Yes: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 61:
Nell'agosto del 1971 anche Tony Kaye, il cui percorso musicale resta fedele all'[[organo Hammond]], mentre Jon e Chris si rivolgono all'emergente [[musica elettronica|strumentazione elettronica]],<ref>{{cita|Welch|p. 123|cidWelch}}.</ref> abbandona il gruppo per formare un proprio complesso, i [[Badger (gruppo musicale)|Badger]], e viene sostituito da un altro virtuoso, il tastierista degli [[Strawbs]] [[Rick Wakeman]], che aveva in precedenza suonato come turnista per artisti di rilievo come [[David Bowie]], [[Elton John]], [[Lou Reed]] e altri.<ref>{{cita web|url=http://www.rickwakeman.it/home.htm|titolo=Biografia di Wakeman|accesso=15 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090826045509/http://www.rickwakeman.it/home.htm|urlmorto=sì}}</ref> Wakeman, in grado di suonare sia le tastiere acustiche sia elettroniche,<ref>{{cita|Welch|p. 125|cidWelch}}.</ref> si dimostra ben presto una controparte per Howe, introducendo anche due nuovi elementi chiave nella strumentazione del gruppo, il [[mellotron]] e il [[minimoog]]. La prima incisione di questa formazione, considerata la formazione "classica" degli Yes,<ref name=allmusic/> fu un'interpretazione di dieci minuti del classico ''[[America (Simon & Garfunkel)|America]]'' di [[Paul Simon]].
[[File:Chris squire 1978.jpg|thumb|left|[[Chris Squire]] nel 1977]]▼
Tra il 1971 e il 1972 gli Yes incidono due album considerati [[pietra miliare#Senso figurato|pietre miliari]] del rock progressivo: ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', che include anche uno dei due [[singolo di successo|singoli di successo]] del gruppo, ''[[Roundabout (singolo)|Roundabout]]'', e l'album ''[[Close to the Edge]]''. Entrambi riscuotono successo nelle classifiche sia europee sia americane e sono seguiti dai rispettivi tour.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230437/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Fragile Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230442/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Close to the Edge Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Poco dopo l'uscita di ''Close to the Edge'', Bill Bruford abbandona inaspettatamente gli Yes per passare ai [[King Crimson]]. Viene sostituito da [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]], già batterista della [[Plastic Ono Band]] di [[John Lennon]], che fa la sua apparizione sul [[Disco in vinile|vinile]] nel [[1973]], nel triplo ''live'' ''[[Yessongs]]''.
''Fragile'', considerato da alcuni l'[[epitome]] degli album di rock progressivo,<ref>{{cita web|url=http://www.rwcc.com/biogra.asp#70|titolo=Biografia di Rick Wakeman, il 1970|lingua=en|accesso=16 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171225193528/http://www.rwcc.com/biogra.asp#70#70|urlmorto=sì}}</ref> segna anche l'inizio della lunga collaborazione fra gli Yes e l'artista [[Roger Dean]],<ref name="Welch132">{{cita|Welch|p. 132|cidWelch}}.</ref> al quale si devono la maggior parte delle copertine degli album del gruppo,<ref name="Welch132"/> il disegno del loro celebre logo, l'organizzazione del merchandising<ref>{{cita|Welch|p. 134|cidWelch}}.</ref> e l'impianto [[scenografia|scenografico]] utilizzato nei concerti.<ref>{{cita|Welch|pp. 160-62|cidWelch}}.</ref> In ''Close to the Edge'', l'album della [[Close to the Edge (brano musicale)|''suite'' omonima]] e degli altri due capolavori ''[[And You and I]]'' e ''[[Siberian Khatru]]'',<ref name=ondarock/> gli Yes raggiungono il vertice del loro cammino artistico.<ref name="Rizzi98">{{cita|Rizzi|p. 98|cidRizzi}}.</ref> Molti fan considerano l'intero trittico composto da ''The Yes Album'', da ''Fragile'' e da ''Close to the Edge'' come l'apice della creatività degli Yes, in cui si definiscono i canoni dello ''Yessound'' e nel quale dominano gli arrangiamenti e i virtuosismi individuali;<ref name="Rizzi96"/> questi ''supporter'' sono spesso detti ''trooper'', con riferimento a uno dei brani più famosi di quest'epoca degli Yes, ''[[Starship Trooper]]''.<ref name="Montanari">{{cita web|url=http://www.storiadellamusica.it/classic_rock-psichedelia-wave/prog_rock/yes-the_yes_album(atlantic-1971).html|titolo=Recensione di "The Yes Album"|autore=Francesco Montanari|sito=Storia della Musica|accesso=18 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121113082657/http://www.storiadellamusica.it/classic_rock-psichedelia-wave/prog_rock/yes-the_yes_album(atlantic-1971).html|urlmorto=no}}</ref>
