Striscia di Gaza: differenze tra le versioni

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[[File:Flag of al-Qassam Brigades.svg|thumb|Bandiera di [[Hamas]]]]
Con la fine del controllo dell'ANP, iniziò contestualmente una nuova fase del conflitto tra [[Hamas]] ed [[Israele]] che vide, da parte israeliana, un embargo verso la striscia, missioni di guerra e cosiddetti ''assassinii mirati'' contro esponenti palestinesidi Hamas giudicati particolarmente pericolosi per la sua sicurezza, che causarono però diverse centinaia di morti tra la popolazione della striscia, e da parte Hamas, il lancio di razzi [[Qassam]] e tiri di mortaio dalla Striscia di Gaza, contro installazioni e città israeliane.
[[File:Rock mort gaza 2008.JPG|thumb|Colpi di [[mortaio (arma)|mortaio]] e razzi [[Qassam|Qassām]] caduti su [[Israele]] nel 2008<ref>{{Cita web |url=http://www.israelpolitik.org/wp-content/uploads/2008/12/gaza_fact_sheet.pdf |titolo=Consolato di Israele a New York - dati sul numero di lanci e colpi di mortaio sparati verso Israele |accesso=23 gennaio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090121000323/http://www.israelpolitik.org/wp-content/uploads/2008/12/gaza_fact_sheet.pdf |urlmorto=sì }}</ref>]]
[[File:Israelis killed by Palestinians in Israel and Palestinians killed by Israelis in Gaza - 2008.png|thumb|Andamento delle vittime israeliane (in tutto Israele) e palestinesi (limitate a Gaza) durante il 2008]]
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Nell'ambito di una tregua di sei mesi, mediata nel giugno 2008 dall'[[Egitto]], [[Hamas]] accettò di porre fine al lancio dei razzi in cambio di un alleggerimento del [[blocco della Striscia di Gaza|blocco]] da parte di [[Israele]]. Il cessate il fuoco venne contestato da Hamas in quanto riteneva che Israele non avesse rispettato la parte centrale dell'accordo, che prevedeva l'alleggerimento del blocco: invece dei 450 camion di aiuti giornalieri previsti, ne venne permesso l'attraversamento dei confini di Gaza al massimo a una settantina, aggravando le condizioni di vita di una popolazione che sopravviveva in gran parte grazie ad aiuti umanitari.
 
Il 4 novembre ci fu un attacco di Israele dentro il territorio di Gaza che uccise 6 guerriglieri di [[Hamas]], azione che i palestinesi interpretarono come un'aperta violazione della tregua<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.guardian.co.uk/world/2008/nov/05/israelandthepalestinians|titolo=Gaza truce broken as Israeli raid kills six Hamas gunmen|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130720080607/http://www.guardian.co.uk/world/2008/nov/05/israelandthepalestinians |postscript=nessuno}}, articolo de [[The Guardian]], del 5 novembre 2008</ref>. A metà dicembre, Hamas, per voce del primo ministro del suo governo a Gaza, ha dichiarato "Non ci sarà nessun rinnovo della tregua senza un alleggerimento dell'assedio". A fronte di una crisi umanitaria interna sempre più grave, e nella speranza di poter trattare con Israele da posizioni di forza, Hamas ha ripresoriprese le ostilità il 19 dicembre con lanci di razzi dalla striscia, riportando all'attenzione internazionale la situazione della regione.
 
Dichiarando di voler ripristinare la sicurezza di zone dello Stato di Israele, minacciate dai lanci di razzi di [[Hamas]], il 27 dicembre [[2008]] i vertici politici israeliani hanno lanciatolanciarono l'[[operazione Piombo fuso]] contro la striscia, con bombardamenti aerei mirati a colpire le postazioni di lancio dei razzi artigianali [[Qassam]]. Secondo fonti israeliane e filo-israeliane i militanti di [[Hamas]], posizionavano tali rampe in prossimità di scuole, abitazioni civili (nonostante l'opposizione dei proprietari delle abitazioni stesse), ospedali<ref name=autogenerato1>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_21/denuncia_hamas_cremonesi_ac41c6f4-e802-11dd-833f-00144f02aabc.shtml|titolo=Così i ragazzini di Hamas ci hanno utilizzato come bersagli|autore=Lorenzo Cremonesi|editore=[[Corriere della Sera]]|data=21 gennaio 2009|accesso=22 gennaio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170205135036/http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_21/denuncia_hamas_cremonesi_ac41c6f4-e802-11dd-833f-00144f02aabc.shtml|urlmorto=no}}</ref>, sedi televisive<ref>{{Cita web|url=http://www.haaretz.com/hasen/spages/1057129.html|titolo=Gaza reporter caught on tape confirming Hamas fired rockets near TV offices|autore=Yoav Stern|editore=[[Haaretz]]|data=20 gennaio 2009|accesso=22 gennaio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090416105257/http://haaretz.com/hasen/spages/1057129.html|urlmorto=no}}</ref>.
 
