Locomotive FS E.632 ed E.633: differenze tra le versioni

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Appena messe su rotaia queste motrici pagarono in [[affidabilità]] il prezzo dell'alta tecnologia: furono soggette ad una serie di guasti mai vista prima, nettamente superiori a quelli di locomotive concepite dalle stesse FS negli anni che contraddistinsero il periodo storico del [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]]. Nonostante questo fu elevato un secondo ordine (il primo di serie): 75 E.633 (005-079) e 15 E.632. Iniziò nel frattempo un'intensa fase di modifiche, soprattutto alla parte di alimentazione elettrica e regolazione della potenza che si protrasse per oltre 5 anni. I lavori sul [[reostato]] e sul [[pantografo (trasporti)|pantografo]] dei primi prototipi portarono ad una serie di modifiche a cascata che ammontarono a oltre 100 variazioni del progetto. Concluse le prove di omologazione le macchine di prima serie furono consegnate a partire dal 23 gennaio [[1982]], prendendo servizio attivo nelle regioni del Nord Italia nel [[1983]] (esclusa la [[Valle d'Aosta]] con linee a trazione [[diesel]]), assegnate ai compartimenti di [[Torino]], [[Milano]] e [[Verona]].
 
Risolta la maggior parte parte dei problemi di gioventù queste locomotive hanno esteso gradualmente il loro raggio d'azione anche sulle ferrovie elettrificate del Centro e Sud Italia, conquistandosi comunque la fama di mezzi molto validi, fino all'arrivo delle più evolute [[Locomotiva FS E.464|E.464]]; all'alba degli [[2000|anni duemila]], infatti, la gran parte di esse risultava ancora in servizio, con le eccezioni dei prototipi e di tre macchine demolite per incidente (E.633.080, 213, 236). Sempre in quel periodo ebbe avvio il processo di applicazione della nuova [[livrea XMPR]] di [[Trenitalia]], in luogo dell'originario schema di colorazione grigio perla-blu orientale; dapprincipio mediante lo schema "XMPR 1", che prevedeva le testate delle locomotive nel colore [[verde]] [[pantone]] (rendendo l'aspetto esteriore del mezzo piuttosto scuro e poco visibile) seguito dallo schema finale "XMPR 2", che proponeva invece per il frontale il verde nella fascia dei finestrini anteriori, il bianco sino all'altezza dei fanali ed il rosso segnale su tutto il pancone, intervallato da una striscia di verde all'altezza dei respingenti (accentuandone di conseguenza la luminosità dei lamierati).
 
In tempi successivi alla messa in esercizio alcune macchine del gruppo E.633 hanno ricevuto in dotazione il sistema di maglia sganciabile<ref>Tale sistema permette lo sganciamento in corsa della motrice di spinta al termine di tratte con elevata pendenza. La motrice di spinta, una volta staccatasi dal convoglio, rientrava indipendentemente al deposito di appartenenza.</ref> (008, 009, 010, 040, 041, 042, 043, 044, 045, 046, 047, 048, 049, 084, 085, 086, 087, 088, 089, 090, 091), mentre tre esemplari dedicati al trasporto regionale sono stati convertiti in E.632: la E.633.047 è diventata la E.632.067 (eliminando anche gli apparati della maglia sganciabile), la E.633.105 è diventata la E.632.201 e la E.633.102 è divenuta la E.632.202.