Arcidiocesi di Modena-Nonantola: differenze tra le versioni

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|stato = Italia
|ritoliturgico = [[rito romano|romano]]
|eretta = [[III secolo]] (Modena)<br />[[VIII secolo]] (Nonantola)
|unitaplena = 30 settembre [[1986]]
|stemma =
|mappa = Diocesi Modena-Nonantola.png
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[[File:Abbazia di nonantola 00.JPG|thumb|upright=1.3|L'[[abbazia di Nonantola]], [[concattedrale]] dell'arcidiocesi]]
[[File:Modena Palazzo arcivescovile facciata.JPG|thumb|upright=1.3|Il palazzo arcivescovile]]
[[File:Evangelistario da nonantola (1106 circa).JPG|thumb|upright=1.3|Evangeliario proveniente dall'abbazia di Nonantola e conservato nel Museo del duomo di Modena, risalente al [[1106]] circa]]
 
L{{'}}'''arcidiocesi di Modena-Nonantola''' ({{latino|Archidioecesis Mutinensis-Nonantulana}}) è una [[sede metropolitana]] della [[Chiesa cattolica in Italia]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Emilia-Romagna]]. Nel [[2021]] contava 400.230 battezzati su 511.182 abitanti. È retta dall'[[arcivescovo]]-[[abate]] [[Erio Castellucci]].
 
== Territorio ==
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== Storia ==
=== Sede di Modena ===
La prima menzione storica della diocesi modenese risale alla metà del [[IV secolo]] ed è legata alla figura di [[Geminiano di Modena|san Geminiano]], che partecipò al [[Sinodo di Milano (390)|sinodo di Milano]] del [[390]] presieduto da [[sant'Ambrogio]]. Dalla ''Vita'' di Geminiano si ricavano inoltre i nomi del predecessore e del successore sulla cattedra modenese, ossia Antonino e Teodoro (Teodolo).
 
Originariamente [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Milano]], nel [[V secolo]] entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|arcidiocesi di Ravenna]].
 
Nel [[1099]] si iniziarono i lavori per la costruzione della nuova [[cattedrale]]. Nel [[1106]] le principali strutture erano pronte e la chiesa fu inaugurata alla presenza di [[papa Pasquale II]] e della contessa [[Matilde di Canossa]]; in questa occasione furono solennemente traslate le reliquie di San Geminiano. I lavori e le decorazioni interne del duomo termineranno nel [[1184]], anno in cui la chiesa fu consacrata da [[papa Lucio III]].
 
Nel [[1134]], con la morte del vescovo Dodone, tutte le funzioni politiche e amministrative che i vescovi avevano esercitato fino ad allora passarono al comune.<ref name=Cattini>{{Cita testo|autore=Marco Cattini|titolo=La regolazione degli scambi. Luoghi, tempi e modi nella Modena dei secoli XI-XVIII|opera=I banchi del mercato|città=Modena|anno=2001|p=23}}</ref>
 
Nel [[1148]] per punizione Modena fu privata della sede episcopale da [[papa Eugenio III]] e il territorio della diocesi fu spartito tra le diocesi confinanti. Tuttavia, è incerto se il provvedimento ebbe mai applicazione; in ogni caso, ebbe breve durata, giacché nel [[1156]] Modena aveva già un proprio vescovo.
 
Nel [[1276]] vi furono gravi controversie nell'elezione del vescovo: il [[capitolo (cristianesimo)|capitolo]] si divise in due fazioni ed elesse due vescovi, dei quali uno morì e l'altro rinunziò. Intanto la città di Modena fu colpita da [[scomunica]] e [[interdetto]], fino al [[1280]], quando il [[Papa]] elesse un nuovo vescovo.
 
Il [[rito romano]] fu adottato a Modena nella prima metà del [[XV secolo]], durante l'episcopato di Carlo Boiardo, per imposizione di [[papa Eugenio IV]].
 
