Caproni Ca.183bis: differenze tra le versioni

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Al contrario dei Dr. [[Hans von Ohain]] e Sir [[Frank Whittle]], l'ingegner [[Secondo Campini]], ritenendo che gli studi sulla [[turbina]] a gas portassero alla realizzazione di un motore poco pratico e troppo futuristico, decise di progettare un sistema che utilizzasse i concetti sperimentati dall'Ing. [[Luigi Stipa]] nel velivolo [[Stipa-Caproni]] abbinandoli alle esperienze sperimentate sul [[Campini-Caproni C.C.2]]. Questo sfociò nel Ca.183bis, un velivolo che sfruttava a bassa quota il tradizionale abbinamento motore-elica propulsiva ed a quote superiori l'apporto supplementare di un [[motoreattore|motogetto]] come quello sperimentato sul [[Campini-Caproni C.C.2|C.C.2]] nel [[1940]]. Ad alta quota infatti, i propulsori convenzionali anche dotati di un compressore per compensare la rarefazione dell'aria, diminuiscono la loro efficienza con conseguente perdita di potenza, per cui la spinta supplementare dovuta ad un motore a getto sarebbe stata estremamente utile.
 
Il progetto prevedeva l'utilizzo di due motori a pistoni; il primo installato nel muso, un [[Daimler-Benz DB 605]] da 1.250 [[Cavallo vapore|cvCV]] raffreddato a liquido, che aveva il compito di azionare 2 [[elica|eliche]] controrotanti tripale, mentre il secondo, un [[Fiat A.30]] radiale raffreddato ad aria da 700 [[Cavallo vapore|cv]], che aveva il solo compito di azionare il compressore Campini, era posto in un condotto a metà della [[fusoliera]]. Delle prese poste ai lati della fusoliera garantivano la massa d'aria necessaria al raffreddamento del motore Fiat e per l'alimentazione del postcombustore. Si ritiene che il dispositivo di Campini fosse in grado di garantire al velivolo un incremento di velocità fino a 96 [[chilometro orario|km/h]], consentendo al Ca.183bis di raggiungere la velocità massima di circa 740 [[chilometro orario|km/h]] con un'autonomia di circa 2.000 [[Chilometro|km]].
 
L'armamento era costituito da quattro cannoncini [[MG 151]] da 20 [[millimetro|mm]] posizionati nelle ali e di un cannone [[MK 108]] da 30 [[millimetro|mm]] nel mozzo dell'elica, configurazione comune al [[Messerschmitt Bf 109|Messerschmitt Bf 109 G]] con cui condivideva il motore installato sul muso.
 
La costruzione del prototipo cominciò nelle Officine Caproni di [[Taliedo]] ma non mai arrivò al completamento a causa dello stallo industriale seguito all'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]].
 
Purtroppo al momento i dati relativi al progetto di questo velivolo sono ancora minimi.
 
==Bibliografia==