Calcio Padova: differenze tra le versioni
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[[File:Calcio Padova 1922-23.jpg|thumb|left|La formazione biancoscudata, vincitrice del Girone C della Lega Nord nel campionato di [[Prima Divisione 1922-1923]]]]
Nell'immediato [[Periodo interbellico|primo dopoguerra]] venne nominato [[Raimondo Flores]] nuovo presidente e con l'elvetico [[Ernesto Peyer]] alla guida, nella stagione [[Associazione Calcio Padova 1919-1920|1919-1920]] i biancoscudati vincono la [[Prima Categoria 1919-1920#Sezione veneta|Sezione Veneta]] qualificandosi alle Semifinali Nazionali dove arriva ultima nel Gruppo B. In questa stagione disputa una gara come difensore anche il capitano dei bersaglieri [[Rino Corso Fougier]] che volava nella [[87ª Squadriglia Aeroplani]]. Nella stagione successiva il copione resta uguale arrivando prima seconda nel Girone B della [[Prima Categoria 1920-1921#Sezione veneta|Sezione Veneta]] e poi vincendo il Girone Finale accedendo alle Semifinali Nazionali dove conclude terza nel Girone C. Il Padova diventò così una delle migliori e temibili squadre della regione. Nel [[Associazione Calcio Padova 1921-1922|1921-22]] fu tra le secessioniste che si staccarono dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] fondando una federazione e un campionato indipendenti ([[Confederazione Calcistica Italiana|CCI]]): il Padova concluse al 5º posto nel girone B di [[Prima Divisione 1921-1922|Prima Divisione]] CCI, qualificandosi senza problemi al torneo successivo di massima serie nonostante la riconciliazione tra FIGC e secessioniste e conseguente riduzione dei quadri. Nella stagione [[Associazione Calcio Padova 1922-1923|1922-23]] arrivò sulla panchina biancoscudata l'inglese [[Herbert Burgess]] che riuscì a portare la vittoria del Girone C della Lega Nord di [[Prima Divisione 1922-1923#Girone C|Prima Divisione]] con 32 punti a pari merito con l'{{Calcio Alessandria|N}} e qualificandosi per le Finali di Lega dove arrivò ultimo alle spalle di {{Calcio Genoa|N}} e {{Calcio Pro Vercelli|N}}, vincitrici degli altri due girone della Lega Nord, mentre [[Feliciano Monti]] esordì nel marzo 1923 con la [[Nazionale maschile di calcio dell'Italia|Nazionale Italiana]] diventando il primo giocatore del Padova a vestire la maglia azzurra.<ref>{{cita news|url=http://www.padovasport.tv/lunedi-amarcord/1922-1923-il-padova-contende-lo-scudetto-alle-corazzate-genoa-e-pro-vercelli-9538|titolo=1922-1923: il Padova contende lo scudetto alle corazzate Genoa e Pro Vercelli|pubblicazione=Padovasport.tv|data=27 gennaio 2014|accesso=22 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150329091006/http://www.padovasport.tv/lunedi-amarcord/1922-1923-il-padova-contende-lo-scudetto-alle-corazzate-genoa-e-pro-vercelli-9538|dataarchivio=29 marzo 2015|urlmorto=sì}}</ref> Nella [[Associazione Calcio Padova 1923-1924|stagione 1923-24]], il Padova conferma le ottime annate precedenti chiudendo il Girone A di Lega Nord al secondo posto alle spalle del solo {{Calcio Genoa|N}}, successivamente campione d'Italia. La [[Associazione Calcio Padova 1924-1925|stagione successiva]] si apre con il debutto sul nuovo [[Stadio Silvio Appiani]], intitolato all'ex attaccante biancoscudato, il 12 ottobre 1924 con la vittoria per 6-1 sull'{{Calcio Andrea Doria|N}}, con il campionato che si concluse con un quarto posto nel Girone B, con le affermazioni degli attaccanti [[Antonio Busini]] e [[Giovanni Vecchina]] con quindici gol a testa per quelli che sono ancora oggi rispettivamente il terzo ed il primo marcatore della storia del Padova.<ref>{{Cita web|url=https://tgbiancoscudato.telenuovo.it/padova-calcio/2024/10/19/padova-appiani-buon-centenario-un-secolo-fa-la-prima-partita-e-vittoria-dei-biancoscudati|titolo=PADOVA {{!}} Appiani, buon Centenario! Un secolo fa la prima partita, e vittoria, dei biancoscudati|data=19 ottobre 2024|accesso=4 luglio 2025}}</ref> Le stagioni seguenti si confermarono su un buon livello riuscendo sempre a rimanere nella massima serie così come nella [[Associazione Calcio Padova 1928-1929|stagione 1928-1929]] conquistando l'ottavo posto, l'ultimo valido per partecipare al primo campionato di [[Serie A]] a girone unico. La prima stagione in [[Serie A 1929-1930|Serie A]], l'unica sotto la presidenza di [[Federico Bevilacqua]], si rivelò però infausta chiudendo il campionato in penultima posizione, retrocedendo nonostante le diciassette reti di Vecchina prossimo alla cessione alla {{Calcio Juventus|N}}.