Genova: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}{{f|comuni italiani|agosto 2025|vaste aree senza fonti}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Genova
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Si delinea una suddivisione del territorio comunale in cinque zone: il centro, la [[val Polcevera]], la [[val Bisagno]], il ponente e il levante.
* La [[Centro storico di Genova|parte più antica della città]] fino alla costituzione della [[Grande Genova]] rappresentava l'intero territorio comunale, è racchiusa entro l'anfiteatro collinare coronato dalle [[Mura di Genova#Le Mura Nuove|mura seicentesche]]; l'area urbanizzata si estende anche verticalmente, risalendo dal porto fino ai quartieri residenziali di [[Carignano (Genova)|Carignano]] e [[Castelletto (Genova)|Castelletto]], collegati con il centro da ripidi percorsi pedonali denominati "[[Crêuza|crêuze]]", [[Impianti di risalita di Genova|ascensori pubblici e funicolari]], oltre che da un complesso sviluppo stradale.<ref name=PianoUrban/><ref name="TCI">[[Touring Club Italiano]], Guida d'Italia - Liguria, Milano, 2009</ref> Il centro storico si caratterizza per la massiccia urbanizzazione del territorio e la presenza centrale del [[porto di Genova|porto]], che con le sue strutture occupa completamente l'affaccio sul mare. Nel corso dei secoli, ma soprattutto a cavallo tra il [[XIX secolo|XIX]] e il [[XX secolo]], sulle colline soprastanti gli antichi [[Sestiere (Genova)|sestieri storici]] sono sorti quartieri signorili, come [[Carignano (Genova)|Carignano]] e [[Castelletto (Genova)|Castelletto]], ma anche popolari, come [[Lagaccio]] e [[Oregina]], che hanno inglobato alcuni borghi preesistenti come [[Granarolo (Genova)|Granarolo]]. Solo la parte sommitale della collina è stata preservata dalla cementificazione, grazie anche alla presenza di servitù militari legate al complesso delle [[Forti di Genova|mura e fortificazioni]] e alla più
[[File:Panorama Valpolcevera da Murta.jpg|thumb|La bassa val Polcevera vista dalla collina di [[Murta]].]]
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[[File:QuartoBoccadasseVernazzola.jpg|thumb|[[Boccadasse]] e Vernazzola viste dallo scoglio dei Mille a Quarto.]]
* Il levante cittadino, antica sede di villeggiatura delle famiglie patrizie genovesi e
==== Orografia ====
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L'insieme delle fortificazioni collinari comprese nell'ambito dei due parchi urbani connota l'immagine di Genova da diversi punti di vista e rappresenta un importante valore storico e paesaggistico.<ref name=PianoUrban/>
Il levante genovese è caratterizzato dallo sfondo del [[monte Fasce]] (834 m), all'origine delle vallate dei diversi torrenti della zona. Nelle zone più alte il territorio si presenta aspro, con versanti ripidi e affioramenti rocciosi. I versanti esposti a sud mostrano praterie aride e sono
==== Idrografia ====
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=== Origini ===
Le più antiche tracce finora ritrovate nella zona della città riguardano un piccolo insediamento di epoca [[Neolitico|neolitica]] (nella zona di [[Stazione di Genova Brignole|Brignole]]) del [[V millennio a.C.|V]] e [[IV millennio a.C.]] e sistemazioni dell'[[età del bronzo]] antico (un muro a secco di terrazzamento presso la foce del [[Bisagno]]).<ref>I ritrovamenti, effettuati durante le opere per la metropolitana sono stati esposti nella mostra ''Archeologia Metropolitana. Piazza Brignole e Acquasola'', tenutasi presso il [[Museo di archeologia ligure]](30 novembre 2009 - 14 febbraio 2010): [http://www.museidigenova.it/spip.php?article479 Notizia della mostra e dei ritrovamenti esposti] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20131230235040/http://www.museidigenova.it/spip.php?article479 |data=30 dicembre 2013}} sul sito dei Musei di Genova.</ref> La città di Genova fu probabilmente fondata dai [[Liguri]] e si originò dal più antico insediamento dell{{'}}''[[oppidum]]'' detto "di Castello" ([[Sarzano]]), sul colle che domina l'antico porto (
=== Età medievale ===
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La sua prodigiosa tecnica è arrivata sino ai giorni nostri attraverso i musicisti che l'hanno tramandata: la catena incomincia con Camillo Sivori (1815-1894) suo unico allievo, che a sua volta insegnò a Francesco Sfilio e quest'ultimo a Giuseppe Gaccetta.
Per volontà di Gaccetta, nel 2000, è stata costituita una fondazione intitolata a Francesco Sfilio. Il ricordo di Paganini viene tenuto vivo dall'Istituto di Studi Paganiniani, di cui è stata grande animatrice [[Alma Brughera Capaldo]], editore dei ''Quaderni''. Il Comune di Genova, dal canto suo, organizza ogni due anni il [[Premio Paganini]], concorso internazionale di violino con lo scopo di premiare nuovi giovani talenti. Dalla sua fondazione ha laureato artisti importanti, tra i quali [[György Pauk]], [[Gérard Poulet]], [[Salvatore Accardo]], [[Gidon Kremer]], [[Il'ja Grubert]] e, in
Tra i tanti violinisti genovesi degni di citazione si ricordano [[Giovanni Antonio Guido]] che in Francia, dove era emigrato, ottenne un notevole successo con l'opera ''Scherzi armonici sopra le quattro stagioni dell'anno'', op. 3 (a imitazione di quelle di Vivaldi); [[Cesare Pugni]], oltre che violinista virtuoso anche compositore di opere, musica strumentale e balletti. Non c'è stata grande ballerina del periodo romantico che non si sia esibita in coreografie sulla musica di Pugni.
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