David Niven: differenze tra le versioni
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Quando Niven si presentò al Central Casting di Hollywood, apprese di aver bisogno di un permesso di lavoro per risiedere e lavorare negli Stati Uniti. Si trasferì quindi in Messico, dove lavorò come ''gun-man'', occupandosi della pulizia e della lucidatura dei fucili dei cacciatori americani in visita. Quando il suo certificato di nascita arrivò dalla Gran Bretagna, ottenne il visto per gli Stati Uniti e poté tornare a Hollywood, dove fu accettato dal Central Casting come "Tipo anglosassone numero 2008".<ref>Così racconta nella sua autobiografia ''La luna è un pallone'': «Mi presentai all'ufficio centrale e, dopo un'attesa tormentosa di parecchi giorni, venni infine accettato e iscritto come "Tipo anglosassone numero 2008". Tale era l'efficienza dell'ufficio centrale che, quando mi chiamarono per la prima volta a lavorare come attore professionista, fu per impersonare un messicano»</ref> Niven fece le sue prime apparizioni sul grande schermo come comparsa nei film ''[[La costa dei barbari (film 1935)|La costa dei barbari]]'' (1935) e ''[[La tragedia del Bounty]]'' (1935), che lo portarono all'attenzione del produttore cinematografico indipendente [[Samuel Goldwyn]], il quale gli fece sottoscrivere un contratto e diede inizio alla sua carriera affidandogli un breve ruolo in ''[[Splendore (film)|Splendore]]'' (1935).
Niven fu quindi prestato alla [[MGM]] per una piccola parte in ''[[Rose Marie (film 1936)|Rose Marie]]'' (1936) e alla [[Paramount]] per un ruolo più consistente in ''[[Palm Springs (film 1936)|Palm Springs]]'' (1936). Il suo primo ruolo importante per Goldwyn fu nel dramma ''[[Infedeltà (film)|Infedeltà]]'' (1936) di [[William Wyler]], in cui interpretò un uomo che flirta con [[Ruth Chatterton]]. Prestato alla [[20th Century Fox]] per interpretare Bertie Wooster in ''
Dopo il ruolo da protagonista in ''[[Pranzo al Ritz]]'' (1937), Niven ebbe un ruolo di supporto nella commedia ''[[L'ottava moglie di Barbablù (film 1938)|L'ottava moglie di Barbablù]]'' (1938), diretta da [[Ernst Lubitsch]] alla Paramount, e fu uno dei quattro eroi di ''[[Il giuramento dei quattro]]'' (1938) di [[John Ford]] per la Fox, dove interpretò anche ''
===Partecipazione alla seconda guerra mondiale===
Dopo la dichiarazione di guerra del [[Regno Unito]] alla [[Germania nazista|Germania]] nel 1939, Niven fece ritorno in patria e si arruolò nuovamente nell'esercito britannico. Fu l’unico tra le star britanniche di [[Hollywood]] a rientrare volontariamente, nonostante l’ambasciata del Regno Unito a [[Washington]] gli avesse consigliato di restare negli [[Stati Uniti]]. Il 25 febbraio 1940 venne reintegrato con il grado di tenente nella
===Lavoro cinematografico per l'esercito===
{{da correggere| professionisti cinematografici|gennaio 2020}}
Niven collaborò anche con la
===Impiego nei teatri di guerra===
Niven prese parte all’invasione alleata della [[Normandia]] nel giugno 1944, entrando in territorio francese pochi giorni dopo il [[D-Day]]. Grazie alle sue capacità attoriali e alla conoscenza della lingua tedesca, fu assegnato al
{{Citazione|Vi dirò solo una cosa sulla guerra, il mio primo racconto e l’ultimo. Alcuni amici americani mi hanno chiesto di cercare la tomba del loro figlio vicino a Bastogne. L’ho trovata, dove mi avevano detto che fosse, ma era assieme ad altre 27.000 tombe: e allora mi sono detto che qui, Niven, ci sono 27.000 motivi per cui dovresti tenere la bocca chiusa dopo la guerra.}} L’attore espresse inoltre disprezzo per quegli editorialisti e giornalisti che, pur avendo avuto un coinvolgimento minimo nei combattimenti, scrivevano della guerra con toni autocelebrativi e prosa enfatica.