Durante il [[XVI secolo]] Modena fu uno dei centri del [[protestantesimo]] italiano, che trovò un gruppo di cultori appassionati con a capo il letterato [[Lodovico Castelvetro]]. Il vescovo [[Giovanni Gerolamo Morone]], a distanza di anni, non più vescovo modenese, diplomatico papale di punta e cardinale, nel 1557 fu arrestato e imprigionato a [[Castel Sant'Angelo]] a [[Roma]] con l'accusa di essere stato troppo debole nei confronti degli eretici e di essere favorevole all'eresia protestante. Solo dopo la morte di [[papa Paolo IV]] nel 1559 fu liberato, riabilitato e successivamente resse una seconda volta la sede modenese. Fu in seguito protagonista al [[concilio di Trento]] e fondatore del [[seminario]] diocesano.
 
Tra le figure di maggior spicco del clero e della diocesi modenese emerge il sacerdote e cultore di cose ecclesiastiche [[Ludovico Antonio Muratori]] autore della monumentale collezione delle ''Rerum Italicarum Scriptores'' e a cui [[papa Pio XII]] dedicò un mirabile ricordo nel secondo centenario della morte.<ref>[http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-42-1950-ocr.pdf AAS 42 (1950), pp. 296-299].</ref>
 
Il 22 agosto [[1855]] la diocesi, che precedentemente era stata suffraganea di [[arcidiocesi di Ravenna-Cervia|Ravenna]] ([[V secolo|V]]-[[XVI secolo]]) e poi dal [[1582]] di [[arcidiocesi di Bologna|Bologna]],<ref>{{la}} [http://books.google.it/books?id=7ccFZbjT56UC&pg=PA401 Bolla ''Universi orbis''], in ''Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio'', Vol. VIII, pp.&nbsp;401–404.</ref> fu elevata ad [[arcidiocesi]] [[sede metropolitana|metropolitana]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Vel ab antiquis'' di [[papa Pio IX]].<ref>Testo della bolla in: Cappelletti, ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni'', vol. XV, pp. 298-308.</ref> In origine la [[provincia ecclesiastica]] coincideva con il territorio del [[ducato di Modena e Reggio|ducato di Modena]] e comprendeva le diocesi di [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Reggio Emilia]], di [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Guastalla]], di [[Diocesi di Carpi|Carpi]] e di [[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli|Massa Carrara]]. Nel [[1926]] Massa Carrara tornò all'[[arcidiocesi di Pisa]]. Nel dicembre [[1976]] la provincia ecclesiastica modenese si allargò con le [[diocesi di Fidenza]], di [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|Piacenza]] e di [[Diocesi di Parma|Parma]].<ref>{{la}} [[Congregazione per i vescovi]], [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-69-1977-ocr.pdf Decreto ''Ad maius Christifidelium''], AAS 69 (1977), pp. 157-158.</ref>
 
=== Sede di Nonantola ===
L'[[abbazia di Nonantola]] fu fondata dal longobardo [[Anselmo di Nonantola|Anselmo]], cognato del [[Astolfo (re)|re Astolfo]], nell'[[VIII secolo]]. Con l'arrivo a [[Nonantola]] delle spoglie di [[Papa Silvestro I|papa San Silvestro]] e di [[papa Adriano III]], l'abbazia aumenta di importanza sotto il profilo religioso richiamando numerosi pellegrini, tanto che intorno al [[IX secolo]] l'abbazia può contare 1000 monaci.
 
A partire dal [[1449]] ebbe fine la serie degli abati monaci e l'abbazia fu affidata ad abati [[commenda]]tari, per lo più [[cardinale|cardinali]]. Tra gli abati commendatari ci furono anche Giuliano della Rovere, eletto poi [[papa Giulio II]], e [[Carlo Borromeo|san Carlo Borromeo]].
 
