dove, sino ad allora, i contadini erano rimasti liberi. La servitù della gleba venne abolita solamente nel 1861, dallo zar riformatore [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]], circa 50 anni più tardi rispetto al resto d'Europa. Ma paradossalmente questa abolizione non significava maggiore libertà per i contadini, quanto piuttosto una maggior dipendenza economica, con la perdita, inoltre, della tutela giuridica. Questa situazione non venne compiutamente risolta fino alla [[rivoluzione d'ottobre]], e ne contribuì al successo. Fecero parte dell'[[Armata rossa]] (esercito [[bolscevichi|bolscevico]], guidato da [[Trockij]]) più di 48 milioni di braccianti ex servi della gleba.