A proposito dell’esperienza in battaglia, Niven dichiarò: {{Citazione|Chiunque dica che un proiettile sibila, ronza, vola, fischia o si lamenta, non ne ha mai sentito uno: fa crepare!}}
Nel febbraio 1940, poco dopo il suo ritorno in patria, Niven incontrò per la prima volta [[Winston Churchill]] in occasione di una cena ufficiale. Churchill, riconoscendolo tra i presenti, si avvicinò a lui e gli disse: «Giovanotto, hai fatto una bella cosa a rinunciare alla tua carriera cinematografica per combattere per il tuo Paese». Al che Niven rispose: «Se non l’avessi fatto, sarebbe stato spregevole».
Alcuni aneddoti emersi successivamente descrivono lo stile di comando di Niven durante il conflitto: prima di condurre i suoi uomini in azione, era solito sdrammatizzare la tensione con battute ironiche. Una delle più celebri fu: {{Citazione|Guardate, voi ragazzi dovrete farlo solo una volta con me. Ma io dovrò fare tutto di nuovo a Hollywood con Errol Flynn! Mamma mia!}} Al termine del servizio militare, Niven fu congedato con il grado di tenente colonnello. Al suo ritorno a [[Hollywood]], ricevette la [[Legion d'onore|Légion d'honneur]] francese e la
===Il secondo dopoguerra e il ritorno a Hollywood===
Niven riprese la carriera cinematografica mentre si trovava ancora in [[Regno Unito|Inghilterra]], interpretando il ruolo da protagonista in ''[[Scala al paradiso]]'' (''A Matter of Life and Death'', 1946), diretto da [[Michael Powell]] ed [[Emeric Pressburger]]. Il film, acclamato dalla critica per l’originalità della narrazione e l’innovazione tecnica, ottenne un ampio successo presso il pubblico britannico e venne scelto come opera inaugurale per la prima edizione della
Dopo il ritorno a [[Hollywood]], Niven fu scritturato da [[Samuel Goldwyn]] per interpretare il ruolo di Aaron Burr in ''[[La magnifica bambola]]'' (''Magnificent Doll'', 1946), accanto a [[Ginger Rogers]]. Nel 1947 recitò nuovamente con [[Loretta Young]] in due film: ''[[Un matrimonio ideale]]'' (''The Perfect Marriage'') e ''[[La moglie del vescovo]]'' (''The Bishop’s Wife''), in quest’ultimo condividendo la scena anche con [[Cary Grant]]. Nel 1948 tornò temporaneamente in [[Regno Unito|Inghilterra]] quando Goldwyn lo prestò al produttore [[Alexander Korda]] per il ruolo da protagonista nel film storico ''[[Carlo di Scozia (film)|Bonnie Prince Charlie]]'' (1948), basato sulla figura del principe [[Carlo Edoardo Stuart]]. Tornato a Hollywood, fu protagonista del romantico ''[[Fuga nel tempo]]'' (''Enchantment'', 1948), e l’anno successivo apparve accanto a [[Shirley Temple]] nella commedia ''[[Bella e bugiarda]]'' (''A Kiss for Corliss'', 1949).
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Niven tornò in [[Gran Bretagna]] per interpretare il ruolo del protagonista in ''[[L'inafferrabile Primula Rossa]]'' (''The Elusive Pimpernel'', 1950), diretto da [[Michael Powell]] ed [[Emeric Pressburger]]. Il film avrebbe dovuto essere finanziato congiuntamente da [[Alexander Korda]] e [[Samuel Goldwyn]], ma Goldwyn si ritirò dal progetto e la pellicola non venne distribuita negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] fino a tre anni dopo l’uscita britannica. Niven ebbe un lungo e complesso rapporto professionale con Goldwyn, che lo aveva introdotto nel mondo del cinema. Tuttavia, la disputa sul finanziamento e la distribuzione di ''L'inafferrabile Primula Rossa'', unita alle crescenti richieste economiche di Niven, causarono un prolungato allontanamento tra i due durante gli [[anni 1950|anni cinquanta]]..
