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La teoria delle intelligenze multiple (in inglese: Multiple Intelligences Theory, MI Theory) è una teoria dell'intelligenza proposta da Howard Gardner, uno psicologo e uno dei fondatori del Progetto Zero, un gruppo di ricerca all'Harvard Graduate School of Education.
 
== Origine ==
La teoria è stata originata da Howard Gardner dopo i suoi studi di psicologia dello sviluppo e cognitiva nella metà degli Anni '60, durante il suo dottorato di ricerca all'Università di Harvard: nelle opere non venivano mai inseriti riferimenti alle Arti; Gardner era molto sensibile a questo tema siccome era un pianista. Contestualmente, Gardner ha lavorato per vent'anni sul concetto di "abilità" come concetto unificato.
 
All'epoca, alcuni dei primi psicologi che hanno provato a definire l'intelligenza, come Charles Spearman (1927) e Lewis Terman (1975), avevano una visione unitaria e monolitica dell'intelligenza: secondo le loro definizioni, l'intelligenza era la singola capacità generale di concettualizzazione e problem solving. Nello stesso periodo, psicologi come L. L. Thurstone (1960), J. P. Guilford (1967), Raymond Cattell (1971) e Philip Vernon (1971) mettevano già in discussione questa idea siccome concepivano l'intelligenza come suddivisa in fattori; gli ultimi due studiosi, in più stabilivano una gerarchia tra fattori, mentre Thurstone postulava l'equivalenza tra fattori e dunque l'inesistenza di una scala gerarchica.
 
Nel 1979, la ''Harvard Graduate School of Education'' ricevette un finanziamento ingente dalla ''Bernard van Leer Foundation'', un'associazione olandese, per implementare il progetto Potenziale Umano: questo progetto era finalizzato a svolgere ricerca sul potenziale umano per capire come si realizza. All'interno del progetto, il ruolo di Gardner era quello di sintetizzare tutte le scoperte sulla cognizione umana appartenenti alle scienze comportamentali e biologiche. Gardner iniziò dunque a raccogliere i risultati sullo sviluppo delle capacità cognitive nei bambini sia normodotati che dotati e le difficoltà nello sviluppo di tali capacità nei bambini affetti da patologie (e.g., lesioni cerebrali); contemporaneamente, insieme ai colleghi, iniziò a combinare i risultati del tempo dalle neuroscienze, antropologia, psicologia e altri campi rilevanti.
 
Durante lo studio di come i bambini acquisiscono l'uso dei simboli in 7 diverse aree, dal canto al disegno di una storia; contestualmente, ha svolto una tassonomia delle capacità intellettuali umane. Durante questi lavori, ha chiamato queste facoltà "intelligenze multiple". Questo momento ha marcato la nascita della teoria delle intelligenze multiple, che ha sviluppato in delle opere successive. Le basi delle osservazioni di Gardner sono comunque diverse da quelle di L. L. Thurstone e di J. P. Guilford.
 
Un'opera topicale è ''Frames of Mind: the Theory of Multiple Intelligences'', scritta nel 1981, pubblicata nel 1985 e ripubblicata nel 1993, 2004 e 2011. Quest'opera è diventata un libro celebre al momento della pubblicazione. Alcune scuole hanno riorganizzato il proprio insegnamento intorno alla teoria delle intelligenze multiple, per cui una teoria appartenente al campo della psicologia è stata applicata nel campo dell'educazione; contemporaneamente, sono sorti i primi gruppi di ricerca su questa teoria, come ad esempio il Project Spectrum. Quest'ultimo aveva l'obiettivo di sviluppare un test in 15 task per misurare ogni singola intelligenza nei bambini. Infine, Gardner ha pubblicato tre libri per trattare degli esempi di menti creative (''Creating Minds''), dotate di capacità di leadership (''Leading Minds'') e capaci di ottenere grandi risultati (''Extraordinary Minds''); tutti e tre i libri sono correlati alla teoria delle intelligenze multiple.
 
