Francesco II d'Asburgo-Lorena: differenze tra le versioni
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=== Giovinezza ===
[[File:Archduke Franz Joseph Karl (1770).jpg|sinistra|miniatura|Ritratto dell'Arciduca Francesco di [[Anton Raphael Mengs]], circa [[1770]], oggi Collezione del [[Museo del Prado]].]]
Francesco nacque il 12 febbraio [[1768]] a [[Firenze]], primogenito maschio di [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena]], allora [[Sovrani di Toscana|Granduca di Toscana]], e di [[Maria Luisa di Borbone-Spagna (imperatrice)|Maria Luisa di Spagna]]; egli apparteneva così alla dinastia degli [[Asburgo-Lorena]], creata a seguito delle nozze di [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa d'Asburgo]] e [[Francesco I di Lorena|Francesco Stefano di Lorena]], discendendo anche dalle case di [[Farnese]], [[Dinastia Wettin|Wettin]], [[Borbone-Orléans|Orléans]], [[Borbone di Francia|Borbone-Francia]] e [[Borbone di Spagna|Spagna]]. Fu battezzato con i nomi ''Francesco Giuseppe Carlo Giovanni''. Fin da piccolo, Francesco fu destinato al trono come successore di suo zio [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] il quale pur avendo avuto due mogli non ebbe figli e di conseguenza il suo erede era il fratello minore [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Pietro Leopoldo]], nonché padre di Francesco, che si trasferì nel [[1784]] a [[Vienna]] dove proseguì la sua educazione, sotto la personale supervisione dello zio l'Imperatore
{{Citazione|Non si può spiegare ad un austriaco o ad un ungherese o ad un boemo che cos’è effettivamente un compatriota se si è nati e cresciuti in Italia|Giuseppe II, Imperatore del Sacro Romano Impero|Man kann nie einem Österreicher, einem Ungarn oder Böhmen erklären, was wirklich ein Landsmann ist, wenn man in Italien geboren und großgezogen wurde|lingua=de}}
Tale decisione venne sicuramente assunta nel corso del viaggio che [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] compì nel [[1784]] in [[Italia]], come egli stesso riferisce in una lettera del 6 aprile 1784 a [[Caterina II di Russia]], con queste parole:
{{Citazione|Io mi sono messo d'accordo con [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|mio fratello, il granduca]] che mi porterà nel corso di quest'estate il suo figlio primogenito a Vienna, ove egli verrà educato sotto i miei occhi. Questo non è un piccolo onere di cui mi faccio carico, ma io non ho in vista [altro] che il benessere della mia patria, e mi parve che esso esigesse che io prendessi questa decisione.|[[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena]] a [[Caterina II di Russia]] (rif.: Alfred von Arneth, ''Joseph II. und Katharina von Russland'', Vienna, 1869)|Je me suis arrangé avec mon frère le Grand-Duc qui m'amènera dans le courant de cet été son fils aîné à Vienne, où il achèvera son éducation sous mes yeux. Ce n'est pas un petit poids dont je me charge, mais je n'ai en vue que le bien-être de ma patrie, et il me paraît qu'il exige que je prenne ce parti.|lingua=fr}}
Dettaglio che, da solo, dimostra l'importanza della questione della educazione del giovane Francesco, per la successione della Casa d'Austria.</ref><ref name="britannica.com">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.britannica.com/biography/Francis-II-Holy-Roman-emperor|titolo=Francis II {{!}} Biography & Facts {{!}} Britannica|sito=www.britannica.com|data=2025-02-26|accesso=2025-03-30}}</ref>, seguendolo in diverse cerimonie ufficiali
Sempre lo zio Giuseppe II scelse per lui la sua futura sposa, la principessa [[Elisabetta Guglielmina di Württemberg|Elisabetta di Württemberg]], figlia di [[Federico II Eugenio di Württemberg|Federico II Eugenio]], [[Sovrani di Württemberg|duca di Württemberg]] e di, [[Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt]] e sorella della zarina [[Sofia Dorotea di Württemberg|Maria Fëdorovna]], moglie dello [[Sovrani di Russia|Zar]] [[Paolo I di Russia|Paolo I]]. Elisabetta venne mandata in convento per prepararsi al ruolo di Imperatrice
=== Regno (1792 - 1835) ===
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[[File:Johann Peter Krafft - Kaiser Franz I. erteilt allgemeine Audienz - 5997 - Österreichische Galerie Belvedere.jpg|sinistra|miniatura|Kaiser Francesco che da udienza.]]
