Massimo Troisi: differenze tra le versioni
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[[File:Troisi sul set di Ricomincio da tre.jpg|upright=0.8|thumb|Troisi sul set di ''[[Ricomincio da tre]]'']]
Secondo un sondaggio del 2009, condotto dal giornale online ''quinews.it'' con mille intervistati equamente distribuiti per fasce d'età, sesso e collocazione geografica (
Negli anni immediatamente precedenti e successivi al disastroso [[terremoto dell'Irpinia del 1980]] e lungo tutto il decennio che ne seguì, Troisi rappresentò un modello per un'intera generazione di giovani napoletani (e non solo) che, intrappolati da un contesto socio-economico che rendeva estremamente difficile l'emancipazione, in primo luogo economica, consumò la sua esistenza o tra il timore di assumere le responsabilità della vita, di uscire da uno stato di perenne adolescenza, o di spezzare ogni cordone ombelicale con il proprio presente.<ref name=Aa.Vv.p.85/> Una gioventù maggioranza silenziosa, un modello meno esportabile rispetto al napoletano tipo prima rappresentato o stereotipato. Troisi dietro il vetro deformante della comicità restituì un'immagine di Napoli, dei napoletani, più vera di quella che emergeva in tante analisi sociologiche o in tante inchieste giornalistiche. E questa immagine veicolava e veicola ancora una denuncia: è un delitto lasciare che tanta gioventù si sprechi lasciandosi andare a una specie di onanismo esistenziale senza apparente via d'uscita.<ref name=Aa.Vv.p.86>{{Cita|Aa.Vv.|p. 86|Aa.Vv.}}.</ref> A distanza di anni dai suoi film, il pensiero dell'attore partenopeo è così attuale ed esercita sui giovani d'oggi - che vivono in una società apparentemente trasformata dalla rivoluzione informatica e dai processi della globalizzazione - lo stesso fascino di allora.<ref name=Aa.Vv.p.86/> Per l'anno scolastico 2012-2013, la [[Biblioteca universitaria di Napoli]], nell'ambito della propria attività didattica, propose alle scuole superiori di Napoli e provincia un progetto di studio per ricordare l'attore.<ref name=Aa.Vv.p.86/>
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