== Presentazione ==
Secondo Gardner, l'intelligenza è una qualità che non è un blocco unico e monolitico, ma è divisa in più tipi di intelligenze autonome che ci rendono umani, dal punto di vista cognitivo. Esse sono 10, se si include la decima intelligenza non postulata originariamente da Gardner:
 
* intelligenza spaziale
* intelligenza fisico-cinestetica
* intelligenza musicale
* intelligenza interpersonale
* intelligenza intrapersonale
* intelligenza logico-matematica
* intelligenza naturalistica
* intelligenza esistenziale
* intelligenza pedagogica
* intelligenza digitale (proposta da Antonio Battro)
 
La visione dell'intelligenza di Gardner è dunque modulare, siccome l'intelligenza è suddivisa in unità distinte (moduli), cioè le intelligenze. Ognuna di queste intelligenze ha un fine artistico che deriva dall'uso che una persona ne fa. Una singola intelligenza è, secondo Gardner, "l'abilità di risolvere problemi o di creare prodotti che hanno valore all'interno di uno o più contesti culturali".
 
Secondo Gardner, in ogni momento una persona è soggetta a punti di forza e di debolezza intellettivi che derivano da cause genetiche e ambientali. Le intelligenze multiple non sono equivalenti agli "stili di apprendimento". L'intelligenza è definita da Gardner sia come una proprietà che tutti gli esseri umani possiedono che una dimensione discreta su un totale di 7. La visione di Gardner è anti-razzista, per cui non si può ascrivere la presenza o assenza di una o più intelligenze a una determinata etnia.
 
Gardner non riconosce nella propria teoria alcune intelligenze proposte nell'arco degli altri da altri studiosi, come l'intelligenza spirituale e l'intelligenza sessuale o l'attenzione come forma di intelligenza secondo la proposta di Michael Posner. Tuttavia, non ha mai attaccato l'intelligenza digitale proposta da Antonio Battro. La decisione su cosa sia un'"intelligenza", a detta di Garnder, è comunque una questione di giudizio siccome non deriva dall'applicazione rigida di uno schema o algoritmo. Gardner, nel periodo di fioritura degli studi sull'Effetto Mozart, si è posto domande su una possibile relazione tra intelligenza musicale e intelligenza spaziale. Il dibattito sulla tassonomia di intelligenze ha anche toccato la relazione tra intelligenza logica e matematica, che secondo alcuni studiosi sono separabili.
 
Gardner è un detrattore del concetto di quoziente intellettivo e del test del QI in psicometria siccome si basa sulla misurazione delle sole abilità logiche e linguistiche; inoltre, è anche scettico delle misure dell'intelligenza basate sul tempo di reazione e sulla misurazione delle onde cerebrali. Secondo uno dei detrattori della teoria, David Feldman, la teoria delle intelligenze multiple è nata con l'intenzione di screditare il concetto di quoziente intellettivo, tuttavia Gardner ha replicato che non è questo l'obiettivo della teoria.
 
Un'opera di detrazione di questa teoria è ''Howard Gardner Under Fir''e (2006), scritta da 13 studiosi.
 
Un'altra opera che contiene critiche alla teoria è MI at 25, scritta da vari autori tra cui Noam Chomsky, Mihaly Csikszentmihalyi, Michael Posner, Deborah Meier, Linda Darling-Hammond eCharles Murray. Gardner ha risposto ad alcune di queste critiche.
 
== Applicazione nelle scuole ==
Le prime applicazioni della teoria delle intelligenze multiple nelle scuole e le prime ricerche in merito sono iniziate dopo la pubblicazione di "Frames of Mind". In un secondo momento, lo stesso Gardner ha svolto ricerca su questo tema. Secondo la visione di Gardner, per applicare la teoria delle intelligenze multiple a scuola, i docenti in un primo momento devono "individualizzare", cioè capire il profilo di intelligenze di ogni studente; dopodiché, devono "pluralizzare", cioè decidere quali topic, concetti e idee sono i più importanti e presentarli/insegnarli in una varietà di modi per permettere alla conoscenza di raggiungere il maggior numero di studenti possibile. Inoltre, la molteplicità di modi di insegnare uno stesso concetto permette agli studenti di capirlo meglio siccome gli studenti usano tutte le proprie intelligenze per imparare e pensare. Gardner è inoltre uno dei 42 autori di un libro che ha discusso l'applicazione di questa teoria in alcune scuole del mondo, ''Multiple Intelligences Around the World'' (2009).
 
== Note ==
...
 
== Voci correlate ==
 
* Intelligenza