[[File:Gros - Entrevue - 1812.jpg|miniatura|Francesco assieme a [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]].]]
Nel [[1805]], Francesco decise di ritornare sul campo di battaglia e si unì così nella [[Terza coalizione|Guerra della Terza coalizione]], la quale però pose in rilievo l'inefficienza dell'Esercito austriaco che subì una pesante sconfitta nella Battaglia di Austerlitz, a seguito della quale l'Austria dovette accettare le condizioni imposte dalla [[Trattato di Presburgo|Pace di Presburgo]]: la [[Elettorato di Baviera|Baviera]], il [[Elettorato di Baden|Baden]] e il [[Elettorato del Württemberg|Württemberg]] ottennero la piena sovranità mentre rimase incerto se il [[Ducato di Kleve|Ducato di Cleves]], il [[Ducato di Berg]] e la [[Contea di Mark]] sarebbero rimasti feudi imperiali o sarebbero diventati parte dell'[[Primo Impero francese|Impero francese]]. Il trattato segnò la fine giuridica, se non di fatto, del [[Sacro Romano Impero]], ufficializzata quando l'imperatore Francesco dovette rinunciare al suo titolo nel 1806, mantenendo però il titolo imperiale d'Austria, venendo inoltre obbligato a riconoscere Napoleone come Imperatore
[[File:Johann Tusch - Francis I with the Order of St. Stephen - Budapesti Történeti Múzeum.png|sinistra|miniatura|L'imperatore Francesco ritratto nelle vesti di [[Gran maestro|Gran Maestro dell']][[Ordine reale di Santo Stefano d'Ungheria]] nel [[1792]].]]
L'Austria ebbe un ruolo importante nella sconfitta finale della Francia: in riconoscimento di ciò, Francesco, rappresentato da [[Klemens von Metternich]], presiedette il [[Congresso di Vienna]], contribuendo a formare il [[Concerto
| nome = Francesco d'Asburgo-Lorena
| immagine = Francesco I.jpg
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[[File:Einzug des Kaisers Franz I. (II.) von Österreich (1768-1835) in Wien nach dem Pariser Frieden am 16.Juni 1814 ( vor 1828 ).jpg|miniatura|Francesco I a [[Vienna]] il 16 giugno [[1814]], in occasione della [[Trattato di Parigi (1814)|pace di Parigi]].]]
[[File:Francis II, Holy Roman Emperor by Friedrich von Amerling 003.jpg|sinistra|miniatura|Francesco I nel [[1832]], ritratto da [[Friedrich von Amerling]] oggi al [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Vienna]].]]