Nonostante la dichiarata intenzione di colpire postazioni di lancio, sedi governative ed altri obiettivi militari, il numero di vittime fra i civili palestinesi èfu stato altoelevato, anchecausa per via delll'assenza di adeguati rifugi per la popolazione della striscia e per l'elevata densità di popolazione della stessa. Secondo le stime del ministero della salute palestinese, riprese dall'ONU<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.ochaopt.org/documents/ocha_opt_gaza_humanitarian_situation_report_2009_02_02_english.pdf|titolo=Field update on gaza from the humanitarian coordinator|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161225175621/http://www.ochaopt.org/documents/ocha_opt_gaza_humanitarian_situation_report_2009_02_02_english.pdf }}, documento del United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs, del 2 febbraio 2009</ref>, gli attacchi avrebbero causato la morte di {{M|1380}} palestinesi (la maggior parte dei quali civili, di cui circa 400 minori di 14 anni) ed il ferimento di {{M|5380}}. L'IDF ha dichiarato che sarebbero morte negli attacchi circa {{M|1100}}/{{M|1200}} persone, ritenendo però che i due terzi di queste fossero miliziani di Hamas<ref name=ynet>{{Cita web|titolo=Gazan doctor says death toll inflated|autore=Nir Magal|url=http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3660423,00.html|data=22 gennaio 2009|editore=[[Ynet]]|accesso=15 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090217020617/http://www.ynetnews.com//articles//0,7340,L-3660423,00.html|urlmorto=no}}</ref>. La notte del 3 gennaio 2009 è iniziatainiziò l'invasione di terra da parte dell'esercito israeliano; la notte del 12 gennaio, invece, per la prima volta nella storia della striscia dal 1994, le truppe israeliane penetranopenetrarono nella città di Gaza, invadendo la periferia. L'avanzata avvieneavvenne poche ore dopo che il [[primo ministro israeliano|primo ministro]] [[Ehud Olmert]] aveva messo in guardia i militanti di Hamas contro il "pugno di ferro" che si sarebbe abbattuto su di loro se avessero rifiutato di porre fine alle ostilità. L'inasprirsi del conflitto ha, di fatto, congelato il difficilissimo processo di pace nella regione. Subito dopo l'inizio dell'operazione "Piombo fuso", la diplomazia internazionale si è messa in moto per cercare di rilanciare il dialogo tra le due parti.
 
L'[[Unione europea]], il 15 gennaio 2009, ha approvato una risoluzione in cui viene chiesto il ritiro delle truppe israeliane e l'apertura dei valichi di frontiera per permettere il passaggio degli aiuti umanitari<ref>{{cita testo|url=https://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/030-46100-012-01-03-903-20090113IPR46099-12-01-2009-2009-true/default_it.htm|titolo=Gaza: cessate il fuoco immediato e ripresa dei negoziati|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090126150509/http://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/030-46100-012-01-03-903-20090113IPR46099-12-01-2009-2009-true/default_it.htm }}</ref>.
 
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Dopo il ritiro israeliano il territorio è tornatotornò sotto il controllo diretto di Hamas e del braccio militare, le [[Brigate Ezzedin al-Qassam]].
 
Nell'aprile [[2014]] Fatah ed Hamas siglarono a Gaza degli accordi per il ritorno al voto su tutti i territori dell'ANP, prevedendo le elezioni per l'ottobre successivo.
In luglio gli israeliani lanciarono l'[[operazione Margine di protezione]] per distruggere i tunnel clandestini verso il loro paese e solo il 28 agosto fu dichiarato il cessate il fuoco da entrambe le parti.
Le consultazioni elettorali in Gaza furono poi rinviate a tempo indeterminato.
 
Da Gaza è partita l'offensiva militare di Hamas, iniziata il 7 ottobre 2023 con l'[[Conflitto Gaza-Israele del 2023|operazione alluvione Al-Aqsa]], che si è sviluppata anche all'interno dei confini israeliani, con uccisione di civili israeliani e cattura di ostaggi portati nella striscia.
 
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