Báb: differenze tra le versioni

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|Titolo = Il
|Nome = Báb
|PostCognomeVirgola = nato '''Siyyid `'Alí Muḥammad Shírází''' {{PerB|''سيد علی ‌محمد شیرازی''}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Shiraz
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}}
[[File:Bahá'í Shrine of the Bab in Haifa, Israel.jpg|thumb|[[Mausoleo del Báb]] ad [[Haifa]]|280x280px]]
Figlio di Siyyid Muhammad Riḍá e di Fátimih Bagum, figlia di un noto mercante di [[Shiraz]]. Mírzá `'Alí Muḥammad discendeva da [[Maometto]] tramite l'[[Al-Husayn ibn Ali|Imam Husayn]] e sua moglie [[Fāṭima bint Muhammad]] da entrambi i genitori,<ref>Hasan M. Balyuzi, ''op. cit. in bibliografia'', p. 32.</ref> per ciò era un ''Siyyid'', denominazione che è parte del suo patronimico, per la discendenza dal Profeta dell'Islam.<ref name="E. Esslemont, p. 18">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 18.</ref>
 
Portatore di una Rivelazione divina indipendente, Mírzá `Alí Muḥammad è noto con l'appellativo di Báb (parola araba che significa "Porta") per indicare che la sua missione chiudeva un ciclo della storia dell’umanità e ne annunciava uno nuovo; un ''tramite'' tra Dio e gli uomini. All'età di 25 anni dichiarò d'essere l'araldo di una nuova era di giustizia, l'età d'oro predetta da Profeti e Messaggeri divini del passato. Il suo principale compito fu l'aprire la strada al nuovo Messaggero di Dio, e molti suoi scritti si riferiscono a "Colui Che Dio manifesterà". La sua missione ebbe inizio il 23 maggio [[1844]]<ref>Secondo la scansione del tempo occidentale, due ore e undici minuti dopo il tramonto del 22 maggio 1844, ovvero nel quarto giorno di ''Jamadiyu'l-Avval'' del [[1260]] dell'[[egira]]</ref><ref name=":5">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 41</ref>, quando rivelò al suo primo discepolo che:{{Citazione|''Dio Glorioso lo aveva eletto allo stato di Báb''|<ref name="E. Esslemont, p. 19">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 19.</ref>}} ossia la '<nowiki/>''Porta''' . Divenuto al suo tempo assai popolare e amato anche fra le classi più umili, il Báb dovette affrontare comunque l'opposizione del clero ortodosso e del governo che furono i reali fomentatori e artefici del suo martirio oltre che della morte di migliaia di suoi seguaci, conosciuti come Bábí.