Cadore: differenze tra le versioni

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=== Risorgimento ===
[[File:Vigo rindemera 1848 calvi.JPG|thumb|Lapide commemorativa della battaglia di Rindemera, Vigo.]]
Nel 1848, l'Italia era pervasa da un crescente desiderio di unità e partecipazione popolare. Il tutto ebbe inizio il 12 gennaio, quando Palermo insorse con veemenza contro [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]], costringendolo a concedere una costituzione. L'onda di cambiamento si propagò rapidamente: in poco tempo furono obbligati a promulgare lo statuto anche [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Leopoldo II]] [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|di Toscana]], [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] [[Carlo Alberto di Savoia|di Savoia]] e il [[papa Pio IX]].
 
Il Cadore, profondamente legato alla tradizione veneta, non rimase indifferente ai moti rivoluzionari. Il 28 marzo, il Municipio di Cadore inviò un messaggio entusiasta al Governo provvisorio della neonata [[Repubblica di Venezia]]. Le loro parole risuonavano di un'emozione palpabile: "''Se il grido di Viva la Repubblica, Viva San Marco, fu come scossa elettrica per tutti gl’Italiani alla Veneta dominazione soggetti, qual’effetto immenso, indescrivibile, questo magico grido non doveva portare ai Cadorini petti? Sì, i Cadorini, datisi volontariamente alla Repubblica, onorati del titolo di Fedelissimi – titolo mai smentito e che mai cessarono dal meritare.- E gli ordini della Repubblica, ora felicemente risorta, essi attendono impazienti, onde potersi a quelli uniformare e con quelli sé reggere.''"<ref>{{Cita web|url=http://lalioda.altervista.org/___location.html|titolo=Anni 1870-1890: anni di miseria|sito=lalioda.altervista.org|accesso=9 luglio 2025}}</ref>.