Giuseppe Di Matteo: differenze tra le versioni

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Tra la fine dell’estate del 1994 e l’agosto del 1995, viene spostato dapprima in una masseria adibita a deposito per le olive nelle [[Madonie]], quindi in una abitazione a [[Castellammare del Golfo]], da lì nel magazzino di un limoneto, a [[Campobello di Mazara]], e poi ancora in un covo nei pressi di [[Erice]]. Tutti questi ambienti sono nascondigli improvvisati.<ref>Cfr. a riguardo Lo Cascio, cit., pp. 57-62, 75-80.</ref> In particolare, a Castellammare del Golfo, la sua cella è “un bagno dove c'è appena lo spazio per appoggiare a terra un materasso”<ref>Sabella, cit. p. 170</ref> e Giuseppe riceve il cibo e, quando è il caso, dei “bigliettini scritti” attraverso “uno sportellino in basso” che è stato ricavato nella porta e che ricorda una “gattaiola”<ref>Ibidem</ref>. A Campobello di Mazara, invece, la cella è un “locale zeppo di casse, con una stanzetta e un séparé dove è stata ricavata una sorta di latrina”<ref>Ivi, pp. 170-171.</ref>.
 
Dall’agosto del 1995, infine, Giuseppe viene tenuto nei sotterranei di un casolare in località Giambascio<ref name="aaa">Cfr. a riguardo Lo Cascio, cit., pp. 99-111.</ref>, presso [[San Giuseppe Jato]], in un ambiente sotterraneo {{Sf|costruito appositamente}}. La cella è dotata di una porta di ferro con spioncino e il passaggio dal pianterreno al sotterraneo è garantito da un montacarichi perfettamente mimetizzato.<ref name="aaa" /> {{Sf|È in questo luogo che, per ordine di [[Giovanni Brusca]], Giuseppe di Matteo verrà strangolato e sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996.}}
 
Il casolare, confiscato alle mafie, è oggi un centro di valorizzazione del territorio e un luogo della memoria e dell’impegno contro le mafie e reca il nome di [[Giardino della Memoria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilnuovogiardinodellamemoria.it/esplora/il-nuovo-giardino-della-memoria/|titolo=Il nuovo Giardino della Memoria|sito=Il nuovo giardino della memoria|accesso=11 aprile 2022}}</ref> A Giuseppe Di Matteo sono dedicati inoltre due presidi antimafia della [[Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie|rete associativa antimafia Libera]] (il primo a [[Saluggia]], in provincia di [[Vercelli]], e il secondo nella [[Valle dello Jato]], in Sicilia)<ref name=":1">{{Cita web|url=https://vivi.libera.it/storie-745-giuseppe_di_matteo|titolo=Giuseppe Di Matteo|sito=vivi.libera.it|accesso=11 aprile 2022}}</ref> e, in ricordo della sua grande passione per l’equitazione, due centri ippici, uno nel [[Parco dei Nebrodi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.cavallomagazine.it/notizie/dedicato-al-piccolo-giuseppe-di-matteo-il-nuovo-centro-per-il-cavallo-sanfratellano-1-3659392|titolo=Dedicato al piccolo Giuseppe Di Matteo il nuovo centro per il Cavallo Sanfratellano|sito=Cavallo Magazine|data=12 gennaio 2018|accesso=11 aprile 2022}}</ref> e uno a [[Portella della Ginestra]], anch’esso “sorto sui terreni confiscati”<ref name=":1" /> alla mafia.