Ceramica: differenze tra le versioni

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Le terrecotte: titolo originale, -nowiki
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=== Le terrecotte ===
{{vedi anche|Terracotta|Laterizio|Cotto}}
Sono ceramiche che, dopo il processo di cottura, presentano una colorazione che varia dal giallo al rosso mattone, grazie alla presenza di sali o ossidi di ferro<ref name=trec.terrac.>{{treccani |terracotta |Terracotta |accesso=22 aprile 2013}}</ref>. La cottura si effettua a 980-990&nbsp;°C. La presenza di [[ossido di ferro]], oltre a dare il colore tipico, migliora anche la resistenza meccanica della ceramica cotta, contribuendo alla vetrificazione e quindi riducendo la porosità del manufatto.<ref>Carter, C. B.; Norton, M. G. (2007). [https://books.google.com.sg/books?id=aE_VQ8I24OoC&pg=PA20&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false MaterialiCeramic ceramiciMaterials: scienzaScience eand ingegneriaEngineering]. Springer. pp. 20, 21. <nowiki>ISBN 978-0-387-46271-4</nowiki>.</ref>
 
Grazie alla sua stabilità, alla resistenza all'invecchiamento, e alla leggerezza che deve alla sua porosità, la terracotta è il più diffuso [[materiale da costruzione]], chiamato con il nome di ''[[laterizio]]''.<ref>{{sapere|terracòtta|terracòtta|accesso=22 aprile 2013}}</ref> Le terracotte (più comunemente intese come manufatti ad uso alimentare o artistico) si distinguono generalmente dai laterizi per una «più accurata depurazione delle argille».<ref name=trec.terrac./>