Nel gennaio del [[1514]] i [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] lasciarono il monastero, che venne affidato ai [[Ordine cistercense|Cistercensi]]. Le principali condizioni pattuite erano che ai monaci, con una dotazione loro assegnata, spettava il compito di eleggere il proprio abate conventuale e di gestire la chiesa e il monastero, mentre il palazzo abbaziale, il patrimonio dell'abbazia e la [[Abbazia territoriale|giurisdizione spirituale]] rimanevano di pertinenza dell'abate commendatario.
 
Nel [[1567]] il cardinale Borromeo fondò il [[seminario]] abbaziale dotandolo personalmente di 6.000 scudi e scrivendone le regole; istituì inoltre per primo l'obbligo della visita pastorale del territorio dipendente dall'abbazia. Su istanza dello stesso cardinale fu celebrato il primo [[sinodo diocesano]] nella cattedrale di Nonantola il 4 dicembre [[1565]].
 
Dal sinodo celebrato dall'abate commendatario Jacopo De Angelis nel [[1688]] si evince che il territorio dipendente dall'abbazia era molto vasto. Esso comprendeva più di 300 chiese sparse, oltre che nel territorio proprio di Nonantola, in molte diocesi italiane (tra cui Parma, Piacenza, Cremona, Pavia, Mantova, Verona, Vicenza, Treviso, Bologna, Pistoia, Firenze, Perugia, Assisi) compresa una chiesa a [[Costantinopoli]], senza contare terreni e ''castella'' nel ravennate, nel milanese, in Piemonte e presso il [[lago di Garda]], su cui l'abate esercitava la giurisdizione temporale, nonché diritti vari, come mulini e diritti di pesca e di navigazione presso il [[Panaro]].
 
Nel [[1783]] anche i Cistercensi lasciarono l'abbazia. [[Francesco Maria d'Este]], vescovo di [[diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Reggio Emilia]] e abate commendatario, istituì allora nella cattedrale un capitolo di canonici in sostituzione di quello monastico. Per le cure dello stesso vescovo fu ingrandito il seminario fino a contenere quasi 80 seminaristi.
 
Con l'invasione francese del [[1797]] iniziò la crisi dell'abbazia e della diocesi, che fu spogliata di tutti i suoi beni. Nel [[concordato]] italiano tra il governo francese e [[papa Pio VII]] del [[1803]] l'abbazia territoriale fu soppressa ed il suo territorio unito a quello di Modena. Tuttavia Francesco Maria d'Este continuò a governare la sede nonantolana come amministratore apostolico.
 
Passata la bufera francese, il [[Ducato di Modena e Reggio|duca di Modena]] [[Francesco IV di Modena|Francesco IV]] chiese ed ottenne il ripristino dell'abbazia territoriale, decisione che Pio VII prese il 15 dicembre [[1820]]; l'abbazia ''nullius'', ridotta territorialmente alle sole sue precedenti parrocchie comprese nel territorio del ducato, fu affidata [[In commendam|in commenda]]<ref>Istituto in base al quale a uno stesso vescovo erano assegnate le rendite provenienti da più diocesi.</ref> ai vescovi ''pro tempore'' di Modena.
 
=== Sedi unite ===
Il 23 settembre [[1902]] l'abbazia ''nullius'' di Nonantola divenne [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'arcidiocesi di Modena<ref>[https://archive.org/stream/analectaecclesia12romeuoft#page/285/mode/1up Decreto ''Ex decreto sacrae''], in ''Analecta ecclesiastica'', XII, 1904, p. 285.</ref>, a cui fu unita il 1º maggio [[1906]] con il decreto ''Ex decreto'' della [[Congregazione per i vescovi|Sacra Congregazione Concistoriale]].
 
Il 15 settembre [[1984]] in forza del decreto ''Quo aptius'' della [[Congregazione per i vescovi]] ha ceduto due parrocchie nel comune di [[Toano]] alla [[diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|diocesi di Reggio Emilia]].
 
Il 30 settembre [[1986]], per effetto del decreto ''[[Instantibus votis]]'' della Congregazione per i vescovi, fu stabilita la ''plena unione'' delle due sedi e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale.
 
