Angelo Izzo: differenze tra le versioni
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== Biografia == 
=== Anni giovanili === 
Angelo Izzo è il primo di quattro figli; il padre è un costruttore e la madre, laureata in lettere, si occupa della famiglia. Sin dai primi anni conduce una vita agiata: la sua famiglia abita al Trieste-Salario, quartiere della medio-alta borghesia romana confinante con i [[Parioli]], e viene iscritto all'istituto San Leone Magno. Durante gli anni scolastici preferisce dedicarsi all'attività sportiva (equitazione, vela e sci nautico) anziché allo studio dimostrando una precoce propensione per gli sport di contatto, le arti marziali e il rugby; ben presto incomincia a nascere in lui anche la passione per la politica e a tredici anni entra a far parte della [[Giovane Italia (1954)|Giovane Italia]], un'associazione studentesca dell'allora [[Movimento Sociale Italiano]]. Alla fine del 1969 ne viene espulso, insieme ad [[Andrea Ghira]], accusato di usare il cortile interno della sezione missina Trieste-Salario per nascondere ciclomotori rubati. Negli anni successivi partecipa ad attività a metà strada fra eversione neonazista e criminalità ordinaria; successivamente, ne racconta gli atti al giudice Salvini nel 1995: 
{{Citazione|Angelo Izzo ha raccontato di aver preso direttamente parte, insieme al suo gruppo e ad altri elementi legati alla estrema destra romana, dal 1972 al 1975 ad alcuni attentati (quali quello contro la sezione del [[Partito Socialista Italiano|PSI]] nel quartiere Trieste e quello in danno della scuola San Leone Magno frequentata dallo stesso Izzo e da Gianni Guido), a numerosissime rapine di autofinanziamento in danno di banche, gioiellerie e uffici postali, a traffici di sostanze stupefacenti coltivati anche d'intesa con la malavita comune e a numerosi stupri di gruppo operati con la stessa tecnica (e cioè attirando in una abitazione una ragazza già conosciuta) utilizzata poi nell'autunno del 1975 per l'episodio del Circeo, cosicché tale episodio era stato in sostanza solo l'ultimo di una lunga serie conclusosi, a differenza degli altri, tragicamente.<ref>{{cita|Salvini|pp. 341-342}}.</ref>}} 
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Aveva precedenti penali già prima del massacro del Circeo: nel 1972 venne denunciato per aver minacciato, con una pistola, un giovane studente. Nel 1973 venne arrestato per rapina insieme a Ghira, che fu condannato a 20 mesi di carcere, mentre Izzo fu prosciolto per insufficienza di prove.<ref>{{cita web|url=https://spazio70.com/media/inchieste/prima-del-circeo-il-1974-e-la-roma-bene-di-angelo-izzo/?cn-reloaded=1|titolo=Prima del Circeo. Il 1974 e la «Roma bene» di Angelo Izzo |accesso=28 dicembre 2022}}</ref> 
Aveva inoltre violentato, insieme a Giampietro Parboni Arquati e Gianluca Sonnino, due ragazze minorenni, ricevendo nel maggio 1975 una condanna a due anni e mezzo con la condizionale, ed era in libertà vigilata.<ref>{{cita web|url=http://www.criminiseriali.it/articoli1/Tesi%20corso%20specialistico%20-%20Angelo%20Izzo.pdf|titolo=Angelo Izzo - Biografia di un serial killer|autore=Federica Favarato|sito=Napoli|editore=Centro Studi & Ricerche in Psicologia Clinica e Criminologia|data=2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120907051012/http://www.criminiseriali.it/articoli1/Tesi%20corso%20specialistico%20-%20Angelo%20Izzo.pdf|urlmorto=no|accesso=22 giugno 2014|dataarchivio=7 settembre 2012}}</ref> 
=== Il massacro del Circeo === 
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[[File:Gianni Guido - Angelo Izzo.png|thumb|[[Gianni Guido]] (a sinistra) e Angelo Izzo durante il processo per il [[massacro del Circeo]]]] 
Il 29 settembre 1975 Izzo, Guido e Ghira si incontrarono alle 16 con Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, due ragazze (di 17 e 19 anni rispettivamente) conosciute qualche giorno prima tramite un amico comune risultato poi estraneo ai fatti. Le due furono invitate al Circeo, nella villa di Ghira, in località "Punta Rossa": una volta a destinazione furono violentate, drogate, seviziate e massacrate per un totale di trentacinque ore; Lopez fu infine portata nel bagno del primo piano della villa, dove fu picchiata e annegata nella vasca da bagno, mentre Colasanti fu quasi strangolata con una cintura e picchiata selvaggiamente. 
