COINTELPRO: differenze tra le versioni

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Poco dopo, l'FBI iniziò a piazzare in modo sistematico microfoni spia nell'abitazione e nelle stanze di albergo dove soggiornava King, in consapevolezza della sua crescente statura come leader principale del movimento per i diritti civili.<ref>{{cita|Weiner|p. 236}}.</ref>
 
A metà degli [[anni 1960|anni sessanta]], King cominciò a criticare pubblicamente l'FBI per l'attenzione insufficiente nei confronti dell'impiego del terrorismo da parte dei [[Potere bianco|suprematisti bianchi]]. Hoover replicò definendo pubblicamente King come un "il più famigerato bugiardo degli Stati Uniti".<ref name=Branch_1999>{{cita|Branch|pp. 524-529}}.</ref> Il giornalista del ''[[The Washington Post|Washington Post]]'' Carl Rowan nel 1991 affermò nelle sue memorie che l'FBI inviò almeno una lettera anonima a King per indurlo a suicidarsi.<ref>{{cita libro|lingua=en |cognome=Rowan |nome=Carl T. |anno=1991 |titolo=Breaking Barriers: A Memoir |edizione=1ª ed. |città=Boston |editore=Brown Little |isbn=978-0-316-75977-9 |oclc=22110131 }}</ref> Anche lo storico [[Taylor Branch]] documenta un anonimo "pacco suicidio" spedito dall'FBI il 21 novembre 1964, contenente registrazioni audio ottenute intercettando il telefono di King e dai microfoni spia posizionati nelle stanze dell'albergo nei due anni precedenti<ref name=Churchill_2002>{{cita libro |cognome1=Churchill |nome1=Ward |cognome2=Vander Wall |nome2=Jim|lingua=en |anno=1990 |titolo=The COINTELPRO Papers: Documents from the FBI's Secret Wars Against Dissent in the United States |url=https://archive.org/details/cointelpropapers0000chur |editore=South End Press | isbn=978-0-89608-648-7 }}</ref> e creato due giorni dopo l'annuncio del [[Premio Nobel per la pace]] a Martin Luther King.<ref name=Churchill_2002/>
 
Il nastro, realizzato dal tecnico audio John Matter<ref name="Churchill_2002" /> documentava una serie di indiscrezioni a sfondo sessuale unite a una lettera che recitava "C'è un'unica via di uscita per te. Faresti meglio a imboccarla prima che venga rivelato alla nazione quanto sei schifoso, anormale e fraudolento".<ref name="Branch_1999-527_9">{{cita|Branch|pp. 527-529}}.</ref> In seguito venne fatto sapere a King che il nastro sarebbe stato consegnato ai mezzi di comunicazione se non avesse provveduto a suicidarsi prima di accettare il premio Nobel.<ref name="Churchill_2002" /> Al rifiuto di King, il Direttore Associato dell'FBI Cartha D. DeLoach avviò una campagna mediatica distribuendo le registrazioni a diversi organi di informazione, tra cui ''[[Newsweek]]'' e ''[[Newsday]]'',<ref name="Churchill_2002" /> e ancora nel 1969 "gli sforzi [dell'FBI] per 'presentare negativamente' Martin Luther King Jr. non erano diminuiti nonostante fosse morto già da un anno. [L'FBI] fornì argomenti agli oppositori per attaccare il ricordo di King e (...) tentò di bloccare ogni sforzo di onorare il leader assassinato."<ref name="Branch_1999-527_9" />