Niven tentò di riconquistare il successo apparendo al fianco di [[Mario Lanza]] e [[Kathryn Grayson]] nel musical della [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]] ''[[Il pescatore della Louisiana]]'' (''The Toast of New Orleans'', 1950). Successivamente tornò in [[Gran Bretagna]] per recitare nella commedia ''[[L'amore è bello]]'' (''Happy Go Lovely'', 1951), che, pur non ottenendo particolare successo negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], riscosse un ampio favore presso il pubblico britannico. Ottenuto un ruolo di supporto in ''[[I tre soldati]]'' (''The Planter's Wife'', 1951), film d’avventura che ricordava i titoli dei primi anni della sua carriera, Niven ottenne una parte più significativa nel film bellico britannico ''
===Broadway e il rilancio===
Niven tentò di affermarsi anche a [[Broadway theatre|Broadway]], recitando accanto a [[Gloria Swanson]] nella commedia Nina (1951-1952), che tuttavia rimase in cartellone per sole 45 repliche. Il regista [[Otto Preminger]], dopo aver assistito a una rappresentazione, lo scritturò per l’adattamento cinematografico della commedia The Moon Is Blue. Il film, distribuito con il titolo ''[[La vergine sotto il tetto]]'' (1953), ottenne un notevole successo commerciale e suscitò scalpore per i dialoghi allusivi e i riferimenti sessuali, considerati audaci per l’epoca. Nonostante le controversie, Niven fu premiato con il [[Golden Globe]] come miglior attore in un film commedia o musicale per la sua interpretazione. Rientrato in Inghilterra, recitò nella commedia ''[[L'idolo (film 1954)|L'idolo]]'' (1954), nel dramma ''
Tornò a Hollywood per interpretare un ruolo da antagonista nel film di cappa e spada della [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]] ''[[Il ladro del re]]'' (1955), e successivamente recitò nella commedia ''[[Le tre notti di Eva]]'' (1956), al fianco di [[Mitzi Gaynor]]. Niven riconquistò la popolarità internazionale grazie al ruolo di [[Phileas Fogg]] in ''[[Il giro del mondo in 80 giorni (film 1956)|Il giro del mondo in 80 giorni]]'' (1956), prodotto da [[Mike Todd (produttore)|Mike Todd]] e diretto da [[Michael Anderson (regista)|Michael Anderson]]. Il film fu un enorme successo al botteghino e contribuì in modo determinante a rilanciare la sua carriera. Negli anni successivi apparve in una serie di commedie, tra cui ''[[Le donne hanno sempre ragione]]'' (1957), ''[[La capannina]]'' (1957), ''[[L'impareggiabile Godfrey (film 1957)|L'impareggiabile Godfrey]]'' (1957), e nel dramma ''[[Buongiorno tristezza (film)|Buongiorno tristezza]]'' (1958), diretto nuovamente da [[Otto Preminger]].
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Niven tornò alla commedia brillante interpretando Sir Charles Lytton nel film ''[[La Pantera Rosa (film 1963)|La Pantera Rosa]]'' (1963) di [[Blake Edwards]], che ottenne un notevole successo al botteghino e diede origine a una fortunata serie cinematografica. Meno apprezzata fu la commedia ''[[I due seduttori]]'' (1964), in cui recitò al fianco di [[Marlon Brando]]. Nel 1965 fu protagonista di due produzioni della [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]]: ''[[Lady L]]'', diretto da [[Peter Ustinov]] e interpretato insieme a [[Sophia Loren]] e [[Paul Newman]], e ''[[A caccia di spie]]'', una commedia di spionaggio in cui interpretava un chirurgo trasformato in agente segreto. Dopo aver recitato nel thriller a tinte folk-horror ''[[Cerimonia per un delitto]]'' (1966), Niven fu tra i protagonisti della parodia ''[[James Bond 007 - Casino Royale]]'' (1967), in cui vestiva i panni di un anziano e sofisticato [[James Bond]]. Secondo il produttore [[Charles K. Feldman]], lo scrittore [[Ian Fleming]] avrebbe originariamente immaginato il personaggio di Bond ispirandosi proprio a Niven, che rappresentava l’archetipo dell’agente britannico elegante e distaccato.