Dal 7 dicembre [[2020]] è unita ''[[in persona episcopi]]'' alla [[diocesi di Carpi]]. Il 18 settembre 2024 è stata annunciata la richiesta della [[Santa Sede]] di portare a compimento l'unificazione tra le due diocesi.<ref>{{Cita web|url=https://www.chiesamodenanonantola.it/verso-lunificazione-dellarcidiocesi-di-modena-nonantola-e-della-diocesi-di-carpi/|titolo=Verso l’unificazione dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e della Diocesi di Carpi|sito=Chiesa di Modena-Nonantola|accesso=22 settembre 2024}}</ref>
 
== Cronotassi dei vescovi ==
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
=== Abati di Nonantola ===
* ''Sant'''[[Anselmo di Nonantola|Anselmo]] † ([[752]] - 3 marzo [[803]] deceduto)
* [[Pietro da Nonantola|Pietro]] † ([[804]] - [[824]])
* Ansfrido † ([[825]] - [[837]])
* Ratperto † ([[838]] - [[839]])
* Rotichildo † ([[839]] - [[842]])
* Giselprando † ([[842]] - [[851]])
* Liutefredo † ([[851]] - [[855]])
* Leone I † ([[855]] - [[856]])
* Pietro II † ([[856]] - [[865]])
* Varnefrido † ([[865]] - [[869]])
* Ragimbaldo † ([[869]] - [[870]])
* Teodorico † ([[870]] - [[887]])
* Landefredo † ([[890]] - [[895]])
* Leopardo † ([[895]] - [[907]])
* Pietro III † ([[907]] - [[913]])
* ''Beato'' Gregorio † ([[913]] - [[929]])<ref>{{Cita web
|url = http://www.santiebeati.it/dettaglio/97384
|titolo = Beato Gregorio. Abate di Nonantola. 3 agosto
Riga 164:
|accesso = 2 febbraio 2018
}}</ref>
* Ingelberto † ([[929]] - [[941]])
* Gerlone † ([[941]] - [[947]])
* Gottifredo † ([[947]] - [[958]] circa)
* Guido<ref>Vescovo di Modena.</ref> † ([[959]] - [[969]] circa)
* Umberto<ref>Vescovo di [[Diocesi di Parma|Parma]].</ref> † ([[969]] - [[974]] circa)
* [[Antipapa Giovanni XVI|Giovanni I Archimandrita]] † ([[982]] - [[995]] circa)
* Leone II † ([[996]] - [[998]])
* Giovanni II † ([[998]] - [[1000]])
* Leone III † ([[1000]] - [[1002]])
* Rodolfo I † ([[1002]] - [[1032]])
* Rodolfo II † ([[1035]] - [[1053]])
* Gottescalco † ([[1053]] - [[1059]] circa)
* Landolfo I † ([[1060]] - [[1072]])
* Damiano † ([[1086]] - [[1112]])
* Giovanni III † ([[1112]] - [[1128]])
* Ildebrando † ([[1129]] - [[1140]])
* Andrea † ([[1140]] - [[1144]] circa)
* Alberto I † ([[1144]] - [[1154]])
* Alberto II † ([[1154]] - [[1178]])
* Bonifacio † ([[1179]] - [[1201]])
* Raimondo † ([[1201]] - [[1250]] circa)
* Cirsacco † ([[1250]] - [[1255]])
* Buonaccorso † ([[1255]] - [[1262]])
* Landolfo II † ([[1263]] - [[1275]])
* Guido † ([[1286]] - [[1309]])
* Nicolò Baratti † ([[1309]] - [[1329]])
* Bernardo † ([[1330]] - [[1334]])
* Guglielmo † ([[1337]] - [[1347]])
* Federico † ([[1347]] - [[1348]])
* Diodato † ([[1348]] - [[1356]])
* Lodovico † ([[1357]] - [[1361]])
* Ademaro † ([[1363]] - [[1369]])
* Tommaso de' Marzapesci † ([[1369]] - [[1385]])
* Nicolò d'Assisi † ([[1386]] - [[1398]])
* Batista Gozzadini † ([[1398]] - [[1400]])
* Delfino Gozzadini † ([[1400]] - [[1405]])
