Cadore: differenze tra le versioni

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===Prima guerra mondiale===
{{vedi anche|Battaglia delle Tofane}}
[[File:Sorgenti del Piave.jpg|left|thumb|Le sorgenti del Piave, in comune di [[Sappada]].]]
Il Cadore fu al centro dei combattimenti nel corso della [[prima guerra mondiale]]. Si combatté sulle [[Tofane]] e sul [[monte Piana]] una guerra di posizione. La [[fanteria]], supportata da alcuni battaglioni di [[alpini]] e [[bersaglieri]], si schierò su tutta la linea del fronte dolomitico, dal [[monte Cristallo]], alle [[Tre Cime di Lavaredo]] e a Region [[Gruppo del Popera|Popera]]. Vennero costruite numerosi forti sulla linea di fronte, poi rapidamente abbandonati in seguito alla ritirata del [[1917]], a seguito della [[Battaglia di Caporetto|disfatta di Caporetto]], per poi essere rioccupati solo durante le ultime fasi di guerra, ad ottobre 1918<ref>{{Cita libro|nome=Luca|cognome=Girotto|titolo=1866-1918: soldati e fortezze tra Asiago ed il Grappa: storia ed immagini dello sbarramento Brenta-Cismon dal Risorgimento alla prima guerra mondiale|edizione=1. ed|data=2002|editore=G. Rossato|ISBN=978-88-8130-080-8}}</ref>.
 
{{vedi anche|Battaglia di Monte Piana}}
{{vedi anche|Battaglia delle Tofane}}
Ritornando al [[Monte Piana]], ricordiamo che le due cime (quella sud denominata dagli italiani monte Piana e quella nord denominata dagli austriaci monte Piano), poste a circa 2.300 m s.l.m. in posizione strategica, sono separate da un pianoro e dalla forcella dei Castrati e comprese tra due gruppi: ad Est le [[Tre Cime di Lavaredo]], a Sud-Ovest il gruppo del [[Monte Cristallo|Cristallo]]-[[Piz Popena]]. Nel maggio [[1915]], all'atto della dichiarazione di guerra, gli austriaci abbandonano queste cime (e così altre nella zona) e si ritirano nei punti fortificati nella [[val di Landro]]. Pochi giorni dopo gli alpini occupano la Cima Sud di [[Monte Piana]]. La notte del 7 giugno [[1915]] gli austriaci, dopo una intensa preparazione di artiglieria e aspri combattimenti, si attestano sulla Cima Nord.