Luisa Calzetta: differenze tra le versioni
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'''Luisa Calzetta''' ([[New York]], [[19 ottobre]] [[1919]] – [[Morfasso]], [[4 dicembre]] [[1944]]<ref name=":1">''Frammenti d'eternità. Piacenza e il genio femminile'', Soroptimist International d'Italia Club di Piacenza, 2004, pp. 65-66.</ref><ref>{{Cita web|url=https://database.istitutostoricoparma.it/archivio/persone/calzetta-luisa.html|titolo=Calzetta Luisa {{!}} Istituto Storico Parma|sito=database.istitutostoricoparma.it|accesso=2025-08-28}}</ref>) è stata una [[Partigiano|partigiana]] [[Italiani|italiana]] col nome di battaglia "'''Tigrona'''"<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Rosella Reali|url=https://www.viaggiatoriignoranti.it/2024/01/luisa-calzetta-la-coraggiosa-partigiana-uccisa-in-un-agguato-nazifascista.html|titolo=Luisa Calzetta, la coraggiosa Partigiana uccisa in un agguato nazifascista|sito=Viaggiatori Ignoranti|data=2024-01-30|accesso=2025-08-28}}</ref>.
== Biografia ==
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=== Partigiana in Val Nure nella Brigata Garibaldi “Caio” ===
Nel luglio 1944, la banda Gaspare venne sciolta dal comandante partigiano ligure "Bisagno", nome di battaglia di [[Aldo Gastaldi]], poiché si necessitava la sua integrazione nell'organizzazione militare partigiana. Una parte di loro entrò nella [[Divisione Garibaldi "Cichero"]], ma Calzetta e altri passarono invece in [[Val Nure]], entrando nella 59ª Brigata Garibaldi “Caio” al comando dall'"Istriano", nome di battaglia di Ernesto Poldrugo, brigata che comprendeva anche alcuni partigiani parmensi e che si era già distinta per la liberazione, il 20 maggio e il 26 giugno 1944, di due comuni piacentini, quello di [[Ferriere (Italia)|Ferriere]] e di [[Farini]]. Nella brigata "Caio", Calzetta si affermò come partigiana a tutti gli effetti, ricevendo anche il suo primo fucile [[Sten]] ottenuto da un lancio aereo alleato e partecipando alla fine di luglio alla liberazione di [[Bettola]], dove venne costituita l'8 agosto 1944<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Redazione 27 dicembre 2024 12:21 Facebook WhatsApp|url=https://www.ilpiacenza.it/attualita/la-libera-repubblica-di-bettola-una-mostra-fotografica-a-80-anni-dalla-liberazione.html|titolo=La libera Repubblica di Bettola, una mostra fotografica a 80 anni dalla Liberazione|sito=IlPiacenza|accesso=2025-08-28}}</ref> una delle prime [[Repubbliche partigiane]] e insediato sia il [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] provinciale che il Comando partigiano provinciale con a capo [[Emilio Canzi]]. Ancora una volta avvenne un distacco: in conflitto con Mili¢ Dusan, il "Montenegrino", l'Istriano abbandonò la formazione trasferendosi in [[Val d'Aveto]] e a Bettola rimasero i residenti locali fra cui il comandante del distaccamento Antonio Guglieri detto “Grillo” e la stessa Calzetta<ref>{{Cita web|url=http://www.piacenzantica.it/page.php?207|titolo=PiacenzAntica: Bettola - Bétula|sito=www.piacenzantica.it|accesso=2025-08-28}}</ref>.
=== Capo di una squadra della Brigata Mazzini ===
In quei mesi venne costituita una nuova brigata affidata al comando di Giuseppe Panni che le diede il nome di "[[Brigate Mazzini|Mazzini"]]. Il Grillo diventò comandante di battaglione e Calzetta a capo di una squadra, assumendo il nome di battaglia "Tigrona", per cui sarà ricordata, e assunse una certa autorevolezza tra i compagni di armi per via del suo grado superiore d'istruzione. Partecipò alla massima espansione partigiana della zona libera di Bettola nei territori circostanti della valle tra la fine dell'estate e l'autunno, come la liberazione di [[Ponte dell'Olio]] (il 5 ottobre 1944 dopo cinque giorni di assedio partigiano alle forze [[Repubblichini|repubblichine]]). Il 31 agosto 1944 i nazifascisti avevano tentato la riconquista di Bettola dalla pianura, ma erano stati respinti all'altezza della frazione di Biana dalla Brigata Mazzini e anche da Calzetta nella postazione di [[mitragliatrice]] a fianco di Grillo<ref name=":0" />.
=== L'arrivo della Divione Turkestan ===
<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Redazione|url=https://www.piacenzasera.it/2019/12/75-anni-fa-il-sacrificio-dei-partigiani-ai-guselli-il-ricordo-tra-la-nebbia/321753/|titolo=75 anni fa il sacrificio dei partigiani ai Guselli, il ricordo tra la nebbia|sito=piacenzasera.it|data=2019-12-02|accesso=2025-08-28}}</ref>
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* https://parita.regione.emilia-romagna.it/vie-en-rose/schede/piacenza-schede/calzetta-luisa
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