* Giangaleazzo Pepoli † ([[1407]] - [[1449]] deceduto)
* [[Gurone d'Este]] † ([[1449]] - [[1484]] deceduto)
* [[Papa Giulio II|Giuliano della Rovere]] † ([[1484]] - 1º novembre [[1503]] eletto [[papa]] con il nome di Giulio II)
* [[Galeotto Franciotti della Rovere]] † ([[1503]] - [[1505]] dimesso)
* [[Giuliano Cesarini (1466-1510)|Giuliano Cesarini]] † ([[1505]] - 1º maggio [[1510]] deceduto)
* Gianmatteo Sertorio † ([[1510]] - [[1516]] dimesso)
* Giangiacomo Sertorio † ([[1516]] - [[1527]] deceduto)
* Gianmatteo Sertorio † ([[1527]] - [[1531]] dimesso) (per la seconda volta)
* Antonio Maria Sertorio † ([[1531]] - [[1550]] dimesso)
* Giulio Sertorio † ([[1550]] - [[1560]] deceduto)
* ''San'' [[Carlo Borromeo]] † ([[1560]] - [[1566]] dimesso)
* [[Giovanni Francesco Bonomi|Gianfrancesco Bonomi]] † ([[1567]] - 17 ottobre [[1572]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Vercelli|Vercelli]])
* [[Guido Luca Ferrero|Guido Ferreri]] † ([[1573]] - [[1582]] dimesso)
* [[Filippo Guastavillani]] † ([[1582]] - 17 agosto [[1587]] deceduto)
* [[Girolamo Mattei]] † ([[1587]] - 8 dicembre [[1603]] deceduto)
* [[Alessandro Mattei (abate)|Alessandro Mattei]] † (dicembre [[1603]] - [[1621]] dimesso)
* [[Ludovico Ludovisi]] † ([[1621]] - 18 novembre [[1632]] deceduto)
* [[Antonio Barberini (cardinale 1627)|Antonio Barberini]] † ([[1632]] - 3 agosto [[1671]] deceduto)
* [[Jacopo Rospigliosi]] † ([[1671]] - 2 febbraio [[1684]] deceduto)
** ''Sede vacante (1684-1687)''
* [[Giacomo de Angelis (cardinale)|Jacopo De Angelis]] † ([[1687]] - 15 settembre [[1695]] deceduto)
* [[Sebastiano Antonio Tanara]] † ([[1695]] - 5 maggio [[1724]] deceduto)
* [[Alessandro Albani]] † ([[1724]] - 11 dicembre [[1779]] deceduto)
* [[Francesco Maria d'Este]] † ([[1780]] - 17 maggio [[1821]] deceduto)
** ''Sede data in commenda ai vescovi di Modena (1821-1906)''
** ''Sede unita in perpetuo all'arcidiocesi di Modena (1906-1986)''
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* Cleto †
* Dionisio †<ref>Autori recenti, tra cui Lanzoni e Ricci, negano l'autenticità di questi primi due vescovi della sede modenese.</ref>
* Antonino † (menzionato nel [[343]] ?)
* ''San'' [[Geminiano di Modena|Geminiano]] I † (seconda metà del [[IV secolo]])<ref>Un Geminiano, presente al sinodo milanese del [[390]], è identificato dagli autori più recenti con il [[Santo patrono|patrono]] di Modena (Cfr. G. Sorrentino, ''Geminiano, Vescovo e Protettore,'' Modena, 2020). </ref>
* Teodoro o Teodolo † (circa [[395]]/[[396]] - prima del [[423]])
* Geminiano II? † (menzionato nel [[458]])<ref>Menzionato da Gams e Ricci, ma escluso da Lanzoni.</ref>
* Gregorio † ([[482]] - ?)
* Bassiano (Basso, Cassiano) † (prima del [[501]] - dopo il [[503]])
* Pietro † (menzionato nel [[680]])
* Giovanni I † (menzionato nel [[744]])
* Lupicino o Lopicino † (menzionato nel [[749]])
* Geminiano † (menzionato nel [[782]])