<ref>{{Cita web|autore=Alessandro Vinci|url=https://www.padovasport.tv/rubriche/lunedi-amarcord/1929-1930-il-padova-retrocede-nel-primo-campionato-di-serie-a-a-girone-unico-della-storia-del-calcio-italiano/|titolo=1929-1930: il Padova retrocede nel primo campionato di Serie A della storia del calcio italiano|data=6 ottobre 2014|accesso=4 luglio 2025}}</ref> Al termine della prima stagione in [[Serie B 1930-1931|Serie B]], che vide diventare presidente l'ingegner [[Ferruccio Hellmann]], perse la vita l'ex centravanti [[Giovanni Monti]], secondo attaccante più prolifico nella storia della squadra con 58 reti, precipitando con un [[idrovolante]] nel [[Lago di Garda]] il 2 agosto 1931, solo un anno dopo il ritiro dal calcio giocato.<ref>{{Cita web|autore=Alessandro Vinci|url=https://www.padovasport.tv/rubriche/lunedi-amarcord/storia-di-giovanni-monti-il-valoroso-bomber-biancoscudato-che-amava-volare/|titolo=Storia di Giovanni Monti, il valoroso bomber biancoscudato che amava volare|data=24 febbraio 2014|accesso=4 luglio 2025}}</ref>
La [[Associazione Calcio Padova 1931-1932|stagione 1931-1932]] si apre con l'addio di [[Gastone Prendato]] per la {{Calcio Fiorentina|N}}, ma Hellmann riesce a disposizione dell'ungherese [[Lajos Kovács]] i giovani friulani [[Annibale Frossi]] ed [[Alfredo Foni]], entrambi [[Calcio ai Giochi della XI Olimpiade|campioni olimpici nel 1936]] con Foni capitano, mentre per l'attacco viene comprato [[Mario Perazzolo]], con quest'ultimo che diventeranno [[Campionato mondiale di calcio 1938|Campioni del mondo 1938]] insieme a Foni. Questi tre nuovi innesti, con le diciassette reti di Perazzolo contribuirono al raggiungimento del secondo posto in [[Serie B 1931-1932|Serie B]], alle spalle del solo {{Calcio Palermo|N}}, che valse la promozione, tornando nella categoria massima dopo due anni di assenza. Nella [[Associazione Calcio Padova 1932-1933|stagione successiva]] la panchina viene affidata ad un altro ungherese, [[János Vanicsek]], che grazie soprattutto ad un ottimo rendimento casalingo conquista la salvezza chiudendo il [[Serie A 1932-1933|campionato]] in quattordicesima posizione. Nella [[Associazione Calcio Padova 1933-1934|stagione 1933-1934]] le retrocessioni dirette salgono a tre con la squadra di Vanicsek, indebolita dalle cessioni di Frossi e Perazzolo, che chiude il proprio [[Serie A 1933-1934|campionato]] in terz'ultima posizione che condanna i biancoscudati alla retrocessione. Anche la Serie B vive un momento di modifica tanto che nella [[Associazione Calcio Padova 1934-1935|stagione 1934-1935]] il [[Serie B 1934-1935|campionato]] venne diviso in due gironi con otto retrocessioni ciascuno con il Padova che, nonostante continui a mantenere un grande rendimento davanti al proprio pubblico, chiude al decimo posto nel girone B retrocedendo in [[Serie C]]. La prima [[Associazione Calcio Padova 1935-1936|stagione]] nella terza serie si conclude con un quarto posto, mentre nella [[Associazione Calcio Padova 1936-1937|stagione successiva]] arriva sulla panchina biancoscudata [[Wilmas Wilhelm]] riuscendo a conquistare la promozione in solitaria con sette punti di vantaggio sul {{Calcio Treviso|N}}, secondo.
[[File:Benito Sarti.jpg|thumb|upright|[[Benito Sarti]] da bambino, [[Adone Stellin]], [[Enzo Romano]], [[Pietro Sforzin]].]]
Alla presidenza del Padova arriva [[Bruno Pollazzi]] con la [[Associazione Calcio Padova 1937-1938|stagione]] del ritorno nella serie cadetta che si conclude con un ottimo quarto posto, a soli tre punti dalla vetta, ed in questo biennio si mette in mostra con le sure reti l'attaccante [[Walter Petron]] che, tuttavia, morirà nel [[1945]] a causa di una scheggia durante un bombardamento e al quale verrà intitolato il campo "Giovan Battista Belzoni", prima sede delle partite del Padova alla sua nascita.<ref>{{Cita web|url=https://www.tifopadova.it/cuore-scudato/amarcord/campo-petron/|titolo=Lì dietro, il Campo Petron. E un legame con Superga…|data=20 ottobre 2013|accesso=1
Nel settembre del 1943 i [[tedeschi]] occupano Padova mentre l'attività calcistica della squadra della città si reduce alla disputa della [[Divisione Nazionale 1943-1944#Veneto|Divisione Nazionale]] dove viene inserito nel girone A che termina al terzo posto, a pari con il {{Calcio Treviso|N}} secondo, mentre nella stagione successiva non si svolge nessuna attività di tipo sportivo.
