Operazione Tempesta: differenze tra le versioni

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== Il conflitto ==
Tra la fine del 1994 e l’inizio del 1995, Nazioni Unite, Unione europea, Stati Uniti e Russia elaborarono il cosiddetto Piano Z-4 con cui si riconosceva ampia autonomia alle aree abitate prevalentemente da serbi rimanendo però all’interno del sistema statale croato. PurIl dipiano finire la guerra, il pianonon fususcitò accettatoentusiasmo daa Zagabria e venne rifiutato ufficialmente da parte serba. Il mancato accordo spalancò le porte al ritorno delle armi<ref>{{Cita web|url=https://www.meridiano13.it/oluja-operazione-tempesta-knin/|titolo=Oluja: l’impatto antropico di una Tempesta (militare) • Meridiano 13|data=2022-08-04|lingua=it|accesso=2023-08-27}}</ref>.
 
L'operazione, scattata il 4 agosto [[1995]], {{cn|aveva il fine di liberare le zone occupatetradizionalmente dall’esercitoabitate serbodai serbi in [[Dalmazia]] e [[Slavonia]]}} (la cosiddetta repubblica paramilitare [[Repubblica Serba di Krajina|Krajina serba]]) e terminare una pulizia etnica in corso da anni sul popolo croato. L’operazione ha postoporre fine all'accerchiamento di [[Bihać]], cittadina musulmana circondata dalle [[Esercito della Repubblica Srpska|milizie dei Serbi di Bosnia]] e da alcuni ribelli musulmani alleati dei serbi ed evitare un ulteriore massacro come a Srebrenica.
 
Secondo Savo Štrbac, la Croazia ha utilizzato più di {{formatnum:200000}} militari per andare a combattere contro {{formatnum:230000}} serbi.<ref>Savo Štrbac: {{cn|L'operazione Oluja («Tempesta») ebbe le caratteristiche dell'etnocidio, 5 agosto 2009}} {{chiarire|.|citazione non fontata}}</ref>
 
== Perdite ==
Centinaia di serbi (soldati e civili) furono uccisi o dispersi e più di {{formatnum:200000}} persone vennero espulse dalle loro proprietà, che finirono in mano ai croati, che le occuparono e in parte le distrussero.<ref name=balcani>Antonela Riha, ''[https://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/Oluja-la-Tempesta-sui-Balcani-163375 Oluja: la “Tempesta” sui Balcani]'', su balcanicaucaso.org</ref> Secondo il ''[[Daily Telegraph]]'', molti rifugiati rimasero senza un riparo sicuro.
Centinaia di paramilitari e fascisti serbi furono uccisi o dispersi. Franjo Tudjman, il presidente della Croazia, invitó tutti i serbi ad accettare e riconoscere lo stato croato e a partecipare alla ricostruzione di quello che le milizie serbe hanno distrutto. Bisogna rammentare che i civili che scelsero di abbandonare la Croazia non furono toccati dai soldati croati, che aiutarono loro con viveri.
 
Il numero delle vittime si differenzia notevolmente a seconda della fonte:<ref name=balcani/>
* secondo il procuratore di stato della Croazia le vittime furono 217;
* secondo la sezione croata del comitato di Helsinki le vittime civili furono 677;
* secondo l'ONG Veritas ci furono 1852 morti o dispersi, di cui 1078 civili.
 
L'operazione si concluse nel 1995 con la conquista della Krajina, zona autoproclamatasi [[Repubblica Serba di Krajina]] senza tuttavia riconoscere il neo-stato della Croazia,<ref name="balcani">Antonela Riha, ''[https://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/Oluja-la-Tempesta-sui-Balcani-163375 Oluja: la “Tempesta” sui Balcani]'', su balcanicaucaso.org</ref> e di 13 comuni a maggioranza serba in Bosnia e della [[Regione Autonoma della Bosnia occidentale]], aree che saranno integrate nello stato croato.
 
Dopo 14 anni dal conflitto, secondo fonti legate all'ex Jugoslavia, un considerevole numero di persone fuggite dalla Croazia viveva in totale povertà e ancora in condizione di profugo.<ref>[http://www.cnj.it/documentazione/oluja05.htm Operazione Tempesta - I primi anniversari], su cnj.it</ref>