Roberto Luciani: differenze tra le versioni
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[[File:2-copertina-libro.jpg|thumb|alt=Copertina del libro El Coliseo.Anaya editores, Grandes Obras, Madrid 1993|sinistra]]
Negli articoli pubblicati in quotidiani, riviste<ref>F. Di Carlo (a cura), ''Roberto Luciani Arte a 2 Learnig Advanced'', Timia edizioni, Roma 2020, ISBN 978-88-99855-47-5</ref> e nelle monografie, l’orientamento critico viene attuato con una lettura e comprensione storica dell’artista o dell’opera d’arte finalizzata alla conoscenza di ambiti inediti. Tra gli esempi di questa visione abbiamo il libro dedicato all’architetto [[Pietro Lombardi (architetto)|Pietro Lombardi]] e la cura per la [[Presidenza del Consiglio dei ministri|Presidenza del Consiglio dei Ministri]], Dipartimento per la formazione e l’editoria, del volume [[Palazzo Vidoni Caffarelli]]<ref>Franca Canala, ''Palazzo Caffarelli Vidoni, libro a cura di Roberto Luciani'', in “Libri e Riviste d’Italia”, Ministero per i Beni e le attività culturali-Direzione generale per i Beni librari e gli Istituti culturali, n. 635-638, gennaio-aprile 2003</ref>.
Anche nello studio di fabbrichearcheologiche e religiose note, come la Domus Aurea Neronis, il [[Colosseo]]
<ref>Sabatino Moscati, ''Archeologia. Ricostruita in un libro l’avventurosa storia del più popolare monumento romano. La vita quotidiana del Colosseo'', in “L’Espresso”, 13 maggio 1990, p. 101; Sabatino Moscati, ''Il Colosseo di Roberto Luciani'', in “Archeo. Attualità del passato”, gennaio 1994</ref>, le basiliche di [[San Giovanni in Laterano]] e [[Basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]]<ref>Roberto Logli, ''Un nuovo volume con disegni e stampe d’epoca. Santa Maria Maggiore inedita'', in “Avvenire”, 15 dicembre 1996</ref>, indirizza la ricerca verso settori meno conosciuti.
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Nel 2008 inizia la collaborazione con il [[Ministero degli Affari Esteri]] con la pubblicazione (in coll.) del volume Il Palazzo della Farnesina<ref>Donata Marrazzo, ''La Farnesina, palazzo da scoprire'', in “Il Sole 24 ORE”, 4 agosto 2009</ref> e la nomina nell’anno successivo di Esperto (art. 16 Legge n. 401/90) presso la Direzione Generale per la promozione e la cooperazione culturale, nonché di Coordinatore della, [[Collezione Farnesina]].
In questa veste cura alcune mostre internazionali con relativi cataloghi, tra queste Il Restauro metodi e strumenti di una “eccellenza” italiana tra arte, scienza e tecnologia, e Il [[Palazzo della Farnesina]] e le sue collezioni.
===Direttore dell’Istituto Restauro Roma===
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Utilizza questa metodologia, tra l’altro, nel Forte Carlo Felice detto Forte Camicia a La Maddalena (SS); nel delicato e lungo restauro (1988-1998) della chiesa trecentesca di San Pantaleo di Martis (SS), progettato inizialmente dall’arch. Marilena Dander, volto ad impedire la perdita totale dove oltre all’intervento in anastilosi sulla struttura muraria è stato indispensabile consolidare l’intera collina che stava scivolando <ref>R. Luciani, M. Dander, ''San Pantaleo di Martis in Sardegna: restauro della struttura e stabilizzazione della collina'', in “Atti del IV Congresso Nazionale ASSI.R.C.CO. – Consolidamento e recupero dell’Architettura tradizionale”, Prato 3-5 giugno 1992, pp. 111-121; Idem, ''Restauro e consolidamento della chiesa trecentesca di San Pantaleo di Martis (SS)'', in “Tecniche edilizie tradizionali, contributi per la conoscenza e la conservazione del patrimonio archeologico”, a cura di L. Marino e C. Pietramellara, Firenze 1998, pp. 41-44; R. Luciani, ''Cronache di restauro: Martis (SS)'', in “Tema tempo materia architettura”, rivista di restauro, Franco Angeli Editore, n. 4, Milano 1993, p.78</ref>; nell’abside e nella facciata della chiesa edificata prima del 1122 di San Nicola di Silanis a Sedini (SS); nell’abbazia cistercense Nostra Signora di Paulis di Ittiri, già in rovina nel sec. XV, i cui restauri della chiesa hanno fornito maggiore leggibilità all’impianto romanico originario (ne erano in piedi l’abside a pianta quadrata, il transetto e parti del colonnato) e agli annessi ambienti monastici, ripristinando l’assetto che aveva assunto nel sec. XVII <ref>R. Luciani, A. Premoli, ''Abbazia Nostra Signora di Paulis'', scheda, in “Cinque strade per cinquecento secoli di storia”, Provincia di Sassari-Assessorato al turismo e alle attività produttive, Monastir (Cagliari), 2000, p. 142</ref>.
Nella facciata della chiesa di
Pregevole la ricerca effettuata nei restauri di architetture fortificate come Torri costiere (Santa Maria Navarrese in Baunei, San Giovanni in Posada, Santa Lucia in Siniscola, aragonese del porto in Porto Torres); Forti (Camicia in Palau, Carlo Felice in La Maddalena); Castelli (Aymerich in Laconi, Monte Altura in Palau, Doria in Santa Maria Coghinas, uno degli esempi più interessanti dell’architettura militare della Sardegna) <ref>Anna Maria Premoli, ''A Casteldoria è opportuno un intervento. Il castello è in pericolo, nel suo genere è una vera rarità'', in “La Nuova Sardegna”, 21 febbraio 1998</ref>. Per rendere noti alcuni interventi, tra il 1992 e il 1994 cura a Sassari due Convegni: Progetto Restauro <ref>''Due giorni per il Progetto Restauro'', in “La Nuova Sardegna”, 18 giugno 1992</ref> e Restauro Architettura Centri Storici <ref>R. Luciani (a cura di), ''Restauro Architettura Centri Storici'', Atti del convegno nazionale, Sassari, Sala convegni Camera di Commercio, 26, 27, 28 maggio 1994, Ordine degli Architetti della Provincia di Sassari, Sassari 1998; A.M.P., ''Ecco come recuperare il centro. Pubblicati gli atti del convegno di architettura dedicato al delicato problema degli interventi nelle zone storiche'', in “La Nuova Sardegna”, 6 aprile 1999</ref>.
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