Sul finire degli [[anni 1960|anni sessanta]], Niven apparve in diverse commedie, tra cui ''[[Prudenza e la pillola]]'' (1968), ''
Niven si affermò anche nella televisione statunitense, fondando la casa di produzione ''
Niven continuò a essere attivo e richiesto durante tutti gli [[anni 1970|anni settanta]]. Apparve in due produzioni della [[The Walt Disney Company|Disney]], ''[[La gang della spider rossa]]'' (1976) e ''[[Una ragazza, un maggiordomo e una lady]]'' (1977), entrambe dirette da [[Norman Tokar]]. Nel 1976 fu tra i protagonisti della commedia gialla ''[[Invito a cena con delitto]]'', diretta da [[Robert Moore (regista)|Robert Moore]], in cui interpretò l'investigatore Dick Charles. Nel 1978 interpretò il ruolo del colonnello Race in ''[[Assassinio sul Nilo (film 1978)|Assassinio sul Nilo]]'', diretto da [[John Guillermin]] e interpretato insieme a [[Peter Ustinov]] nel ruolo di [[Hercule Poirot]]. Nel 1974, durante la conduzione della [[Premi Oscar 1974|46ª edizione della cerimonia degli Oscar]], fu protagonista di un episodio di [[streaking]], quando un uomo nudo attraversò di corsa il palcoscenico alle sue spalle. Niven commentò: «Non è affascinante pensare che probabilmente l'unica risata che l'uomo otterrà mai nella sua vita è spogliarsi e mostrare di non essere all'altezza?»<ref>Il suo commento, sebbene sembrasse improvvisato, era in realtà stato preparato in anticipo.</ref>.
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Già a partire dal 1980, Niven iniziò a manifestare segni di stanchezza, debolezza muscolare e disturbi dell'eloquio. Nel 1981, durante alcune apparizioni ai talk show di [[Michael Parkinson]] e [[Merv Griffin]], le sue difficoltà nell'esprimersi suscitarono preoccupazione negli spettatori, che si chiesero se fosse stato colpito da un ictus o se avesse fatto uso di alcol. Nello stesso anno gli fu diagnosticata la [[sclerosi laterale amiotrofica]]. La sua ultima apparizione pubblica a Hollywood avvenne in occasione di una cerimonia di tributo a [[Fred Astaire]] organizzata dall'[[American Film Institute]]. Nel febbraio 1983, utilizzando un nome falso per evitare l'attenzione dei media, fu ricoverato in ospedale per dieci giorni, ufficialmente a causa di un problema digestivo. Successivamente fece ritorno al suo chalet di [[Château-d'Œx]], in Svizzera, dove le sue condizioni peggiorarono progressivamente; rifiutò però di tornare in ospedale, decisione sostenuta dalla famiglia. Morì il 29 luglio 1983, all'età di 73 anni, e fu sepolto nel cimitero di Château-d'Œx.
Il biografo
{{Citazione|La corona più grande, degna del funerale di un padrino della mafia, fu consegnata dai facchini dell'aeroporto londinese di Heathrow, accompagnata da un biglietto che recitava: "Al miglior gentiluomo che abbia mai attraversato queste sale. Faceva sentire un facchino un re".<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.cmgww.com/stars/niven/biography/|titolo=Biography - The Official Licensing Website of David Niven|sito=David Niven|lingua=en|accesso=2023-02-02}}</ref>}}
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Nel 1940 Niven sposò Primula "Primmie" Susan Rollo, figlia dell'avvocato londinese William H.C. Rollo. Dal matrimonio nacquero due figli: David Jr. (1942) e Jamie (1945). La moglie morì nel 1946, all’età di 28 anni, a causa delle complicazioni derivanti da una caduta accidentale che le provocò una frattura cranica con danni cerebrali. L’incidente avvenne durante una partita di [[nascondino]] nella casa dell’attore [[Tyrone Power]]: Primmie aprì una porta, probabilmente credendo fosse un armadio, e cadde giù per una rampa di scale. Morì il giorno successivo, nonostante un intervento chirurgico. Niven dedicò toccanti pagine a questo matrimonio e alla tragica scomparsa della moglie nella sua autobiografia ''La luna è un pallone''.
