Oreste Baratieri: differenze tra le versioni

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Eletto deputato per la [[Destra storica]] a [[Breno]], in [[provincia di Brescia]], Baratieri confermerà il suo seggio per sei legislature. Nominato colonnello a [[Cremona]] nel [[1886]], il [[18 febbraio]] [[1892]] viene scelto dal re [[Umberto I d'Italia]] governatore della colonia [[Eritrea#Periodo coloniale italiano|eritrea]] e comandante in capo delle truppe col grado di maggior generale e poi di generale comandante.
 
Obbligato dal governo ad [[Campagna d'Africa Orientale|invadere l'Etiopia]], inizia ad annettere [[Kassala]] (Sudan) il [[17 luglio]] [[1894]], attacca il ras [[Mangascià]] a [[Coatit]] il [[13 gennaio]] [[1895]], prepara l'occupazione del [[Regione di Tigrè|Tigrè]] ed occupa [[Aksum]] e [[Adua]].<br>
Venne intimorito dall'eccidio di un reparto italiano di 2500 uomini compiuto sull'[[Amba Alagi]] il [[3 dicembre]] del [[1895]] e per questo presentò le dimissioni, ma fu costretto dal primo ministro [[Francesco Crispi]] (che non intendeva rinunciare alla sua politica colonialista) a prendere le armi contro gli africani, nonostante essi fossero in netta superiorità numerica e logistica: a differenza di quanto pensava Crispi, infatti, gli etiopi erano dotati non solo di lance e frecce, ma anche di moderni [[fucile|fucili]].