Seguì le politiche di suo zio [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]], noto come [[giuseppinismo]], con la sua enfasi sul ruolo della polizia, del censore e della repressione delle tendenze democratiche. Si oppose metodicamente a ogni tentativo di suggerimento di elargire delle riforme, convinto che una tale politica non avrebbe portato ad altro che a rendere instabile lo Stato. Il suo sforzo di retta amministrazione finì con lo scavare sempre più profonde differenze tra le popolazioni dell'impero, che a causa di diverse tradizioni e credenze creavano problemi all'interno della burocrazia austriaca. Burocrate egli stesso, Francesco credeva di poter eludere l’avvento del nuovo clima politico e spirituale, maturato con la Rivoluzione francese, con una meticolosa osservanza letterale dei regolamenti vigenti, con la censura e con l’oppressione della libertà di parola e di pensiero. Di qui l’aspetto poliziesco assunto dal suo governo, specie nei territori periferici divenuti aspramente antiaustriaci. Tale ostilità fu il risultato più vistoso dell’anacronismo del suo regime rigidamente paternalistico
{{Citazione|Quello che spinse Francesco a godere della fama che gode verso gli storici è stato rappresentato dall'uso della polizia e della forza nei termini che già avevano sfruttato sua nonna, suo zio e suo padre. Il comportamento draconiano di Maria Teresa ricorda infatti molto i metodi e le sanzioni penali introdotte da Giuseppe II per gli austriaci. Solo Leopoldo II si premurò di importare dall'Italia un certo sviluppo in questo senso, se non altro per la polizia che divenne segreta, piena di spie ed informatori. Nulla del resto se confrontato a quanto accadde in Francia con il [[Regime del Terrore|Terrore]] e con i rivoluzionari e le modalità successivamente attuate da Napoleone".<ref>Heinrich Drimmel, ''Kaiser Franz. Ein Wiener übersteht Napoleon'', Amalthea, Vienna/Monaco di Baviera 1981, ISBN 3-85002-141-6, p. 94</ref>}}
[[File:Friedrich von Amerling - Kaiser Franz I. von Österreich - 2680 - Kunsthistorisches Museum.jpg|miniatura|Ritratto di Francesco nel [[1832]] di [[Friedrich von Amerling]] oggi al [[Österreichische Galerie Belvedere]].]]
[[File:Pörträt_Kaiser_Franz_I_von_Österreich.jpg|sinistra|miniatura|Ritratto di Francesco I d'Asburgo-Lorena con le vesti [[Ordine del Toson d'oro|del Toson d'oro]] di Joseph Kreutzinger [[Museo di Salisburgo]].]]
La ragione di questa politica conservatrice traeva forse le proprie origini dagli eventi della [[Rivoluzione francese]] che tanto avevano impressionato lo stesso Francesco II all'inizio del proprio regno. Nel [[1794]] tale durezza era stata resa necessaria per sventare una cospirazione [[giacobini|giacobina]] scoperta tra le file alle armate austriache ed ungheresi
=== Morte ===
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Francesco II morì il 2 marzo [[1835]] a [[Vienna]], dopo quaranta tre anni ed un giorno di governo come sovrano del [[Sacro Romano Impero]] e dell'[[Impero austriaco]], divenendo uno dei sovrani austriaci più longevi della storia. Alla sua morte gli successe il primogenito maschio [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando I]] che fu considerato mentalmente inadatto a governare in modo efficace. Il vero potere passò a un consiglio di reggenza guidato da Metternich e altri consiglieri, mantenendo il corso conservatore stabilito da Francesco. Ferdinando abdicò poi nel [[1848]] in favore del nipote, [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]]. Da un lato Francesco guidò con successo l'Austria attraverso un periodo di immense minacce esterne, preservando la monarchia asburgica durante i tumultuosi tempi della Rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche. I suoi sforzi al Congresso di Vienna contribuirono a plasmare l'ordine europeo del dopoguerra, ristabilendo l'Austria come una potenza significativa. D'altro canto, però le sue politiche interne contribuirono a far aumentare le pressioni che alla fine avrebbero richiesto cambiamenti fondamentali. La soppressione dei movimenti liberali e nazionalisti, insieme al soffocamento del progresso intellettuale e sociale, alimentarono un malcontento diffuso. Queste misure repressive prepararono il terreno per le [[Moti del 1848|rivoluzioni del 1848]], che scoppiarono in tutta Europa e posero sfide significative all'Impero austriaco.
Venne organizzato un grande funerale che partì dalla Cappella reale della [[Hofburg]]
==Titolatura==
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