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La teoria delle intelligenze multiple (in inglese: Multiple Intelligences Theory, MI Theory) è una teoria dell'intelligenza proposta da Howard Gardner, uno psicologo e neuroscienziato e uno dei fondatori del Progetto Zero, un gruppo di ricerca all'''Harvard Graduate School of Education''.
 
== Origine ==
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Durante lo studio di come i bambini acquisiscono l'uso dei simboli in 7 diverse aree, dal canto al disegno di una storia; contestualmente, ha svolto una tassonomia delle capacità intellettuali umane. Durante questi lavori, ha chiamato queste facoltà "intelligenze multiple". Questo momento ha marcato la nascita della teoria delle intelligenze multiple, che ha sviluppato in delle opere successive. Le basi delle osservazioni di Gardner sono comunque diverse da quelle di L. L. Thurstone e di J. P. Guilford.
 
Un'opera topicale è ''Frames of Mind: the Theory of Multiple Intelligences'', scritta nel 1981, pubblicata nel 19851983 e ripubblicata nel 1993, 2004 e 2011.; Questquest'opera è stata anche la prima di una trilogia pubblicata durante il progetto Potenziale Umano (le altre due sono ''Of Human Potential'', un trattato filosofico sulla natura umana e sul potenziale umano, e ''Human Conditions: The Cultural Basis of Educational Development'', che parla di neurosviluppo). ''Frames of Mind'' è diventata un libro celebre al momento della pubblicazione. Alcune scuole hanno riorganizzato il proprio insegnamento intorno alla teoria delle intelligenze multiple, per cui una teoria appartenente al campo della psicologia è stata applicata nel campo dell'educazione; contemporaneamente, sono sorti i primi gruppi di ricerca su questa teoria, come ad esempio il Project Spectrum. Quest'ultimo aveva l'obiettivo di sviluppare un test in 15 task per misurare ogni singola intelligenza nei bambini. Infine, Gardner ha pubblicato tre libri per trattare degli esempi di menti creative (''Creating Minds''), dotate di capacità di leadership (''Leading Minds'') e capaci di ottenere grandi risultati (''Extraordinary Minds''); tutti e tre i libri sono correlati alla teoria delle intelligenze multiple. In particolare, nel primo libro Gardner definisce un individuo "creativo" come un individuo che risolve regolarmente problemi o produce prodotti all'interno di un dominio (e.g., la musica) e il cui lavoro è considerato sia nuovo che accettabile dalla comunità che ruota intorno al suo campo; sette esempi citati e analizzati sono Sigmund Freud, Albert Einstein, Igor Stravinsky, Pablo Picasso, Thomas Sterne Eliot, Martha Graham e Mahatma Gandhi.
 
== Presentazione ==
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* intelligenza digitale (proposta da Antonio Battro)
 
La visione dell'intelligenza di Gardner è dunque modulare, siccome l'intelligenza è suddivisa in unità distinte (moduli), cioè le intelligenze. Ognuna di queste intelligenze ha un fine artistico che deriva dall'uso che una persona ne fa. Una singola intelligenza è, secondo Gardner, "l'abilità di risolvere problemi o di creare prodotti che hanno valore all'interno di uno o più contesti culturali". Pertanto, le intelligenze sono sempre espresse in contesto di svolgimento di task; non esistono le intelligenze "pure" e astratte, che si esprimono in modo puro e diretto. Per esempio, l'intelligenza spaziale si esprime nello svolgimento di puzzle. Le intelligenze inoltre sono diverse dai "domìni" (___domain): per esempio, l'intelligenza musicale è uno dei tipi di intelligenza, mentre "la musica" è un dominio. Un concetto simile è quello di "campo" (field): la musica è anche un campo. Il "campo" è un concetto nato in sociologia e include anche le istituzioni e persone (dunque gli stakeholder/portatori di interessi) e i metri di giudizio di un lavoro (e.g., premi, riconoscimenti, certificati).
 
