Rostov sul Don: differenze tra le versioni
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La storia della città di Rostov sul Don è stata da sempre legata al commercio con i paesi vicini e alla difesa dei confini meridionali russi da parte dei [[cosacchi]]. A stabilire la collocazione della dogana e del porto nel luogo dove il fiume Temernik confluisce nel Don, fu un decreto dell'imperatrice Elisabetta, il 15 dicembre dell'anno 1749, considerata la data ufficiale di [[città di fondazione|fondazione della città]]. Nel 1761 vi fu costruita una fortezza. Il suo porto crebbe d'importanza dopo l'apertura del [[canale Volga-Don]].
Tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, Rostov ha incorporato la città di [[Naxçıvan sul Don]],<ref name="Hewsen">{{Cita libro|wkautore=Robert H. Hewsen|titolo=Armenia: A Historical Atlas.|anno=2001|editore=University of Chicago Press|città=Chicago|lingua=
Durante la [[Seconda guerra mondiale]] la città subì pesanti scontri e danneggiamenti. Venne conquistata una prima volta dai tedeschi nel novembre 1941 ma i sovietici liberarono subito la città nella [[battaglia di Rostov (1941)|prima battaglia di Rostov]]. I tedeschi del feldmaresciallo [[Wilhelm List]] [[Battaglia di Rostov (1942)|conquistarono di nuovo la città]] il 25 luglio 1942 e poterono quindi avanzare fino al [[Caucaso]]. Nel corso della grande offensiva invernale sovietica del 1942-1943, l'[[Armata Rossa]], le truppe del "Fronte Meridionale" del generale [[Rodion Malinovskij]], [[battaglia di Rostov (1943)|liberò definitivamente Rostov]] il 14 febbraio 1943.
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