Lingue d'Italia: differenze tra le versioni

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Vanno perciò distinti dagli [[Italiano regionale|italiani regionali]], cioè le varietà locali della lingua italiana, da cui derivano, e che costituiscono dei ''dialetti romanzi secondari''<ref name=":4" /><ref name=":6" /><ref name=":5" /> (questa distinzione è operata anche ricorrendo alle espressioni "dialetti d’Italia" per i dialetti romanzi primari e "dialetti italiani" per i secondari).<ref>{{Cita libro|titolo=Dialetto, dialetti e italiano|autore=Grazia Marcato|editore=Il Mulino|città=Bologna|anno=2003|p=20}}</ref><ref name="Soria">{{Cita libro|titolo=Policy and Planning for Endangered Languages|autore=VVAA|autore-capitolo=Claudia Soria|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|anno=2015|lingua=en|capitolo=Assessing the effect of official recognition on the vitality of endangered languages: a case study from Italy|pp=125-126}}</ref><ref name="CNR" />
Pertanto, i dialetti italo-romanzi sono da considerarsi varietà linguistiche allo stesso titolo di [[Lingua francese|francese]], [[Lingua portoghese|portoghese]] o [[Lingua romena|romeno]].<ref>{{Cita libro|titolo=Lingue e dialetti d'Italia|autore=Francesco Avolio|editore=Carocci Editore|città=Roma|anno=2009|capitolo=I sistemi dell'italo-romanzo|p=15|citazione=I "dialetti" sono varietà linguistiche romanze o neolatine allo stesso titolo di lingue come il francese, il portoghese o il rumeno, tant'è che sono stati inseriti da oltre un secolo in programmi e progetti di ricerca di rilievo internazionale, come dizionari etimologici e atlanti linguistici. La differenza fra una "lingua" e un "dialetto" non deve ricercarsi dunque nelle loro "radici", ma in altri ordini di fatti.}}</ref>, dunque vere e proprie lingue secondo principi puramente linguistici.<ref name="CNR" />
 
Soprattutto quando formano dei ''[[Dialetto#Cluster dialettali e linguistici|cluster]]'', le varietà romanze d’Italia possono essere citate anche come ''[[Lingua regionale|lingue regionali]]''<ref name="endangered" /><ref name="Colu">{{Cita web|url=https://www.academia.edu/2255948/Language_planning_for_Italian_regional_languages_dialects_|titolo=Language planning for italian regional languages ("dialects")|autore=Paolo Coluzzi| pubblicazione=Language Problems and Language Planning|editore=John Benjamins Pusblishing Company|data=2008|accesso=22 febbraio 2025}}</ref>, cioè lingue storiche non riconosciute dallo Stato<ref name="CBS">{{Cita libro|titolo=Contested languages. The hidden multilingualism of Europe|autore=AAVV|autore-capitolo=Paolo Coluzzi, Lissander Brasca, Simona Scuri|curatore=Marco Tamburelli, Mauro Tosco|editore=John Benjamins Publishing Company|anno=2021|lingua=en|capitolo=Revitalising contested languages: The case of Lombard|urlcapitolo=https://www.researchgate.net/publication/348518962_Chapter_9_Revitalising_contested_languages_The_case_of_Lombard|accesso=22 febbraio 2025}}</ref>, diffuse in un territorio inferiore a quello statale ma non sempre coincidente con i confini amministrativi regionali<ref name="Miola" /> e che dopo l’unificazione nazionale sono state declassate all’uso in contesti informali, sebbene in precedenza parlate anche da dotti e aristocratici<ref>{{Cita testo|lingua=en|autore=Arturo Tosi|titolo=The Language Situation in Italy|pubblicazione=Current Issues in Language Planning|data=22 dicembre 2008|p=259}}</ref> (alcune avevano goduto di ufficialità nei regni preunitari.<ref>{{Cita libro|titolo=Policy and Planning for Endangered Languages|autore=VVAA|autore-capitolo=Claudia Soria|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|anno=2015|lingua=en|capitolo=Assessing the effect of official recognition on the vitality of endangered languages: a case study from Italy|p=124}}</ref>)