L'attività sportiva riprende, se pur lentamente, nella [[Associazione Calcio Padova 1945-1946|stagione 1945-1946]] con [[Giovanni Mazzucato (imprenditore)|Giovanni Mazzucato]] come presidente ed il Padova che disputa il campionato di [[Serie B-C Alta Italia 1945-1946#Girone C|Serie B-C Alta Italia]], dove vengono accorpate squadra di Serie B e Serie C, venendo inserito nel girone C, concluso al primo posto a pari merito con la {{Calcio Reggiana|N}} mentre il girone finale si chiuse con il sesto ed ultimo posto.<ref>{{Cita web|url=https://archivio.padovacalcio.it/pro-gorizia-padova-1946/|titolo=Te Ricordito? Pro Gorizia-Padova 0-0 03/03/1946|accesso=1
La [[Associazione Calcio Padova 1948-1949|stagione]] del ritorno in [[Serie A 1948-1949|Serie A]] si conclude con un buon dodicesimo posto finale ed una salvezza tranquilla, mentre è da segnalare il pareggio all'Appiani del 20 febbraio 1949 contro il [[Grande Torino]], campione d'Italia, nella gara giocata due mesi prima della [[tragedia di Superga]].<ref>{{Cita web|autore=Alessandro Vinci|url=https://www.padovasport.tv/rubriche/lunedi-amarcord/20-febbraio-1949-padova-grande-torino-4-4-partita-del-secolo/|titolo=20 febbraio 1949, Padova-Grande Torino 4-4. Partita del secolo?|data=23 dicembre 2013|accesso=1
=== Anni 1950 ===
La [[Associazione Calcio Padova 1950-1951|stagione successiva]] si rivela piuttosto travagliata soprattutto dal punto di vista finanziario e durante la stagione si alternano quattro allenatori concludendo la stagione con [[Frank Soo]] in panchina che riesce ad agguantare la salvezza all'ultima giornata grazie alla vittoria sul {{Calcio Napoli|N}} per 2-0, con la doppietta di [[Enrique Martegani]], riuscendo a mettersi dietro {{Calcio Roma|N}} e {{Calcio Genoa|N}}. Nella [[Associazione Calcio Padova 1951-1952|stagione seguente]] la dirigenza si sforza di modificare profondamente i connotati della squadra durante il mercato estivo, correndo nuovamente ai ripari ingaggiando
Il ritorno nella [[Serie B 1952-1953|serie cadetta]] si apre con il ritorno di Pollazzi alla presidenza del Padova ma la crisi di risultati continua vedendo la salvezza solamente all'ultima giornata grazie alla vittoria per 3-1 sulla {{Calcio Lucchese|N}}, mantenendo la categoria. Nella [[Associazione Calcio Padova 1953-1954|stagione 1953-1954]], la squadra continua a faticare ed il 7 marzo 1954, mentre è in penultima posizione in campionato, Pollazzi decide di esonerare il tecnico [[Pietro Rava]] sostituendolo con [[Nereo Rocco]], appena esonerato dalla {{Calcio Triestina|N}} nella massima serie e che sta anche meditando sulla possibilità di lasciare il calcio per dedicarsi all'azienda di famiglia, tornando al Padova dopo la parentesi da calciatore e riesce a traghettare capitan [[Gastone Zanon]] e compagni verso la salvezza, chiudendo il campionato in tredicesima posizione.<ref>{{Cita web|autore=Alessandro Vinci|url=https://www.padovasport.tv/rubriche/lunedi-amarcord/1953-1954-l-arrivo-di-nereo-rocco-salva-il-padova-dalla-retrocessione/|titolo=1953-1954, l'arrivo di Nereo Rocco salva il Padova dalla retrocessione|accesso=3 settembre 2025}}</ref> Il ''paròn'' viene riconfermato anche per la [[Associazione Calcio Padova 1954-1955|stagione successiva]] che vede il rinforzo in attacco di [[Amedeo Bonistalli]] che insieme a [[Giorgio Stivanello]] fanno mettere a referto venticinque reti. Il [[Serie B 1954-1955|campionato]] vede il dominio dei conterranei dei {{Calcio Vicenza|N|1954}}, ma il Padova lotta per la promozione diretta con il {{Calcio Legnano|N}} quando il 12 giugno 1955 arriva lo scontro diretto all'ultima giornata davanti a 22.000 mila tifosi padovani accorsi all'Appiani per la sfida vinta dai biancoscudati per 3-0 con la doppietta, su rigore, di [[Corrado Zorzin]] e la rete di [[Sergio Pison]], conquistando il secondo posto ed un'insperata promozione che scatena la festa in città tornando nella massima serie.
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