Saltriovenator: differenze tra le versioni

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'''''Saltriovenator''''' (il cui nome significa "cacciatore di [[Saltrio]]") è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[Dinosauria|dinosauro]] [[Theropoda|teropode]] [[Ceratosauria|ceratosauro]] vissuto nel [[Giurassico inferiore]] circa 200 milioni di anni fa ([[Sinemuriano]]) e ritrovato a [[Saltrio]], in [[Italia]].<ref name="AA">The Theropod Database</ref><ref name="Carrano et al. (2012)">{{Cita pubblicazione|lingua=en|nome1=Matthew T.|cognome1=Carrano|nome2=Roger B. J.|cognome2=Benson|nome3=Scott D.|cognome3=Sampson|titolo=The phylogeny of Tetanurae (Dinosauria: Theropoda)|url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/14772019.2011.630927?journalCode=tjsp20|editore=Taylor & Francis Group|rivista=Journal of Systematic Palaeontology|volume=10|numero=2|data=16 maggio 2012|pp=211-300211–300|doi=10.1080/14772019.2011.630927}}<br />[https://www.researchgate.net/profile/Matthew_Carrano/publication/230808558_The_phylogeny_of_Tetanurae_Dinosauria_Theropoda/links/0912f504a5960e5645000000/The-phylogeny-of-Tetanurae-Dinosauria-Theropoda.pdf Versione PDF].</ref><ref name="CC">Cristiano Dal Sasso: Dinosauri italiani. Marsilio Editori, Venezia, 2001.</ref> Il genere contiene una singola specie, ossia '''''S. zanellai''''', per lungo tempo conosciuta come "saltriosauro", un nome temporaneo, proposto da [[Cristiano Dal Sasso]], nel 2000, in seguito alla scoperta, nel [[1996]], da parte di Angelo Zanella in un giacimento fossilifero nei pressi di [[Saltrio]] ([[Varese|VA]]), da cui prende nome.<ref name="AA"/><ref name="DD">Fabio Marco Dalla Vecchia: A new theropod dinosaur from the Lower Jurassic of Italy, Saltriosaurus. In: Dino Press. Bd. 3, 2001.</ref> Sebbene non sia stato ancora scoperto uno scheletro completo, si ritiene che ''Saltriovenator'' fosse un grande carnivoro bipede simile a ''[[Ceratosaurus]]''.
 
== Descrizione ==
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== Storia della scoperta ==
[[File:Saltriovenator pectoral girdle and forelimb.jpg|thumb|upright|left|Ricostruzione del cinto scapolare e dell'arto di ''Saltriovenator'']]
Il 4 agosto 1996, un cercatore amatoriale di fossili e collaboratore del [[Museo civico di storia naturale di Milano|Museo di Storia Naturale di Milano]], Angelo Zanella, alla ricerca di [[ammoniti]] nella [[Cava Salnova]] di [[Saltrio]], nel nord [[Italia]], notò alcune tracce di ossa fossili in alcuni blocchi di roccia. Zanella segnalò la scoperta al Museo di Milano che inizialmente non diede peróperò credito alla segnalazione. Secondo il museo infatti, la quantità di materiale da ispezionare presente nella cava sarebbe stata eccessiva, e il lavoro troppo oneroso per essere condotto sulla base di una segnalazione amatoriale. Convinto della propria osservazione, Zanella tornò sul sito e prelevó una porzione di roccia per ispezionarla nel proprio studio. Questi nuovi rilevamenti mostrarono senza ombra di dubbio la presenza di un frammento di omero all'interno della pietra. Forte della nuova prova, Zanella ricontattò il museo che istituì una squadra per indagare sulla scoperta. [[Cristiano Dal Sasso]] e i volontari del Gruppo Paleontologico di Besano, sotto la direzione di Giorgio Teruzzi riuscirono a salvare un certo numero di blocchi di gesso visibilmente contenenti ossa. I blocchi furono trasportati al museo dove furono soggetti ad un bagno di 1800 ore nell'[[acido formico]] per liberare le ossa dalle rocce.<ref name="dalsasso2018"/> Inizialmente, furono identificati 119 frammenti ossei in totale;<ref name=AA/><ref name=BB/> successivamente il numero di frammenti fu portato a 132. Tuttavia, la maggior parte di questi frammenti ossei non poté essere identificata con precisione.<ref name="dalsasso2018"/>
 
Nel 2000, il museo aprì una mostra speciale per questo nuovo esemplare. In questa occasione Dal Sasso ha dato provvisoriamente al dinosauro, ora ritenuto una specie nuova alla scienza, il nome informale di "saltriosauro". Sebbene questo nome sia stato occasionalmente latinizzato in ''Saltriosaurus<ref name="DD" />'', anche nella letteratura scientifica, sia in forma italiana che latina, è rimasto un ''[[nomen nudum]]''.<ref name="dalsasso2018"/>