La seconda moglie di David Niven fu
Amareggiata, estraniata e afflitta dalla depressione, si mostrò ubriaca ai funerali di Niven,<ref name="CP">Roger Moore, ''Il mio nome è Bond'', Gremese, 2009, p. 229</ref> dopo essere stata convinta a parteciparvi dal [[Ranieri III di Monaco|Principe Ranieri]], amico di famiglia.<ref name="test">{{collegamento interrotto|1=[http://www.movietome.com/people/80988/david-niven/bio.html Biografia di David Niven, Movietome.com. 1983-07-29. Consultata il 10 gennaio 2011] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> Nel libro di memorie di Niven non sono menzionate difficoltà esistenziali di Hjördis né crisi matrimoniali, fatta eccezione per un breve periodo di separazione di pochi giorni, dopo il quale il matrimonio venne descritto come ulteriormente rafforzato. Nel 1960 Niven trasferì la propria residenza a [[Château-d'Œx]], località svizzera nel Cantone di Vaud, dove visse fino alla morte e dove fu sepolto. Negli anni sessanta e settanta trascorse parte del suo tempo anche in un’altra residenza sulla [[Costa Azzurra]], chiamata "Lo Scoglietto" e situata a [[Cap Ferrat]].
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== Libri ==
David Niven scrisse quattro libri. Il primo, il romanzo ''
La propensione di Niven a rappresentare i fatti in modo romanzesco è particolarmente evidente nel confronto tra le sue descrizioni scritte e le registrazioni filmate, come nel caso del suo discorso di accettazione del Premio Oscar, che risulta nei filmati dell’epoca più breve e sobrio rispetto a quanto riportato nella sua autobiografia. Nel 1981 Niven pubblicò un romanzo di maggiore successo, ''
== Filmografia ==
=== Cinema ===
* ''
* ''[[Cleopatra (film 1934)|Cleopatra]]'', regia di [[Cecil B. DeMille]] (1934)
* ''[[Senza rimpianto]]'' (''Without Regret''), regia di [[Harold Young]] (1935)
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* ''[[Splendore (film)|Splendore]]'' (''Splendor''), regia di [[Elliott Nugent]] (1935)
* ''[[Rose Marie (film 1936)|Rose Marie]]'', regia di [[W.S. Van Dyke II]] (1936)
* ''[[Palm Springs (film 1936)|Palm Springs]]'', regia di
* ''[[Infedeltà (film)|Infedeltà]]'' (''Dodsworth''), regia di [[William Wyler]] (1936)
* ''
* ''[[La carica dei 600]]'' (''The Charge of the Light Brigade''), regia di [[Michael Curtiz]] (1936)
* ''[[Il nemico amato]]'' (''Beloved Enemy''), regia di [[Henry C. Potter]] (1936)
* ''
* ''[[Il prigioniero di Zenda (film 1937)|Il prigioniero di Zenda]]'' (''The Prisoner of Zenda''), regia di [[John Cromwell]] (1937)
* ''[[Pranzo al Ritz]]'' (''Dinner at the Ritz''), regia di [[Harold D. Schuster]] (1937)
* ''[[L'ottava moglie di Barbablù (film 1938)|L'ottava moglie di Barbablù]]'' (''Bluebeard's Eighth Wife''), regia di [[Ernst Lubitsch]] (1938)
* ''[[Il giuramento dei quattro]]'' (''Four Men and a Prayer''), regia di [[John Ford]] (1938)
* ''
* ''[[Missione all'alba]]'' (''The Dawn Patrol''), regia di [[Edmund Goulding]] (1938)
* ''[[La voce nella tempesta]]'' (''Wuthering Heights''), regia di [[William Wyler]] (1939)
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* ''[[Carlo di Scozia (film)|Carlo di Scozia]]'' (''Bonnie Prince Charlie''), regia di [[Anthony Kimmins]] e [[Alexander Korda]] (1948)
