Ca' Belvedere: differenze tra le versioni

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==I reperti==
Il fatto che le selci non sono state trasportate da fiumi o mari dopo la loro deposizione, come la circostanza che la maggior parte dei resti litici è rappresentato da [[Scheggiatura|schegge]] corticate, le prime a formarsi nel procedimento di riduzione litica, sono elementi che indicano come le selci furono lavorati ''in situ''.<ref name=Peretto>{{senzacita fontepubblicazione|autore=Carlo Peretto|titolo=Le ricerche preistoriche dell'Università di Ferrara|Capitolo=Ca' Belvedere di Monte Poggioli (Forlì)|url=https://annali.unife.it/museologia/issue/view/272/72|doi=10.15160/1824-2707/15/0|pp=22-30|accesso=17 luglio 2025}}</ref>.
 
Lo studio delle selci ha determinato che la produzione litica era caratterizzata da una sommaria elaborata dei ciottoli, senza rielaborazioni succesive, la cui lavorazione avveniva direttamente nel sito di rinvenimento, dove probabilmente si reperiva la materia prima. Questi caratteri portano a concludere che ci si trovasse uìin una fase paleolitica precedente [[Acheuleano]]''',''' carattarizzato dalla produzione di strumenti più complessi e taglienti.{{senza<ref fonte}}name=Peretto/>.
 
Questi rinvenimenti archeologici insieme a quelli di [[Pirro Nord]] in [[Puglia]] datati a {{formatnum:1500000}} anni BP<ref name="unife">{{Cita web|url=https://sfera.unife.it/handle/11392/2398410|titolo=Pirro Nord (Apricena, FG)|accesso=15 luglio 2025}}</ref>, e a quelli del [[Sito archeologico di Atapuerca|sito coevo di Atapuerca]] in [[Spagna]], rappresentano le più antiche testimonianze di [[Antropizzazione|attività antropiche]] già articolate ed organizzate riferibili a primati del genere ''Homo''.{{senza fonte}}