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|genere = Rock
|genere2 = Pop
|nota genere = <ref name="allmusic.com">{{allmusic|artist|mn0000029884|autore=[[Stephen Thomas Erlewine]]|accesso=14 gennaio 2015}}</ref>
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|anno inizio attività = 1957
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|nazione = Regno Unito
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|anno inizio attività = 1960
|anno fine attività = in attività
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Nel 2003, la rivista musicale [[Rolling Stone]] lo classificò al decimo posto nella [[I 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone|lista dei migliori chitarristi di sempre]], nella lista aggiornata del 2011 salì al quarto posto.
 
==Note==
<references/>
 
{{Artista musicale
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Fondatore dei Rolling Stones come gruppo blues britannico nel 1962 ed ideatore del nome del gruppo, si vide estromettere da Keith Richards e Mick Jagger che ne divennero i leader specialmente dopo il loro successo come autori canzoni; i problemi di alcol e droga e il suo lavoro in studio peggiorarono, tanto da essere estromesso, poco prima della sua morte all'età di 27 anni nella piscina della sua casa di Cotchford Farm, in circostanze mai chiarite. Nel 1989, fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Rolling Stones.
 
== Biografia ==
=== Infanzia e adolescenza (1942-1960) ===
Lewis Brian Hopkin Jones nacque nella Park Nursing Home a [[Cheltenham]], durante la seconda guerra mondiale. I suoi genitori, Lewis Blount e Louisa Beatrice Jones, discendevano da famiglie originarie del vicino Galles e facevano parte della classe borghese della città. Brian ebbe due sorelle: Pamela, nata il 3 ottobre 1943 e morta il 14 ottobre 1945 di leucemia, e Barbara, che nacque nel 1946. Brian soffrì di [[asma]] per tutta la vita.
 
I suoi genitori erano entrambi appassionati di musica. Sembra che il loro interesse abbia avuto una grande influenza sul giovane. In aggiunta al lavoro di ingegnere aeronautico, il padre di Brian suonava l'[[organo (strumento musicale)|organo]] e il pianoforte, e faceva parte del coro della chiesa della città; la madre era un'insegnante di pianoforte e iniziò a insegnare la tecnica dello strumento al figlio fin da giovanissimo. Successivamente Brian si dimostrò al di sopra delle competenze della madre, richiedendo lezioni più avanzate visti i suoi rapidi progressi; imparò presto a leggere la musica, imparò a suonare il [[clarinetto]] divenendo primo clarinettista nell'orchestra della sua scuola a 14 anni.
 
Nel 1957 conobbe la musica jazz di [[Charlie Parker]] e ciò segnò l'inizio di un interesse verso il jazz. Chiese ai suoi genitori di acquistargli un sassofono ma, così come per molti strumenti che avrebbe imparato a suonare, inizialmente si esercitava senza sosta fino a sviluppare un senso di noia per lo strumento stesso che lo spingeva a cercarne uno di nuovo. Due anni dopo i suoi genitori gli regalarono la prima [[chitarra folk]] per il suo diciassettesimo compleanno.
 
Frequentò le scuole locali, inclusa la Dean Close School, dal 1949 al 1953 e la Pate's Grammar School, Jones si rivelò un ottimo studente anche se l'ostilità nei confronti delle autorità gli procurò la sospensione dalla scuola in due occasioni. Dick Hattrell, un amico d'infanzia di Brian, disse che "Era un ribelle senza un motivo particolare, ma quando si presentavano gli esami risultava sempre brillante". Nel 1957 Jones ottenne 9 agli esami della scuola ordinaria superiore.
 
All'età di 17 anni mise incinta la sua fidanzata, una studentessa di Cheltenham di 16 anni di nome Valerie Corbett. Brian cercò di convincerla ad abortire ma ella ruppe ogni contatto e decise di proseguire la gravidanza. Il bambino fu chiamato Simon e venne dato in affidamento poco dopo la nascita. Brian abbandonò la scuola e se ne andò di casa, viaggiando nel nord Europa, inclusa la Scandinavia durante l'estate. Durante questo periodo Jones visse da [[Bohème (movimento artistico)|bohèmien]], suonando per le strade e alloggiando in posti di fortuna. Simon non conobbe mai il suo padre naturale.
 
Dopo il suo ritorno, si interessò a diversi generi musicali; fu affascinato dalla musica classica già in giovane età e amava il blues (in particolare di musicisti come [[Muddy Waters]] e [[Robert Johnson]]); si interessò anche al [[musica country|country]], al jazz e al rock and roll. Iniziò a suonare nei vari blues e jazz club, affiancando queste occupazioni con svariati lavori e spendendo i soldi guadagnati per l'acquisto di altri strumenti musicali.
 
Nell'ottobre 1961 nacque un terzo figlio - il secondo era nato nel 1960, frutto di una avventura notturna con una donna sposata - che Jones chiamò ''Julian Mark Andrews'' (la madre era l'allora fidanzata di Jones, Pat Andrews).
 