* ''[[Fuga nel tempo]]'' (''Enchantment''), regia di [[Irving Reis]] (1948)
* ''
* ''[[Bella e bugiarda]]'' (''A Kiss for Corliss''), regia di [[Richard Wallace (regista)|Richard Wallace]] (1949)
* ''[[L'inafferrabile Primula Rossa]]'' (''The Elusive Pimpernel''), regia di [[Michael Powell]] ed [[Emeric Pressburger]] (1950)
Riga 196:
* ''[[I tre soldati]]'' (''Soldiers Three''), regia di [[Tay Garnett]] (1951)
* ''[[L'amore è bello]]'' (''Happy Go Lovely''), regia di [[H. Bruce Humberstone]] (1951)
* ''
* ''[[Innamorati dispettosi]]'' (''The Lady Says No''), regia di
* ''[[La vergine sotto il tetto]]'' (''The Moon Is Blue''), regia di [[Otto Preminger]] (1953)
* ''[[L'idolo (film 1954)|L'idolo]]'' (''The Love Lottery''), regia di [[Charles Crichton]] (1954)
* ''[[L'eredità di un uomo tranquillo]]'' (''Happy Every After'') (oppure ''Tonight's the Night''), regia di [[Mario Zampi]] (1954)
* ''
* ''[[Il ladro del re]]'' (''The King's Thief''), regia di [[Robert Z. Leonard]] (1955)
* ''[[Le tre notti di Eva]]'' (''The Birds and the Bees''), regia di [[Norman Taurog]] (1956)
* ''[[Il giro del mondo in 80 giorni (film 1956)|Il giro del mondo in 80 giorni]]'' (''Around the World in Eighty Days''), regia di [[Michael Anderson (regista)|Michael Anderson]] (1956)
* ''[[La volpe di Londra]]'' (''The Silken Affair''), regia di
* ''[[Le donne hanno sempre ragione]]'' (''Oh, Men! Oh, Women!''), regia di [[Nunnally Johnson]] (1957)
* ''[[La capannina (film 1957)|La capannina]]'' (''The Little Hut''), regia di [[Mark Robson]] (1957)
* ''[[L'impareggiabile Godfrey (film 1957)|L'impareggiabile Godfrey]]'' (''My Man Godfrey''), regia di [[Henry Koster]] (1957)
* ''
* ''[[Buongiorno tristezza (film)|Buongiorno tristezza]]'' (''Bonjour tristesse''), regia di Otto Preminger (1958)
* ''[[Tavole separate]]'' (''Separate Tables''), regia di [[Delbert Mann]] (1958)
Riga 222:
* ''[[55 giorni a Pechino]]'' (''55 Days at Peking''), regia di [[Nicholas Ray]] (1963)
* ''[[La Pantera Rosa (film 1963)|La Pantera Rosa]]'' (''The Pink Panther''), regia di [[Blake Edwards]] (1963)
* ''[[I due seduttori]]'' (''Bedtime Story''), regia di
* ''[[A caccia di spie]]'' (''Where the Spies Are''), regia di [[Val Guest]] (1965)
* ''[[Lady L]]'', regia di [[Peter Ustinov]] (1965)
Riga 229:
* ''[[Cerimonia per un delitto]]'' (''Eye of the Devil''), regia di [[J. Lee Thompson]] (1967)
* ''[[Prudenza e la pillola]]'' (''Prudence and the Pill''), regia di [[Fielder Cook]] e [[Ronald Neame]] (1968)
* ''
* ''[[Il capitano di lungo... sorso]]'' (''The Extraordinary Seaman''), regia di [[John Frankenheimer]] (1969)
* ''[[Il cervello]]'' (''The Brain''), regia di [[Gérard Oury]] (1969)
Riga 243:
* ''[[Rapina in Berkeley Square]]'' (''A Nightingale Sang in Berkeley Square''), regia di [[Ralph Thomas]] (1979)
* ''[[Amici e nemici]]'' (''Escape to Athena''), regia di [[George Pan Cosmatos]] (1979)
* ''
* ''[[Taglio di diamanti]]'' (''Rough Cut''), regia di [[Don Siegel]] (1980)
* ''[[L'oca selvaggia colpisce ancora]]'' (''The Sea Wolves: The Last Charge of the Calcutta Light Horse''), regia di [[Andrew V. McLaglen]] (1980)
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