Erba (Italia): differenze tra le versioni
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==== Villa Amalia ====
[[File:Villa Amalia, Erba, Italy.jpg|miniatura|Villa Amalia]]▼
Villa Amalia<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00137/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=30|titolo=Villa Amalia - complesso, Piazza De La Salle, 2,3 - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>, in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]], fu realizzata nel [[1801]] dall'architetto [[Leopoldo Pollack]]<ref name=":9">{{Cita web|url=http://www.comune.erba.co.it/it/page/villa-amalia|titolo=Villa Amalia|sito=Comune di Erba|accesso=2023-03-28}}</ref>. L'edificio fu costruito sui resti di un convento di [[frati minori riformati]], intitolato a Santa Maria degli Angeli<ref name=":9" />. Risalente al [[1488]],<ref name=":3" /> il convento soppresso fu dai decreti [[Napoleone Bonaparte|napoleonici]]<ref name=":06" /> e acquistato nel [[1798]] dal [[Milano|milanese]] [[Rocco Marliani]], committente dei lavori di trasformazione in villa e marito di Amalia (dalla quale derivò il nome attuale).<ref name=":052222222">{{cita|Belloni et al.|p. 243}}.</ref> Questi ultimi lavori, iniziati nel 1799, comportarono, tra l'altro, la realizzazione di un atrio dotato di cinque colonne con [[capitelli ionici]].<ref name=":3" /> Memoria del passato conventuale fu ripreso nella realizzazione del cortile d'onore sul retro della villa.<ref name=":052222222" />
▲[[File:Villa Amalia, Erba, Italy.jpg|miniatura|Villa Amalia]]
Gli interventi del Pollack comportarono inoltre una serie di interventi al giardino, attraversato dal cosiddetto "Lambroncino"<ref>{{Cita web|url=https://fondoambiente.it/luoghi/villa-amalia-erba-22797?ldc|titolo=Villa Amalia |sito=I Luoghi del Cuore - FAI|accesso=2023-03-29}}</ref> (un ruscello, canalizzato dallo stesso architetto).
Dopo vari passaggi di mano, la villa divenne proprietà di Massimiliano Giovanni Stampa di Soncino, committente di un'importante ristrutturazione in stile [[Architettura neogotica|neogotico]] dalla quale furono risparmiati solamente gli esterni della villa, il Salone dell'Aurora e il cosiddetto "portico della Cappuccina" che conduce dal cortile al parco.<ref name=":052222222" /> Alla ristrutturazione presero parte i pittori Domenico Borri, Francesco Piana, Ignazio Manzoni e [[Luigi Scrosati]], con quest'ultimo che curò anche la realizzazione degli arredi.<ref name=":052222223">{{cita|Belloni et al.|p. 244}}.</ref> Gli stucchi neorococò e i colori pastello della sala da pranzo e dei salotti sono invece il risultato di un successivo intervento di fine Ottocento.<ref name=":052222223" />
Villa Amalia ha ospitato
Nel [[1962]] divenne un bene della [[Provincia di Como]]<ref name=":052222222" /> e successivamente divenne la sede del Liceo [[Carlo Porta]].
Internamente, la villa ospita il Salone dell'Aurora, il cui nome deriva dall'omonimo affresco di [[Giuseppe Bossi]] (1805<ref name=":3" />) che adorna il soffitto della stanza.<ref name=":052222222" /> Nel parco ideato dal Pollack<ref name=":052222222" /> trova posto una cappella dedicata a sant'Antonio abate, dotata di altare maggiore del [[XVIII secolo]] e abside [[Architettura neogotica|neogotico]].<ref name=":063">{{cita|Borghese|p. 215}}.</ref> Nell'[[Oratorio (architettura)|oratorio]] della villa, che già faceva parte del precedente convento, trovano posto un [[pulpito]] marmoreo tardoquattrocentesco e una serie di affreschi databili al XVI secolo.<ref name=":3" />
==== Villa Majnoni ====
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