Pasta: differenze tra le versioni

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L'importante invenzione della pasta secca a lunga conservazione è attribuita storicamente agli abitanti della [[Sicilia]] musulmana, che bisognosi di provviste da vendere ai mercanti arabi e berberi che effettuavano lunghi spostamenti nel deserto, svilupparono metodi efficaci di [[Essiccamento|essiccazione]] all'aria aperta, spesso usati in precedenza per alimenti simili alla pasta anche dalle popolazioni islamiche del [[Medio Oriente]], ma perfezionati dai [[siciliani]] ai tempi dell'[[Emirato di Sicilia]] e perpetuati, in parte, ancora ai giorni nostri, e fu questa una delle novità che più influì nelle abitudini alimentari e nei commerci della pasta dall'Italia verso il resto del mondo.<ref name="EntasisPasta" /><ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=RNt5DQAAQBAJ&pg=PT113&lpg=PT113&dq=come+si+ottengono+i+vermicelli+di+trabia+al+idrisi&source=bl&ots=vu_LN6G_Is&sig=ACfU3U2vABMuS9SpjW9i82yYGkyPJIDO0A&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjG1PSPwIrsAhUFsaQKHTh9A104FBDoATAGegQICRAB#v=onepage&q=come%20si%20ottengono%20i%20vermicelli%20di%20trabia%20al%20idrisi&f=false|titolo=Pasta secca: sinergia tra ingegno italico e tecniche arabe}}</ref> In [[Sicilia]], già durante la dominazione musulmana, si sviluppò la produzione di [[spaghetti]] e [[vermicelli]], noti come ''itrya'' o ''tria''. Questi primi prototipi di [[pasta lunga]] venivano [[Essiccamento|essiccati]] e spediti in grandi quantità in tutto il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], influenzando la diffusione della pasta secca nell'Europa medievale.<ref name="EntasisPasta" /><ref>{{Cita web|url=https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/medioevale/pasta-cereali/pasta-origine-e-diffusione-del-cibo-secco.html|titolo=Copia archiviata|accesso=18 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190818023615/https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/medioevale/pasta-cereali/pasta-origine-e-diffusione-del-cibo-secco.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.famedisud.it/il-sud-fra-i-principali-luoghi-storici-di-diffusione-della-pasta-i-primi-spaghetti-occidentali-secchi-furono-inventati-in-sicilia/|titolo=La pasta secca filiforme, dalla Sicilia araba al Sud Italia peninsulare}}</ref>
 
Fu nel Medioevo che sorsero le prime [[botteghe]] italiane per la preparazione professionale della pasta secca, che dal Sud Italia, impregnato di cultura araba (la sua produzione è attestata in [[Sicilia]] già in epoca musulmana), si mossero verso il resto della penisola, il [[Nord Africa]], il Medio Oriente, il Levante spagnolo e il resto d'Europa. Già a metà del [[XIII secolo]] si installarono grandi pastifici soprattutto a [[Napoli]], [[Genova]] e [[Salerno]] (in particolare [[Minori (Italia)|Minori]], uno dei principali centri di produzione di pasta del [[Regno delle due Sicilie]]), città che avranno poi grande partecipazione nell'evoluzione e nel successo delle paste alimentari. In un secondo tempo i pastifici aprirono anche in [[Puglia]] e in [[Toscana]], e nel [[XIV secolo]] vennero costituite le prime ''Corporazioni Di Pastai Italiani'', controllate e regolamentate dal Papa, le cui bolle normativizzaronoregolarono le maniere bottegaie e stabilirono, tra il 1300 e il 1400, che, specialmente nella città di [[Roma]], non potevano esserci meno di 50 metri tra una bottega di pasta e l'altra, per evitare liti tra commercianti; documenti che mettevano chiaramente in mostra come l'arte pastaia fosse enormemente diffusa in tutta l'Italia di quell'epoca.<ref>{{Cita web|url=https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/contemporanea/antropologia-alimentare/Corporazioni-dei-pastai.html|titolo=Antropologia alimentare origini delle corporazioni dei pastai|accesso=18 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190818023617/https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/contemporanea/antropologia-alimentare/Corporazioni-dei-pastai.html|urlmorto=no}}</ref>
 
L'essiccazione permise alla pasta di affrontare lunghi percorsi via mare, per i quali si specializzarono soprattutto i commercianti genovesi, chiamati solitamente e localmente ''fidellari'', dato che, ''fidelli'', era il nome dato agli spaghetti in questa zona del Nord-Ovest italiano, mentre nel resto d'Italia continuavano a essere chiamati ''vermicelli'' (e gli artigiani pastai soprannominati ''vermicellari''), ma gli stessi tempo dopo prenderanno il nome di spaghetti.<ref>J.-L. Flandrin e M. Montanari, ''Storia dell'alimentazione'', Grandi Opere Laterza, 2003</ref> Fu così che la [[Liguria]] divenne luogo di produzione di enormi quantità di paste secche, mentre l'[[Emilia-Romagna]], la [[Lombardia]], la [[Basilicata]] e il [[Veneto]] rimarranno legati all'uso della pasta fresca che tuttora persiste.<ref>{{Cita web|url=https://museopasta.wordpress.com/percorso-espositivo/percorso-espositivo5-lindustria-della-pasta/|titolo=Industria della pasta}}</ref>