Nadim Shaykhruha: differenze tra le versioni

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Nel 2014 ha fondato la propria [[casa di produzione cinematografica]], '''Tanit Films''', con cui ha prodotto alcuni dei maggiori successi internazionali del cinema tunisino degli anni seguenti, come ''[[Nuḥibbuka Hādī]]'' (miglior opera prima al [[festival di Berlino 2016]]), ''[[Fatima (film 2015)|Fatima]]'' ([[premio César per il miglior film|miglior film]] ai [[premi César 2016]]) e ''[[La bella e le bestie]]'' (nel concorso di ''[[Un Certain Regard]]'' del [[festival di Cannes 2017]]).
 
Ha poi stretto un sodalizio con la regista di quest'ultimo film, [[Kawthar ibn Haniyya]]. Ha infatti prodotto tutti i suoi progetti successivi: ''[[L'uomo che vendette la sua pelle]]'' (2020), primo [[Film tunisini proposti per l'Oscar al miglior film straniero|film tunisino candidato]] all'[[Oscar al miglior film straniero]], il [[docu-drama]] ''[[Quattro figlie (film 2023)|Quattro figlie]]'' (2023), per cui Shaykhruha è stato candidato all'[[Oscar al miglior documentario]] e ha vinto svariati riconoscimenti tra cui il [[premio César per il miglior documentario]], e ''[[ṢawtLa voce di al-Hind Rajab]]'' (2025), in concorso all'[[82ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]].
 
Dal 2024 è membro dell'[[Academy of Motion Picture Arts and Sciences]].<ref>{{cita news|url=https://press.oscars.org/news/academy-invites-487-membership|titolo=THE ACADEMY INVITES 487 TO MEMBERSHIP|sito=oscars.org|editore=[[Academy of Motion Picture Arts and Sciences]]|data=25 giugno 2024|accesso=3 settembre 2025|lingua=en}}</ref>
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* ''[[Warāʾ al-jabal]]'', regia di [[Muhammad ibn 'Utya]] (2023) <small>- co-produttore</small>
* ''[[Māʾ al-ʿayn]]'', regia di [[Maryam Jubur]] (2024)
* ''[[La voce di Hind Rajab]]'' ('' Ṣawt al-Hind Rajab]]''), regia di [[Kawthar ibn Haniyya]] (2025)
 
== Premi e riconoscimenti ==