Secondo Gardner, in ogni momento una persona è soggetta a punti di forza e di debolezza intellettivi che derivano da cause genetiche e ambientali. Le intelligenze multiple non sono equivalenti agli "stili di apprendimento". L'intelligenza è definita da Gardner sia come una proprietà che tutti gli esseri umani possiedono che una dimensione discreta su un totale di 7. La visione di Gardner è anti-razzista, per cui non si può ascrivere la presenza o assenza di una o più intelligenze a una determinata etnia. Le intelligenze, siccome sono manifestate con l'utilizzo in contesto, di per sé non sono né positive, né negative: l'uso decreta questo giudizio di valore. Ad esempio, sia Goethe che Goebbels erano dotati di intelligenza linguistica, tuttavia Goethe l'ha usata per scopi costruttivi (e.g., scrivere romanzi, poesie e opere teatrali), mentre Goebbels l'ha usata per scopi distruttivi (è diventato il Ministro della Propaganda durante il Terzo Reich). Siccome l'uso deriva da una scelta, le intelligenze hanno una dimensione etica; capire come indirizzarle verso scopi benefici e costruttivi, secondo Gardner, può essere un campo di ricerca.
 
Gardner non riconosce nella propria teoria alcune intelligenze proposte nell'arco degli altri da altri studiosi, come l'intelligenza spirituale e l'intelligenza sessuale o l'attenzione come forma di intelligenza secondo la proposta di Michael Posner. Tuttavia, non ha mai attaccato l'intelligenza digitale proposta da Antonio Battro. La decisione su cosa sia un'"intelligenza", a detta di Garnder, è comunque una questione di giudizio siccome non deriva dall'applicazione rigida di uno schema o algoritmo. Gardner, nel periodo di fioritura degli studi sull'Effetto Mozart, si è posto domande su una possibile relazione tra intelligenza musicale e intelligenza spaziale. Il dibattito sulla tassonomia di intelligenze ha anche toccato la relazione tra intelligenza logica e matematica, che secondo alcuni studiosi sono separabili. All'interno di un dominio, le intelligenze possono manifestarsi insieme (e.g., nel dominio della "musica", per esempio quando si suona un brano con uno strumento musicale, sono manifestate l'intelligenza musicale, fisico-cinestetica e intrapersonale).
 
Gardner è un detrattore del concetto di quoziente intellettivo e del test del QI in psicometria siccome si basa sulla misurazione delle sole abilità logiche e linguistiche; inoltre, è anche scettico delle misure dell'intelligenza basate sul tempo di reazione e sulla misurazione delle onde cerebrali. Secondo uno dei detrattori della teoria, David Feldman, la teoria delle intelligenze multiple è nata con l'intenzione di screditare il concetto di quoziente intellettivo, tuttavia Gardner ha replicato che non è questo l'obiettivo della teoria.
 
Lo sviluppo dell'intelligenza negli umani è studiata dalla psicologia dello sviluppo (''developmental psychology''). Secondo la psicologia dello sviluppo, il processo di sviluppo dell'intelligenza è caratterizzato dalla presenza di vincoli o limiti ("''constraints''"). Ad esempio, i bambini di pochissimi anni imparano il linguaggio attraverso l'acquisizione linguistica come strategia e non attraverso lo studio verticale della grammatica e del vocabolario. I bambini, già da giovani, hanno delle teorie sul mondo, che nel corso dell'educazione sono difficili da alterare (diversamente da quanto credeva Jean Piaget). Un'opera di Gardner che approfondisce il nesso tra la teoria delle intelligenze multiple e gli studi sui vincoli in psicologia dello sviluppo è ''The Unschooled Mind'' (1991). Durante la vita di un individuo, le intelligenze si sviluppano in modo continuo.
Un'opera di detrazione di questa teoria è ''Howard Gardner Under Fir''e (2006), scritta da 13 studiosi.
 
Secondo uno dei detrattori della teoria, David Feldman, la teoria delle intelligenze multiple è nata con l'intenzione di screditare il concetto di quoziente intellettivo, tuttavia Gardner ha replicato che non è questo l'obiettivo della teoria. Un'opera di detrazione di questa teoria è ''Howard Gardner Under Fir''e (2006), scritta da 13 studiosi. Un'altra opera che contiene critiche alla teoria è MI at 25, scritta da vari autori tra cui Noam Chomsky, Mihaly Csikszentmihalyi, Michael Posner, Deborah Meier, Linda Darling-Hammond eCharlese Charles Murray. Gardner ha risposto ad alcune di queste critiche.
 
== Applicazione nelle scuole ==