* Gisio † (prima del [[796]] - dopo novembre [[811]])
* Martino o Marino † (circa [[812]])<ref>Menzionato da Gams, con l'indicazione cronologica ''tempore incerto'', e da Cappelletti dopo il vescovo Pietro, è posto in questa posizione da Ricci.</ref>
* Deodato (Deusdedit) † (prima di agosto [[813]] - dopo l'[[828]])
* Giona † (prima dell'[[840]] - dopo l'[[856]])
* Ernido † (prima dell'[[861]] - dopo settembre [[863]])
* Walperto † (prima di novembre [[865]] - dopo settembre [[869]])
* Leodoino † (prima di agosto [[871]] - dopo novembre [[892]])
** Giovanni II † (menzionato nell'[[898]]) (antivescovo)
* Gamenolfo † (prima del 30 settembre [[898]] - ?)
* Gotifredo † (prima di agosto [[902]] - dopo settembre [[933]])
* Ardingo<ref>Della ''Sippe'' dei [[Supponidi]].</ref> † (? - [[943]] deceduto)
* Guido<ref>Definito da [[Vito Fumagalli]] il "più potente vescovo Dell'Italia del Nord del secolo X": arcicancelliere di [[Berengario II d'Ivrea|Berengario II]] poi dell'avversario [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]], cadde in disgrazia quando tentò di attuare una congiura contro quest'ultimo (Vito Fumagalli, Terra e società nell'Italia padana. I secoli IX e X, Torino 1976).</ref> † (circa [[944]] - [[968]])
* Ildebrando † ([[969]] - dopo maggio [[993]])
* Giovanni † (prima di giugno [[994]] - dopo febbraio [[1001]])
* Varino † (prima di aprile [[1003]] - dopo ottobre [[1020]])
* Ingone † (circa [[1023]] - dopo marzo [[1038]])
* Uberto (Guiberto, Viberto) † (prima di febbraio [[1039]] - dopo maggio [[1054]])
* Eriberto (Umberto, Erberto, Ariberto) † (circa [[1054]] - [[1085]] deposto)
* Benedetto † (prima di marzo [[1086]] - dopo maggio [[1096]])
* Egidio † ([[1097]] - dopo giugno [[1099]])
* Dodone † ([[1100]] - [[1134]] deceduto)<ref name=Cattini/>
* Ribaldo † ([[1136]] - [[1148]])
** [[Ildebrando Grassi]], [[Canonici regolari|Can.Reg.]] † ([[1148]] - [[1156]] dimesso) (amministratore apostolico)
* Enrico Montecuccoli † ([[1156]] - circa [[1173]] deceduto)
* Ugo † ([[1174]] - [[1179]])
* Ardizio † ([[1179]] - 3 dicembre [[1194]] deceduto)
* Egidio Garzoni † ([[1194]] - [[1207]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|Ravenna]])
* Martino † ([[1207]] - 18 settembre [[1221]] deceduto)
* [[Guglielmo di Modena|Guglielmo di Savoia]], [[Ordine certosino|O.Cart.]] † (maggio [[1222]] - 21 settembre [[1233]] dimesso)
* ''Beato''<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/alberto-boschetti_%28Dizionario-Biografico%29/ Treccani.it. Boschetti Alberto.]</ref> Alberto Boschetti † (3 aprile [[1234]] - 29 febbraio [[1264]] deceduto)
* [[Matteo Pio|Matteo de' Pii]] † ([[1264]] - 7 novembre [[1276]] deceduto)
** ''Sede vacante (1276-1281)''
* Ardizio Conti † (23 dicembre [[1281]] - [[1287]] deceduto)
* Filippo Boschetti, [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]] † ([[1287]] - [[1290]] deceduto)
