Impero cinese: differenze tra le versioni
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→Dinastia Qin (221-206 a.C.): modifiche minori |
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Sotto Qin Shi Huangdi le truppe imperiali conquistarono vasti territori della Cina meridionale, spingendosi fino ad [[Hanoi]], nell'attuale [[Vietnam]]; a nord invece fu contenuta l'espansione degli [[Xiongnu]] grazie anche alla costruzione della prima [[Grande muraglia cinese|Grande muraglia]], lunga più di {{M|5000|u=km}}.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 118-120}}.</ref> Contemporaneamente, Shi Huangdi prese numerosi provvedimenti al fine di unificare politicamente l'Impero: l'antica aristocrazia venne esautorata e furono creati governatorati retti da funzionari di nomina imperiale, mentre i vecchi Stati furono aboliti e le loro fortezze abbattute. Le unità di misura e la monetazione vennero unificate, così come la scrittura. Infine, per meglio connettere le diverse regioni fu realizzata una vasta rete stradale e fu intrapresa la costruzione di [[canale artificiale|canali navigabili]].<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|p. 118}}.</ref>
Per consolidare il suo potere, Shi Huangdi cercò di imporsi come iniziatore di una nuova fase della storia cinese, cancellando il passato e delegittimando la tradizione. Ciò portò a cruenti episodi come il [[rogo di libri e la sepoltura di studiosi]]. Tuttavia, la dinastia Qin non sopravvisse alla morte del suo fondatore: in breve tempo la corte e il governo vennero dilaniati da lotte intestine, privi di una figura politica forte; in un clima di continui complotti e colpi di mano, nel 209 a.C. scoppiò una grande rivolta popolare che, dopo diversi scontri, portò il contadino [[Gao Zu (imperatore Han)|Liu Bang]] ad assumere il
==== Dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.) ====
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