Le due, credute morte entrambe dai tre aggressori, furono poi nascoste nel bagagliaio dell'auto del padre di Guido, che i tre parcheggiarono in viale Pola, prima di recarsi a cenare. I lamenti della Colasanti, sopravvissuta alle violenze, attirarono l'attenzione di un metronotte che diede l'allarme: Izzo e Guido furono arrestati entro poche ore, mentre Ghira si diede alla latitanza; il 29 luglio 1976 tutti e tre furono condannati in primo grado all'[[ergastolo]]. La condanna fu confermata anche nei successivi gradi di giudizio per Izzo e Ghira, mentre a Guido furono riconosciute le [[Attenuante|attenuanti generiche]] in appello riducendo così la pena a trent'anni.<ref name="Corriere1" /> === Il carcere e le "collaborazioni" === 
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Il 28 aprile [[2005]] Izzo uccise Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, all'epoca sotto protezione a [[Ferrazzano]] (in [[provincia di Campobasso]]) e rispettivamente moglie e figlia di Giovanni Maiorano, ex affiliato (poi pentito) della [[Sacra corona unita]], che Izzo conobbe in carcere. Linciano aveva consegnato dei soldi a Izzo per l'apertura di un ristorante a [[Frasso Telesino]], in [[provincia di Benevento]], ma quei soldi non erano stati mai investiti.<ref>{{cita news|url=https://www.lecceprima.it/cronaca/angelo-izzo-confermati-ergastoli-per-i-due-omicidi.html|titolo=Angelo Izzo: confermati ergastoli per i due omicidi|data=20 novembre 2008|accesso=3 luglio 2025|pubblicazione=lecceprima.it|urlarchivio=http://archive.vn/2025.07.01-160007/https://www.lecceprima.it/cronaca/angelo-izzo-confermati-ergastoli-per-i-due-omicidi.html|urlmorto=no}}</ref> Il delitto fu rivelato il 30 aprile da Guido Palladino e Luca Palaia, inizialmente arrestati per traffico illecito di armi, che avevano partecipato all'occultamento dei cadaveri.<ref name=Corriere2>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/12/izzo.shtml|titolo = Angelo Izzo condannato all'ergastolo|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 13 gennaio 2007|accesso = 22 novembre 2009}}</ref><ref name=Corriere3>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/12/schedaferrazzano.shtml|titolo = Legate e poi soffocate con due sacchetti|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 12 gennaio 2007|accesso = 22 novembre 2009}}</ref> La concessione della semilibertà fu poi fortemente criticata dopo l'omicidio e fu causa di una polemica tra i Tribunali di Sorveglianza di Campobasso e di Palermo, i quali si accusarono l'un l'altro della paternità di tale decisione.<ref>{{Cita news|autore = Francesco Viviano|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/04/abbiamo-messo-in-semiliberta-su-consiglio.html|titolo = L'abbiamo messo in semilibertà su consiglio di chi ora ci accusa|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 4 maggio 2005|pagina = 10|accesso = 22 novembre 2009}}</ref> 
Izzo fu condannato nuovamente all'ergastolo,<ref name=Corriere2 /> con sentenza confermata nei due successivi gradi di giudizio. Palladino patteggiò tre anni e due mesi di reclusione per concorso in occultamento di cadavere,<ref name=Corriere3/> mentre Palaia fu condannato a 24 anni per concorso in omicidio, occultamento e tentativo di distruzione dei cadaveri,<ref>{{Cita news|url = http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2007/09/23/37767-luca_palaia_complice_izzo_condannato_anni.shtml|titolo = Luca Palaia, complice di Izzo, condannato a 24 anni|pubblicazione = Quotidiano.net|data = 22 settembre 2007|accesso = 22 novembre 2009|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100310213501/http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2007/09/23/37767-luca_palaia_complice_izzo_condannato_anni.shtml|dataarchivio = 10 marzo 2010}}</ref> aumentati a 30 in appello e confermati in [[Corte di cassazione|Cassazione]].<ref name=Adnkronos>{{Cita news|url = http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2009/04/16/Cronaca/CASSAZIONE-DELITTI-FERRAZZANO-30-ANNI-A-LUCA-PALAIA_121330.php|titolo = Cassazione: delitti Ferrazzano, 30 anni a Luca Palaia|pubblicazione = [[Adnkronos]]|data = 16 aprile 2009|accesso = 2 aprile 2012}}</ref>▼ 
