Proteste contro Benjamin Netanyahu (2020-2021): differenze tra le versioni

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I manifestanti accusarono il [[Primi ministri di Israele|primo ministro]] di aver strumentalizzato la legge a proprio favore e protestarono contro il mandato di Netanyahu, richiamando l'attenzione sulle accuse penali a suo carico, sull'accusa di aver antemposto i propri interessi a quelli della nazione e sulle richieste di indagini sullo «scandalo sottomarino». Uno dei luoghi emblematici delle proteste fu via Balfour (da cui il nome), area nei pressi della residenza di Netanyahu. Le proteste si conclusero il 13 giugno 2021, con il giuramento del [[Governo Bennett-Lapid|trentaseiesimo governo di Israele]], guidato da [[Naftali Bennett]] e [[Yair Lapid]] in un accordo di condivisione del potere, ponendo fine al secondo mandato di 12 anni di Netanyahu come primo ministro.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=https://www.nytimes.com/live/2021/06/13/world/israel-knesset-bennett-lapid-netanyahu|issn=0362-4331}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.haaretz.com/israel-news/elections/2021-06-13/ty-article-magazine/.premium/great-joy-but-even-worse-anxiety-one-last-night-with-anti-netanyahu-protesters/0000017f-f2ca-d487-abff-f3feaf2b0000?lts=1695142213242}}</ref>
 
==Eventi==
[[File: עורך דין גונן בן יצחק נשכב מתחת למכתזית כדי למנוע את פגיעתה במפגינים (cropped).jpg|thumb|[[Gonen Ben Itzhak]] sdraiato sotto un idrante antisommossa, 18 luglio 2020]]
[[File:Police and demonstrator at Protests against Netanyahu 2020 Jerusalemz.jpg|thumb|Poliziotti e manifestanti durante le proteste, 23 luglio 2020]]
[[File:CrimeMinister.jpg|thumb|Protesta contro Netanyahu, 1 agosto 2020]]
[[File:Hero of Israel - sculpture of Itay Zalait.jpg|thumb|upright|La statua ''[[Eroe di Israele (statua)|Eroe di Israele]]'' dell'artista israeliano [[Itay Zalait]], in Piazza Parigi a [[Gerusalemme]]]]
[[File:סגירת מאהל בלפור של אין מצב, ארוחת בוקר לפני פירוק המאהל.jpg|thumb|Chiusura dell'accampamento Balfour, poco prima della demolizione, Haskel è il terzo a sinistra, 22 marzo 2021.]]
 
Le proteste vennero caratterizzate dall’assenza di una vera leadership centralizzata.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Bar Peleg|autore2=Nir Hasson|url=https://www.haaretz.com/israel-news/2020-08-02/ty-article/.premium/anti-netanyahu-protests-have-no-leaders-thats-why-theyre-getting-stronger/0000017f-dbbb-df9c-a17f-ffbb605b0000|titolo=Anti-Netanyahu Protests Have No Leaders. That's Why They're Getting Stronger|sito=Hareetz.com|data=2 agosto 2020|accesso=24 agosto 2025}}</ref> Gli attivisti più influenti furono: Amir Haskel, promotore della ''protesta individuale'', Ishay Hadas appartenente al gruppo ''Ministro del crimine'', Uri Nachman, organizzatore dell’''Assedio a Balfour'', l’avvocato Gonen Ben Itzhak, forniva assistenza legale ai protestanti, e la giornalista Orly Barlev,<ref name=Times>{{Cita web|lingua=en|autore=Anat Peled|autore2=Aaron Boxerman|url=https://www.timesofisrael.com/at-anti-netanyahu-protests-no-clear-leaders-and-thats-how-activists-like-it/|titolo=At anti-Netanyahu protests, no clear leaders — and that’s how activists like it|sito=TimesofIsrael.com|data=30 giugno 2020|accesso=24 agosto 2025}}</ref> che contribuì diffondendo le manifestazioni sui social media. Il 23 luglio 2020, il ministro della pubblica sicurezza Amir Ohana propose a Barlev un incontro con i rappresentanti delle manifestazioni, ma l’invito fu negato con la motivazione che il movimento non disponeva di alcun portavoce ufficiale in quanto si trattava di un'iniziativa popolare.<ref name=Times/>
 
===Assedio di Balfour===
Uri Nachman, membro del comitato centrale del Likud, avviò l'''assedio di Balfour'' (23 dicembre), una manifestazione tenutasi nei pressi di Beit Aghion, ovvero la residenza ufficiale del primo ministro a Gerusalemme. L’iniziativa aveva come obbiettivo il concentrare le proteste davanti l’abitazione del capo di stato, ma in un primo momento fu limitata da una scarsa partecipazione.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Toi Staff|autore2=Aaron Boxerman|url=https://www.timesofisrael.com/hundreds-demonstrate-against-netanyahu-near-his-official-residence/|titolo=Hundreds demonstrate against Netanyahu near his official residence, again|sito=TimesofIsrael.com|data=17 luglio 2020|accesso=24 agosto 2025}}</ref>
 
Il 6 giugno 2020 Nachman tornò nei pressi di Beit Aghion organizzando un presidio dalla durata di 24 ore, come unica protestante. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, si unì a lei l’ex generale dell’aeronautica Amir Haskel, che annunciò sui social media l’apertura di un ''sit-in'' permanente. Da quel momento il presidio divenne un punto di riferimento per le manifestazioni contro Netanyahu.
 
La protesta di Balfour riuniva in genere da poche decine a qualche centinaio di persone; con manifestanti che dormivano in sacchi a pelo sul marciapiede, mentre alcuni residenti della zona gli offrivano riparo nelle proprie abitazioni. L’iniziativa prevedeva anche eventi culturali e sociali, tra cui la celebrazione dello Shabbat Kabbalat, concerti, conferenze, spettacoli e meditazioni.
 
 
== Galleria d'immagini ==
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Protests against Netanyahu 2020 Jerusalem.2.jpg|
יום אחרון במאהל בלפור.jpg|
המחאה נגד בנימין נתניה - משמרת מחאה בראש העין מול הרחוב בו גר בני גנץ.jpg|G
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