* Jacopo † ([[1290]] - 26 maggio [[1311]] deceduto)
* Bonadamo Boschetti † (3 giugno [[1311]] - 24 gennaio [[1313]] deceduto)
* Bonincontro da Fiorano † (4 febbraio [[1313]] - 19 gennaio [[1318]] deceduto)
* Guido de Guisis † (1º marzo [[1318]] - 16 settembre [[1334]] nominato vescovo di [[Diocesi di Concordia-Pordenone|Concordia]])
** Rolando (Orlando) † ([[1329]] - [[1330]] deposto) (scismatico)
* Bonifazio † (10 maggio [[1336]] - 6 novembre [[1340]] nominato vescovo di [[diocesi di Como|Como]])
* Alamanno Donati, O.F.M. † (18 luglio [[1342]] - 4 giugno [[1352]] deceduto)
* ''Beato'' [[Aldobrandino d'Este (vescovo)|Aldobrandino d'Este]] † (18 gennaio [[1353]] - tra novembre [[1378]] e marzo [[1379]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|Ferrara]]<ref>{{DBI|nome = ESTE, Aldobrandino d'|nomeurl = aldobrandino-d-este_res-c0cd3e71-87ec-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Dizionario-Biografico%29|autore = Giancarlo Andenna|anno = 1993|pagine =|volume = 43|accesso = 25 ottobre 2016}}</ref>)
* [[Guido da Baisio II|Guido da Baisio]] † (10 ottobre [[1380]] - [[1382]] o [[1383]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|Ferrara]])
* Dionisio Restani, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † ([[1383]] - [[1400]] deceduto)
* [[Pietro Boiardo]] † ([[1400]] - 24 gennaio [[1401]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|Ferrara]])
* Nicolò Boiardo † (24 gennaio [[1401]] - [[1414]] deceduto)
* Carlo Boiardo † (30 aprile [[1414]] - [[1436]] dimesso)
* Scipione Manenti † (17 ottobre [[1436]] - [[1444]] deceduto)
* [[Giacomo Antonio della Torre]] † (19 ottobre [[1444]] - 24 settembre [[1463]] nominato vescovo di [[diocesi di Parma|Parma]])
* Delfino della Pergola † (24 settembre [[1463]] - [[1465]] deceduto)
* Nicolò Sandonnini † (7 giugno [[1465]] - 15 novembre [[1479]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Lucca|Lucca]])
* Gian Andrea Bocciazzi † (15 novembre [[1479]] - [[1495]] deceduto)
* [[Giovanni Battista Ferrari (cardinale)|Giambattista Ferrari]] † (11 settembre [[1495]] - 27 luglio [[1502]] deceduto)
* Francesco Ferrari † (20 luglio [[1502]] - [[1507]] deceduto)
** [[Ippolito d'Este]] † ([[1507]] - 3 settembre [[1520]] deceduto) (amministratore apostolico)
* [[Ercole Rangoni]] † (12 settembre [[1520]] - 25 agosto [[1527]] deceduto)
* [[Pirro Gonzaga (cardinale)|Pirro Gonzaga]] † (5 settembre [[1527]] - 28 gennaio [[1529]] deceduto)
* [[Giovanni Gerolamo Morone]] † (7 aprile [[1529]] - 23 maggio [[1550]] dimesso)
* [[Egidio Foscarari]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] † (23 maggio [[1550]] - 23 febbraio [[1564]] deceduto)
* [[Giovanni Gerolamo Morone]] † (23 febbraio [[1564]] - 16 novembre [[1571]] dimesso) (per la seconda volta)
* Sisto Visdomini, O.P. † (16 novembre [[1571]] - 27 settembre [[1590]] deceduto)
* [[Giulio Canani]] † (8 febbraio [[1591]] - 27 novembre [[1592]] deceduto)
