Studio Fiorentino: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Lo Studio era l'[[Università nel Medioevo|
Nel 1364 l'imperatore [[Carlo IV di Lussemburgo|Carlo IV]] la dichiarò
Nella nella sua storia tuttavia lo Studio alternò a questi momenti di splendore altri di mediocrità: nella sua ''Summa moralis'', [[Antonino Pierozzi]] descrisse la vita sregolata degli studenti che, con il loro potere di eleggere sia il rettore che i maestri, portava a uno scadimento dell'insegnamento e a anche a problemi di ordine pubblico.
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Per queste ragioni (ma ufficialmente per sottrarre gli studenti alla carenza di abitazioni e alle distrazioni), nel 1473 [[Lorenzo il Magnifico]] trasferì lo Studio a Pisa, sopprimendo l'istituzione fiorentina, dove tuttavia si continuarono a insegnare le discipline umanistiche.
Solo nel 1860, su iniziativa del marchese [[Cosimo Ridolfi]] nel [[Governo provvisorio della Toscana]], Firenze ebbe di nuovo la sua
== La sede ==
Il palazzo antico che ospitò lo Studio si trova in [[via dello Studio]] 1 angolo [[via del Corso (Firenze)|via del Corso]]. Occupa un'area nella quale erano le antiche case dei Tedaldini che, in quanto [[ghibellini]], furono banditi con la conseguente confisca delle proprietà da parte del Comune e la trasformazione dell'edificio in sede dello Studio fiorentino.
Quando, nel 1472, l'Università fiorentina fu soppressa e riunita a [[università di Pisa|quella Pisa]], qui si continuarono comunque a tenere lezioni e a riunirsi celebri accademie di letterati e di scienziati ([[Accademia degli Umidi|Accademia Fiorentina]] - in origine degli Umidi -
[[file:Via del Corso 8, angolo via dello studio, sede dello studio fiorentino, portale con stemma degli scolopi, 02.jpg|thumb|left|Portale con stemma degli Scolopi in via del Corso]]
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