Egisto: differenze tra le versioni

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Genealogia 2: Riscritta parte della mitologia, aggiunte fonti.
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Mitologia: Corretta grammatica
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== Mitologia ==
 
La vita di Egisto si inserisce nel pieno contesto delle rivalità tra suo padre Tieste e suo zio [[Atreo]] che, nonostante fossero fratelli gemelli, divennerosi scoprirono rivali alla morte di [[Pelope]] e, continuando a contendendosi il trono del padre,<ref>{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#6|titolo=Apollodoro, Biblioteca, Epitome 2.11 |lingua=en|accesso=18 giugno 2019}}</ref> finirono con diventare acerrimi nemici.
 
Nato da un rapporto incestuoso tra il padre Tieste e sua sorella Pelopia,<ref name = "apol"/> Egisto diventa uno strumento della feroce vendetta del padre contro lo zio [[Atreo]] (e sulla sua discendenza) e su cui grava la maledizione del padre per l'uccisione del cugino [[Crisippo (mitologia)|Crisippo]].<ref>[[Scolio|Scholia]] su [[Euripide]], ''Orestes'', 4</ref><ref>[[Pindaro]], Olimpiche, 1. 144</ref>
 
Assassino di [[Agamennone]]<ref>{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#6|titolo=Apollodoro, Biblioteca, Epitome 6.23 |lingua=en|accesso=18 giugno 2019}}</ref>, s'incorona re di [[Micene]] ma, nell'ultimo atto della lunga e crudele faida viene assassinato da [[Oreste (figlio di Agamennone)|Oreste]],<ref>{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#6|titolo=Apollodoro, Biblioteca, Epitome 6.29 |lingua=en|accesso=18 giugno 2019}}</ref>, figlio dello stesso Agamennone ed ultimo della stirpe.
 
Egisto è un uomo destinato al rimorso fino all'intervento di [[Atena]],.<ref>Eschilo, in [[Orestea]]: ''Eumenidi''</ref>
 
===I torti===
 
LaL'ostilità lorotra ferocepadre ostilitàe zio aveva raggiunto il culmine quando Atreo aveva cacciato il fratello e si era incoronato re, ma lo aveva poi attirato con l'inganno proponendogli la cessazione della contesa, la spartizione del regno e l'allestimento a palazzo di un banchetto che doveva suggellare la pace ritrovata<ref>Tzetze, ''Chiliadi'', I, versi 18 ss.</ref><ref name=Ps1>[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Pseudo-Apollodoro]], ''Epitome'', II, 13.</ref>.
 
Atreo però uccise i tre figli chedi Tieste aveva avuto da una [[Naiadi|Naiade]], [[Aglao]], ([[Orcomeno (figlio di Tieste)|Orcomeno]] e [[Callileonte]]), che si erano rifugiati supplici sull'altare di [[Zeus]];<ref name=Ps1/> eed al banchetto fece servire le loro carni al fratello ignaro, le loro carni. Tieste, furioso, cercò i figli di Atreo per consumare su di loro la sua vendetta, ma i due ragazzi, Agamennone e Menelao (''Atridi'' perché discendenti da Atreo), erano riusciti a fuggire con l'aiuto di un servo ede si erano riparatirifugiati a [[Sparta]].
 
[[File:Temple d'Apollon Delphes.jpg|thumb|upright=1.8|[[Delfi (città antica)|Delfi]], il tempio di Apollo oggi.]]
 
Tieste fuggì inorridito da Micene, e consultò l'[[oracolo di Delfi]] che gli suggerì di procreare con la propria figlia il bambinocolui che l'lo avrebbe vendicato: e quel neonato fu proprio Egisto.<br />Si recò dunque a [[Sicione]], regno di Tesproto, dove la figlia [[Pelopia]] era sacerdotessa della dea [[Atena]]<ref name=Igi>[[Igino (astronomo)|Igino]], ''Fabula'', 87.</ref><ref name="Ps"/>. Si nascose in una grotta per non officiare i riti e, a notte fonda, scrutò segretamente la fanciulla che sacrificava ad Atena Colocasia. Pelopia condusse la danza rituale, ma il suo piede affondò in una pozzanghera del sangue sgorgato dal collo dell'animale immolato, unadella pecora nera, immolata e sile macchiò la veste., Subitocosì corse alla sorgente in prossimità del tempio, dove si tolse la tunica e s'affrettò a lavare la macchia, quando Tieste allora uscì dal suo nascondiglio e la violò.<ref>Igino, ''Fabula'', 253.</ref><ref name="Ig8"/> L'uomo si era coperto il viso con una maschera perciò Pelopia non riuscì a riconoscerlo, ma gli sfilò la spada che pose sotto il piedistallo della statua di Atena. Presto Tieste si accorse di aver perduto l'arma e temette di venire scoperto, per cui annunciò al re Tesproto di voler tornare in [[Lidia]]<ref>nella penisola anatolica</ref>, terra dei suoi antenati.<ref name="Ig8"/>
 
Atreo, nel frattempo, temendo la punizione degli dei per i suoi crimini, si rivolse all[['oracolo di Delfi]] che gli intimò di richiamare Tieste da Sicione. Il re vi si recò personalmente, ma il fratello si era già allontanato, incontrò invece Pelopia e se ne innamorò, credendola figlia del re Tesproto., Giacquese ne innamorò e giacque con lei eprima ladi chiesechiederla in sposa. Il re acconsentì;, lieto di rendere un buon servigio a Pelopia e di propiziarsi un re tanto potente, Tesproto non volle chiarire l'equivoco. Atreo celebrò le sue nozze con la fanciulla, che, alcuni mesi dopo, partorì il bambino concepito con Tieste.
 
==Le vicende==