Castello delle Forme: differenze tra le versioni

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Storia di Castello delle Forme
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Grammatica
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Nel [[1312]] dovette subire l'assalto delle soldatesche di [[Enrico VII di Lussemburgo]], in occasione del quale i Della Corgna valorosamente riuscirono a respingere le forze imperiali difendendo i loro possedimenti ed il loro Palazzo nel Castello dimostrando già un coinvolgimento attivo in quell'area a sud di Perugia. Qualche anno più in avanti il castello fu conquistato dal fuoriuscito perugino Armanno Guidaletti che lo restituí poi libero a seguito di un accordo formale. [[Porta di San Pietro (Perugia)|Porta San Pietro]] a Perugia era infatti il riferimento per questo ''castrum'', che doveva pagare regolarmente un tributo al capitano del contado. Durante la [[guerra del sale (1540)|guerra del sale]], che oppose Perugia allo [[Stato Pontificio]], il castello rimase fedele alla Chiesa, ma ciò non lo risparmio dalla devastazione delle truppe papali che lo assediarono e lo saccheggiarono comunque in una delle più cruente battaglie della storia del borgo. Il Castello delle Forme per la sua fedeltà al Papa e come risarcimento per tale ingiustificata violenza venne poi dispensato dal pagamento delle imposte per quindici anni, a partire dal [[1545]].
 
La zona come detto era feudo dei duchi Della Corgna ed il palazzo, nella piazza principale, mantiene ancora i fregi araldici della nobile famiglia incisoincisi nelle grate metalliche sovrastanti i portoni principali. All'interno del Palazzo Della Corgna di Castello delle Forme sono ancora visibili altre testimonianze come un affresco di una"madonna col bambino" al cui fianco emerge lo stemma con l'albero di Corniolo lo stesso visibile anche in un più ampio affresco riprodotto sotto la torre campanaria del paese.
 
Altri precisi elementi architettonici all'interno del Palazzo come i resti di un antico capitello nel loggiato ovest ma anche i conci in pietra bugnata nonché le notevoli volte e le arcate del piano terra denotano le sue prime origini risalenti probabilmente al XIII secolo. Sul lato Ovest del Castello una splendido "hortus conclusus" tuttora ricco di erbe aromatiche ed alberi da frutto lascia spazio ad una balconata che permette allo sguardo di spaziare per decine di miglia verso nord fino a Torgiano, Perugia ed oltre.