▲Palladino patteggiò tre anni e due mesi di reclusione per concorso in occultamento di cadavere,<ref name=Corriere3/> mentre Palaia fu condannato a 24 anni per concorso in omicidio, occultamento e tentativo di distruzione dei cadaveri,<ref>{{Cita news|url = http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2007/09/23/37767-luca_palaia_complice_izzo_condannato_anni.shtml|titolo = Luca Palaia, complice di Izzo, condannato a 24 anni|pubblicazione = Quotidiano.net|data = 22 settembre 2007|accesso = 22 novembre 2009|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100310213501/http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2007/09/23/37767-luca_palaia_complice_izzo_condannato_anni.shtml|dataarchivio = 10 marzo 2010}}</ref> aumentati a 30 in appello e confermati in [[Corte di cassazione|Cassazione]].<ref name=Adnkronos>{{Cita news|url = http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2009/04/16/Cronaca/CASSAZIONE-DELITTI-FERRAZZANO-30-ANNI-A-LUCA-PALAIA_121330.php|titolo = Cassazione: delitti Ferrazzano, 30 anni a Luca Palaia|pubblicazione = [[Adnkronos]]|data = 16 aprile 2009|accesso = 2 aprile 2012}}</ref> 
=== Il matrimonio con Donatella === 
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== Influenze nella cultura di massa == 
Angelo Izzo viene citato nel singolo ''[[Killer Star]]'' di [[Immanuel Casto]].<ref>{{cita web|url=http://www.rockrebelmagazine.com/news-pag-394/|titolo=IMMANUEL CASTO: guarda il video di "Killer Star" il nuovo singolo!|editore=Rock Rebel Magazine|data=19 settembre 2011|accesso=5 gennaio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150105190102/http://www.rockrebelmagazine.com/news-pag-394/|dataarchivio=5 gennaio 2015}}</ref>▼ 
Il romanzo ''[[La scuola cattolica (romanzo)|La scuola cattolica]]'' (2016) di [[Edoardo Albinati]] cerca di descrivere il contesto culturale in cui è maturato il massacro del Circeo e il ruolo di Izzo. Da esso nel 2021 è stato tratto un film di [[Stefano Mordini]], sempre dal titolo ''[[La scuola cattolica (film)|La scuola cattolica]]'' e dove Angelo Izzo è interpretato da [[Luca Vergoni]].▼ 
▲* Angelo Izzo viene citato nel singolo ''[[Killer Star]]'' di [[Immanuel Casto]].<ref>{{cita web|url=http://www.rockrebelmagazine.com/news-pag-394/|titolo=IMMANUEL CASTO: guarda il video di "Killer Star" il nuovo singolo!|editore=Rock Rebel Magazine|data=19 settembre 2011|accesso=5 gennaio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150105190102/http://www.rockrebelmagazine.com/news-pag-394/|dataarchivio=5 gennaio 2015}}</ref> 
Nella miniserie del 2022 ''[[Circeo (miniserie televisiva)|Circeo]]'', Izzo è interpretato da [[Guglielmo Poggi]], che ha da poco rivelato di aver scritto la sceneggiatura di un film dedicato interamente ad Angelo Izzo<ref>{{Cita web|url=https://tuttonotizie.eu/2023/11/22/guglielmo-poggi-e-angelo-izzo-in-circeo-mi-e-costato-fatica-e-dolore-ma-lo-rifarei/|titolo=GUGLIELMO POGGI È ANGELO IZZO IN CIRCEO: "MI È COSTATO FATICA E DOLORE, MA LO RIFAREI"}}</ref> e al dopo Circeo, ovvero al massacro avvenuto a Ferrazzano.▼ 
▲* Il romanzo ''[[La scuola cattolica (romanzo)|La scuola cattolica]]'' (2016) di [[Edoardo Albinati]] cerca di descrivere il contesto culturale in cui è maturato il massacro del Circeo e il ruolo di Izzo. Da esso nel 2021 è stato tratto un film di [[Stefano Mordini]], sempre dal titolo ''[[La scuola cattolica (film)|La scuola cattolica]]'' e dove Angelo Izzo è interpretato da [[Luca Vergoni]]. 
▲* Nella miniserie del 2022 ''[[Circeo (miniserie televisiva)|Circeo]]'', Izzo è interpretato da [[Guglielmo Poggi]], che ha da poco rivelato di aver scritto la sceneggiatura di un film dedicato interamente ad Angelo Izzo<ref>{{Cita web|url=https://tuttonotizie.eu/2023/11/22/guglielmo-poggi-e-angelo-izzo-in-circeo-mi-e-costato-fatica-e-dolore-ma-lo-rifarei/|titolo=GUGLIELMO POGGI È ANGELO IZZO IN CIRCEO: "MI È COSTATO FATICA E DOLORE, MA LO RIFAREI"}}</ref> e al dopo Circeo, ovvero al massacro avvenuto a Ferrazzano. 
== Note == 
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