Anas al-Sharif: differenze tra le versioni

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A luglio 2024, Avichay Adraee, portavoce ufficiale dell'[[Forze di difesa israeliane|esercito israeliano]], accusò Al-Sharif di essere membro dell'ala militare di [[Hamas]] dal 2013.<ref name="CPJ2025" /> Nell'ottobre 2024, l'[[Forze di difesa israeliane|esercito israeliano]] pubblicò i nomi di sei giornalisti palestinesi accusati di essere correlati ad [[Hamas]] o altri gruppi militanti [[Jihādismo|jihadisti]].<ref name=":3">{{Cita web|lingua=en|cognome=Jabakhanji|nome=Sara|url=https://www.cbc.ca/news/world/israel-gaza-al-jazeera-journalists-1.7361844|titolo=Al Jazeera calls Israeli army claims 'baseless' after IDF accuses 6 journalists of being militants}}</ref> Tra gli accusati, Anas al-Sharif insieme a Talal Aruki, Alaa Salama, Hossam Shabat, Ismail Farid, Ashraf Saraj.<ref name="CPJ2025" /> Molti di loro furono tra i primi giornalisti a coprire la [[Striscia di Gaza]] live e senza interruzioni dopo gli [[Attacco di Hamas a Israele del 2023|attacchi del 7 ottobre]]. Tutte le accuse furono sempre respinte dai diretti interessati e dall'emittente [[Al Jazeera]].<ref name=":3" /> Poco dopo, Shabat fu ucciso nel marzo 2025 da un attacco mirato israeliano e Talal Al Arrouqi rimase ferito.<ref name=":3" /> Dopo l'uccisione del collega Shabat, Al-Sharif dichiarò di continuare ad essere determinato a riportare da [[Striscia di Gaza|Gaza]] nonostante le minacce israeliane e la perdita di amici e familiari.<ref name="dropsitenews20250331" />
 
Al-Sharif fu spesso descritto come una delle "ultime voci" rimaste a [[Striscia di Gaza|Gaza]].<ref name=":2" />
 
== Assassinio ==