Toro scatenato: differenze tra le versioni

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Un'altra cosa che Scorsese non amava negli altri film sul pugilato era la modalità di ripresa dell'incontro vero e proprio, ovvero mostrare il combattimento come veniva visto dagli spettatori, fatto che rendeva molto meno cruenta l'impressione che il pubblico aveva dello stesso. Attraverso il sapiente montaggio da Oscar di [[Thelma Schoonmaker]], Scorsese riuscì a mantenersi fedele all'idea di riprese che stessero sul ring, che facessero vedere la violenza di ogni singolo pugno, la rozzezza e la crudezza della "nobile arte". Lo spettatore che assisteva ai duelli del film sentiva ciò che accadeva ai duellanti, percepiva il loro dolore e la loro rabbia, e vedeva con estremo realismo la forza dei colpi che si abbattevano sui pugili. Ogni singolo combattimento si presenta inoltre diverso dagli altri, poiché riflette i vari stati mentali di La Motta durante i combattimenti.
 
Il film fu montato nell'appartamento [[New York|newyorkese]] di Scorsese, soprattutto di notte. Scorsese fu ossessivamente meticoloso ed esigente durante la post-produzione, lavorando affinché ogni particolare fosse in sintonia con l'idea che aveva del film. Scorsese e Thelma Schoonmaker impiegarono un periodo di tempo inusuale anche solo per montare la complessa e variegata colonna sonora. Questo dispendio di energie, e di tempo, sulla post-produzione portò ad un attrito tra il regista e i produttori del film, che lo accusavano di eccessiva lentezza.
 
Scorsese affermò che questa attenzione da molti considerata "esagerata" sulle fasi successive alla fine delle riprese era motivata dal fatto di essere stato seriamente convinto che ''Toro scatenato'' sarebbe stato il suo ultimo lavoro da regista, e quindi voleva che venisse esattamente come lo aveva pensato, come una specie di testamento artistico. Comunque Scorsese è stato poi portato a vedere il film come una sorta di rinascita cinematografica.