Atri: differenze tra le versioni

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Atri ebbe una florida attività commerciale con gli [[Etruschi]], Umbri e con la Grecia verso la quale esportava vino e olio; i più interessanti monili etruschi o forse [[italici]] (v. anche [[museo archeologico nazionale di Campli]] o [[museo Paludi di Celano]]) qui rinvenuti sono conservati al [[British Museum]] di [[Londra]]. Faceva parte, con [[Teramo]] e [[Campli]], del popolo dei Pretuzi che formarono la lega italica assieme ai vestini, marrucini, frentani, peligni, marsi, cerecini, sanniti, piceni ecc., tutte genti italiche, confederate contro Roma. Il suo importante [[Antico porto di Atri|porto]] le permise di vantare una temuta flotta e di avere contatti commerciali floridi con la [[Grecia antica|Grecia]], nonostante le navi venissero spesso attaccate dai pirati Illirici (v.anche Roma si interessò per proteggere Atri dai pirati). Divenuta [[colonia latina]] nel [[290 a.C.]], Hatria continuò comunque a battere la sua moneta. Si distinse in battaglia accumulando premi e privilegi.
[[File:Atri - Duomo, portale.jpg|thumb|upright|left|Portale romanico del Duomo]]
Nel [[Impero Romanoromano|periodo imperiale]] la città continuò ad essere un centro importante, diede origine alla famiglia dell'imperatore Adriano, che la riteneva sua seconda patria ed in essa ricoprì la carica di quinquennale a vita e di ''curator muneris'' pubblici. Dalla stessa famiglia, italica, trasferitasi in Spagna nacque anche l'imperatore Traiano, suo consanguineo.
 
L'Ager Hatrianus si estendeva a nord dal fiume Tordino, comprendeva il [[Vomano]], e finiva a sud fino al [[Saline (fiume)|fiume Saline]], dove aveva inizio il territorio dei Vestini, mentre il confine occidentale coincideva con le pendici del [[Gran Sasso]].