* Gaspare Silingardi † (19 febbraio [[1593]] - 13 luglio [[1607]] deceduto)
* Lazaro Pellizzari, O.P. † (1º ottobre [[1607]] - [[1610]] deceduto)
* [[Pellegrino Bertacchi]] † (22 marzo [[1610]] - 22 agosto [[1627]] deceduto)
* [[Alessandro Rangoni]] † (28 febbraio [[1628]] - 25 aprile [[1640]] deceduto)
* [[Opizzone d'Este]] † (19 novembre [[1640]] - 24 agosto [[1645]] deceduto)<ref>{{cita libro|Pompeo|Litta|Famiglie celebri d'Italia. D'Este|1835|Torino}}</ref>
* Roberto Fontana † (12 giugno [[1645]] - 16 agosto [[1654]] deceduto)
* Ettore Molza † (2 agosto [[1655]] - 2 maggio [[1679]] deceduto)
* Carlo Molza, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (27 novembre [[1679]] - 24 dicembre [[1690]] deceduto)
* Ludovico Masdoni † (12 novembre [[1691]] - giugno [[1716]] deceduto)
* Stefano Fogliani † (12 aprile [[1717]] - 26 giugno [[1742]] deceduto)
* Ettore Molza † (20 maggio [[1743]] - 1º gennaio [[1745]] deceduto)
* Giuliano Sabbatini, [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|Sch.P.]] † (8 marzo [[1745]] - 3 giugno [[1757]] deceduto)
* Giuseppe Maria Fogliano † (19 dicembre [[1757]] - 18 ottobre [[1785]] deceduto)
* Tiburzio Cortese † (3 aprile [[1786]] - 30 dicembre [[1823]] deceduto)
* Giuseppe Emilio Sommariva † (12 luglio [[1824]] - 7 marzo [[1829]] deceduto)
* Adeodato Caleffi, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (5 luglio [[1830]] - 5 agosto [[1837]] deceduto)
* [[Luigi Reggianini]] † (12 febbraio [[1838]] - 9 gennaio [[1847]] deceduto)
* Luigi Ferrari † (3 luglio [[1848]] - 19 aprile [[1851]] deceduto)
* Francesco Emilio Cugini † (18 marzo [[1852]] - 22 gennaio [[1872]] deceduto)
* Giuseppe Maria Guidelli dei conti Guidi † (6 maggio [[1872]] - 24 maggio [[1889]] dimesso<ref>Nominato [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Mira|Mira]].</ref>)
* Carlo Maria Borgognoni † (24 maggio [[1889]] - 20 agosto [[1900]] deceduto)
* [[Natale Bruni]] † (17 dicembre [[1900]] - 14 aprile [[1926]] deceduto)
* Giuseppe Antonio Ferdinando Bussolari, [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]] † (7 maggio [[1926]] - 12 dicembre [[1939]] deceduto)
* [[Cesare Boccoleri]] † (28 marzo [[1940]] - 31 ottobre [[1956]] deceduto)
* Giuseppe Amici † (23 dicembre [[1956]] - 7 febbraio [[1976]] ritirato)
* [[Bruno Foresti]] † (2 aprile [[1976]] - 7 aprile [[1983]] nominato arcivescovo, titolo personale, di [[Diocesi di Brescia|Brescia]])
* [[Bartolomeo Santo Quadri]] † (31 maggio [[1983]] - 30 settembre [[1986]] nominato arcivescovo di Modena-Nonantola)
 
=== Arcivescovi di Modena-Nonantola ===
* [[Bartolomeo Santo Quadri]] † (30 settembre [[1986]] - 12 aprile [[1996]] ritirato)
* [[Benito Cocchi]] † (12 aprile [[1996]] - 27 gennaio [[2010]] ritirato)
* [[Antonio Lanfranchi]] † (27 gennaio [[2010]] - 17 febbraio [[2015]] deceduto)
* [[Erio Castellucci]], dal 3 giugno [[2015]]
 
== Statistiche ==