Valentina intrepida: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Valentina nasce il [[25 dicembre]] [[1942]], mentre suo padre (l'ingegnere Guido Rosselli) sta combattendo a [[Dnipro|Dnipropetrovsk]] nella [[Campagna italiana di Russia|campagna di Russia]]; tornerà nel 1943, lieto di aver perso la guerra in quanto [[Antifascismo|antifascista]], suggerendo di rifugiarsi in [[Svizzera]] fino al termine della guerra. Valentina trascorre il resto dell'infanzia appassionandosi ai fumetti del padre, tra cui ''[[Flash Gordon]]'', ''[[Uomo mascherato|L'Uomo Mascherato]]'' e ''[[Mandrake il mago|Mandrake]]''.
 
All'inizio dell'adolescenza Valentina soffre di [[Anoressia nervosa|anoressia]] e viene mandata da uno psicanalista. La situazione migliora quando la madre la porta al cinema a vedere ''[[Il vaso di Pandora (film 1929)|Il Vaso di Pandora]]'' e Valentina decide di tagliarsi i capelli a [[Caschetto (acconciatura)|caschetto]] come [[Louise Brooks]]. Successivamente frequenta il [[Liceo classico Giovanni Berchet|liceo classico Berchet]] e ha una relazione con il suo professore di storia. Nel 1962, quando Valentina ha 19 anni, entrambi i genitori muoiono in un disastro aereo. Rimasta sola, inizia a lavorare come fotografa, finché nel 1965 non riceve una telefonata dall'amico e architetto Leo Pellegrini che le chiede di accompagnarlo a [[Aeroporto di Milano-Malpensa|Malpensa]] a prendere Philip Rembrandt.