Nel 1973 gli Yes ottengono importanti riconoscimenti dalla critica musicale: vengono inseriti nelle classifiche annuali del settimanale ''[[Melody Maker]]'' e votati miglior gruppo britannico e internazionale. Analoghi i successi a livello individuale: Wakeman è il miglior tastierista, Squire occupa la piazza d'onore tra i bassisti, Anderson e Howe sono terzi nelle rispettive classifiche.<ref>{{cita web|url=http://yesmuseum.org/Awards.html|titolo=Yes Museum - Melody Maker Pop Poll 1973|lingua=en|accesso=20 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080107004513/http://yesmuseum.org/Awards.html|urlmorto=sì}}</ref>
Nello stesso anno intraprendono, per la prima volta, tour in [[Australia]] e in [[Giappone]]. Durante le date nipponiche del ''Close to the Edge Tour'', nel marzo '73, Anderson ha occasione di leggere il libro ''[[Autobiografia di uno yogi]]'' di [[Paramahansa Yogananda]], ispirato dal quale incomincia a comporre, insieme con Howe, i "quattro movimenti"<ref>{{cita|Welch|p. 157|cidWelch}}.</ref> che diventano poi l'opera più imponente del periodo classico del gruppo: ''[[Tales from Topographic Oceans]]''. Pubblicato nel dicembre 1973, si tratta di un album doppio, suddiviso in quattro lunghe ''[[suite (musica)|suite]]'' di venti minuti l'una, una per ogni lato del vinile. L'album riscontra un notevole successo commerciale: [[disco d'oro]] con le sole prenotazioni,<ref>{{cita|Welch|p. 156|cidWelch}}.</ref> raggiunge il vertice delle [[classifica musicale|classifiche]] inglesi e il 6º posto in quelle americane,<ref name=allmusic/> ma la sua uscita divide nettamente gli appassionati del gruppo e la critica, registrando pareri discordi tra chi considera l'opera un lavoro di alto livello e chi la ritiene eccessiva e magniloquente, simbolo dell'aspetto autocelebrativo del rock progressivo.<ref name=allmusic/> L'album suscita lo stesso effetto anche sul gruppo: durante i concerti affiorano spesso delle tensioni<ref>{{cita|Welch|p. 154|cidWelch}}.</ref> che sfociano nell'abbandono di [[Rick Wakeman]], anticipato dai titoli delle riviste di settore,<ref>{{cita news|url=http://yesmuseum.org/melo73.html|titolo=Wakeman to Go Solo|pubblicazione=Melody Maker|lingua=en|giorno=13|mese=10|anno=1973|accesso=20 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091109094556/http://yesmuseum.org/melo73.html|urlmorto=sì}}</ref> che l'anno successivo se ne va sostenendo di non condividere più la visione musicale del gruppo.<ref>{{cita|Welch|p. 167|cidWelch}}.</ref>
Riga 77 ⟶ 76:
==== La fusione con i ''Buggles'' (1978–1981) ====
{{Immagine multipla
| allinea =
| larghezza1 = 180
| larghezza2 = 165
| immagine1 = Trevor Horn (cropped2).jpg
| immagine2 = Geoff Downes 7060.jpg
| sotto = [[Trevor Horn]] (a sinistra) e [[Geoff Downes]] (a destra)
Sia ''Going for the One'' sia il successivo ''[[Tormato]]'' del 1978 vendettero bene,<ref name="allmusic"/> nonostante fossero stati pubblicati nell'epoca ''[[punk rock|punk]]'' e della [[disco music]]. In questi anni i concerti degli Yes sono caratterizzati dall'uso delle tecniche più innovative: l'uso di luci [[laser]], le scenografie immaginifiche di Dean e l'innovativo palco circolare ''In the Round'', con Anderson al centro, fanno delle esibizioni eventi visivi memorabili.<ref group="nota">Oltre che innovativa, l'idea del palco girevole si rivela vincente anche sotto il profilo economico: l'aumento degli spettatori consentito da tale soluzione si traduce in ripetuti record di vendite, in {{cita|Welch|p. 188|cidWelch}}.</ref><ref group="nota">Da queste performance sono tratte le incisioni pubblicate nel doppio ''live'' ''[[Yesshows]]''.</ref>
| |||