Rete A: differenze tra le versioni

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Oltre a Canale 51 (appena fuoriuscita dal network [[Rete 4]] della [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], del quale aveva fatto parte per un anno dal 4 gennaio 1982) facevano parte della nascente syndication, tra le altre, anche due TV locali che già da anni trasmettevano con il nome "Rete A": Rete A di Firenze e Rete A di Bologna, entrambe di proprietà del gruppo Poligrafici Editoriale, che le aveva legate rispettivamente ai quotidiani ''[[La Nazione]] e [[Il Resto del Carlino]]''. Queste due stazioni (che durante il 1982 avevano ritrasmesso [[Italia 1]] di [[Rusconi Libri|Rusconi]]) vengono vendute proprio a Peruzzo in concomitanza con la creazione del suo circuito televisivo, il quale adotta il loro nome a livello nazionale. La raccolta pubblicitaria della rete era gestita dalla [[Publitalia '80]] del gruppo [[Fininvest]]. Il jingle di rete era cantato da [[Paul Simon]] e [[Art Garfunkel]].
 
Il quartier generale del network, diffusione del segnale inclusa, era all'interno del palazzo di Peruzzo a [[Sesto San Giovanni]] in Viale Ercole Marelli 165, mentre gli studi di trasmissione si trovavano nei seminterrati di un condominio residenziale di Via Stromboli, 18 a [[Milano]]<ref>{{Cita web|url=https://fidest.wordpress.com/2009/03/20/editoria-idv-no-a-licenziamenti-all-music/|titolo=Editoria – idv: no a licenziamenti all music|sito=Fidest - Agenzia giornalistica/press agency|data=2009-03-20|lingua=it-IT|accesso=2022-04-14}}</ref>.
 
Nata a carattere generalista, con il tempo Rete A s'indirizza su un target di pubblico femminile, una programmazione basata prevalentemente su [[telenovela]]s di produzione [[Messico|messicana]] (acquisite dal network [[Televisa]], con le star delle serie degli anni ottanta [[Verónica Castro]] e [[Lucía Méndez]]), [[televendite]] e programmi per bambini. Viene designato [[Paolo Romani]] come direttore generale della rete.
 
Nel 1984 arriva [[Ettore Andenna]], reduce dai successi de ''[[La bustarella]]'' su [[Antenna 3 Lombardia]], che vi portò il gioco a squadre ''Montecitorio'', trasmissione che non ebbe grande seguito. L'anno successivo viene avviata la produzione interna di telenovelas, che porta alla trasmissione in prima serata del primo teleromanzo interamente italiano, ''[[Felicità... dove sei]]'', ambientato a Milano e interpretato da Verónica Castro, la sorella Beatriz, con un cast, per il resto, italiano. Il programma non trova il consenso del pubblico come sperato. Nel 1986 vengono acquistate la serie [[pedagogia|pedagogica]] per bambini ''Il tesoro del sapere'' e alcune telenovelas messicane come ''[[La tana dei lupi]]''.
 
La fascia mattutina e del primo pomeriggio dell'emittente era interamente occupata dalla trasmissione ''[[Accendi un'amica]]'', condotta da [[Guido Angeli]], contenitore di redazionali, [[oroscopo|oroscopi]], rubriche di servizio e, soprattutto, televendite condotte dallo stesso Angeli, che con i suoi gesti, le sue frasi a effetto, i suoi [[slogan]] e il suo modo di presentare i prodotti, fu tra i primi a introdurre in [[Italia]] la figura del teleimbonitore; nei primi anni novanta la trasmissione fu sostituita dall'analoga ''Teleclub'', condotta sempre da Angeli. Altra conduttrice di televendite del periodo fu [[Wanna Marchi]], che presentava un proprio programma in seconda serata, il ''[[Wanna Marchi Show]]''<ref name="Grasso">{{Cita|Grasso|pp. 459-460}}.</ref>, che proponeva anche merce da lei stessa prodotta e distribuita. Entrambi i conduttori presentarono il 15 luglio 1986 una trasmissione in due puntate, ''Ricordando un amico'', alla memoria di [[Giorgio Aiazzone]], proprietario dell'omonimo celebre mobilificio [[Biella|biellese]] reclamizzato dalla rete<ref name="Grasso" /><ref>''Il mucchio selvaggio'' di [[Giancarlo Dotto]] e [[Sandro Piccinini]]; ''Ricordando un amico''. Danza macabra o walzer biellese?'' di [[Aldo Grasso]], ''Il Patalogo Cinema&Televisione'' n. 9, 1986. Sul ''Patalogo'' n. 9 è anche presente l'intera trascrizione della trasmissione.''</ref>. La fascia notturna era invece occupata da trasmissioni a sfondo automobilistico con la trasmissione ''La Vetrina dell'Auto'' di ''Publi Rose'' (entrata nel palinsesto nel febbraio 1987) ed da trasmissioni a sfondo [[erotismo|erotico]], raccolte nel contenitore ''Magico mondo di notte'', con protagonista la transessuale [[Maurizia Paradiso]]. Sempre su Rete A la Paradiso conduce anche il varietà ''Colpo di scena'' nel 1992.
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In seguito alla concorrenza di [[Rete 4]], che disponeva di maggiori risorse e visibilità grazie al [[Fininvest|gruppo editoriale di appartenenza]], la rete dovette effettuare una serie di correzioni nelle strategie [[editoria]]li. Grazie alla [[Legge Mammì]], nel 1992 la rete ottiene ufficialmente la licenza di trasmissione come canale nazionale, acquisendo delle frequenze proprie. Dal 1990 al 1992 si alternano alla conduzione del TGA [[Tonino Polistena]], [[Gigio D'Ambrosio]] e [[Francesco Perilli]]. La redazione, inoltre, si avvaleva della consulenza di [[Maurizio Mosca]] per la realizzazione di speciali dedicati allo sport.
 
Dalla stagione 1993-94 il [[palinsesto]], con l'eccezione del TGA e di alcuni redazionali economici, viene composto quasi esclusivamente da televendite. Nell'autunno del 1993, nasce così "Shopping Club", dove si avvaleva di volti noti della Tv tra cui: Franca Rizzi, Paolo Frattini (presentatore di [[Telemarket]]), Roberto Zorzenone, Rinaldo Denti, l'attore comico Franco Romeo e il popolare teleimbonitore [[Sergio Baracco]]. Il responsabile delle televendite di "Shopping Club" era Nino Martinelli. L'ultima programmazione risale al 31 agosto 1996.
 
Nel 1991, anche Rete A ha avuto un servizio di teletext: denominato TVTEXT, dai contenuti commerciali ma anche di servizio, ove i telespettatori potevano trovare informazioni sui programmi e sulle frequenze, oltre alle iniziative editoriali di Peruzzo. Dal settembre 1996 al maggio 2002 il teletext di Rete A divenne sostanzialmente la versione italiana dell'MTV Text, salvo le rubriche "di servizio" preesistenti, poi da maggio 2002 tornò interamente ad appannaggio dell'emittente nazionale e infine concluse il servizio all'inizio del 2006.
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== Emittenti affiliate ==
Rete A trasmise in syndication dal 1983 al 1992. Le regioni scoperte dal segnale al tempo della syndication erano [[Trentino-Alto Adige]], [[Veneto]], [[Friuli -Venezia Giulia]] e alcune zone di [[Piemonte]], [[Umbria]], [[Molise]], [[Basilicata]] e [[Sicilia]].
 
* '''Valle d'Aosta'''