=== I Rolling Stones (1962-1969) ===
 
==== Origini della band ====
[[File:Bill Wyman and Brian Jones 1965.jpg|thumb|Bill Wyman e Brian Jones sul palco nel 1965.]]
Alla fine Jones lasciò definitivamente Cheltenham e si spostò a Londra, dove incontrò e divenne amico di musicisti come [[Alexis Korner]], il futuro cantante dei [[Manfred Mann]], [[Paul Jones (cantante)|Paul Jones]], il futuro bassista dei [[Cream]] [[Jack Bruce]], e altri che crearono e alimentarono la scena [[Rhythm and blues]] londinese. Divenne un ottimo musicista blues e per un po' di tempo si fece chiamare col soprannome di ''Elmo Lewis''; [[Bill Wyman]] ha affermato che Jones fu uno dei primi chitarristi nel Regno Unito a usare la [[slide guitar]].
[[File:Brian Jones 1967.jpg|thumb|Brian Jones nel 1967.|alt=]]
Nella primavera del 1962, Jones reclutò [[Ian Stewart (musicista)|Ian Stewart]] e il cantante [[Mick Jagger]] nella sua band che, con l'amico d'infanzia di Jagger, [[Keith Richards]], incontrarono Brian mentre con Paul Jones stava suonando un brano di [[Elmore James]], ''Dust My Broom'' con la band di Alexis Korner all'"Ealing Jazz Club". Jagger introdusse Richards all'interno del gruppo in prova, ma presto ne divenne un membro a tutti gli effetti. L'accettazione di Jones e di Stewart per Richards e per lo stile alla [[Chuck Berry]] che questi proponeva coincise con l'allontanamento dal gruppo dei puristi del blues Geoff Bradford e Brian Knight che non tolleravano Chuck Berry. Fu Richards ad ammettere che fu Jones a trovare il nome "The Rollin' Stones" (in seguito con l'aggiunta della 'g') mentre questi era al telefono con il direttore di un locale.
 
Gli Stones fecero il loro primo spettacolo il 12 luglio 1962 al Marquee Club a Londra con la seguente formazione: Jagger, Richards, Jones, Stewart, al basso [[Dick Taylor (musicista)|Dick Taylor]] e il batterista [[Tony Chapman]].
 
Tra il 1962 e il 1963 Jones, Jagger e Richards affittarono un appartamento (ricordato da Richards come "una bellissima discarica") a [[Chelsea (Londra)|Chelsea]], al numero 102 di Edith Grove con James Phelge, un futuro fotografo il cui nome sarebbe apparso in diversi crediti dei Rolling Stones. Qui Jones e Richards passavano il tempo suonando la chitarra e ascoltando dischi [[blues]] e Jones insegnò a Jagger come suonare correttamente l'[[armonica a bocca]].
 
Dopo molte audizioni venne aggiunto [[Bill Wyman]] al basso (principalmente perché possedeva sigarette e due amplificatori [[Vox (azienda)|VOX]] AC30 per chitarra); dopo aver suonato con [[Mick Avory]], Tony Chapman e Carlo Little per un po' di date, presero un batterista dalle influenze jazz, [[Charlie Watts]], considerato dai musicisti del tempo uno tra i migliori batteristi della scena londinese, dalla band di Alexis Korner, i [[Blues Inc.]].
 
Il gruppo suonò nei locali blues e nei jazz club di Londra creandosi un crescente seguito. Mentre Jagger era il cantante solista, il ruolo di Brian nella fase era quello di promuovere la band, trovare gli ingaggi e negoziare con i proprietari dei locali. Jones si dimostrava spesso un intrattenitore del pubblico in questo primo periodo, suonando diversi strumenti quali la [[chitarra]] ritmica, la slide guitar, l'[[armonica a bocca]] e a volte cantando.
 
[[Charlie Watts|Watts]] descrive il ruolo di Brian agli inizi della band "''Brian era molto rigido sul promuovere la band agli inizi. [[Keith Richards|Keith]] e io pensavamo fosse svampito. Per lui era una crociata: a) farci suonare su un palco in un locale e farci pagare mezza corona, b) essere riconosciuti come una band [[Rhythm and blues]]''."
 
Durante le performance dal vivo in questo periodo, e in particolare al Crawdaddy Club a [[Richmond upon Thames]], era spesso più animatore e scatenato di Mick Jagger. Jagger inizialmente tendeva a essere statico mentre cantava - anche per motivi di necessità, visto che lo spazio a sua disposizione non gli avrebbe permesso di muoversi nemmeno volendo.
 
Nel periodo in cui svolgeva il ruolo di manager, Jones si riservò sempre 5 sterline in più degli altri membri del gruppo nella paga ricevuta ai concerti, situazione che non venne mai vista di buon occhio dagli altri componenti degli Stones e che creò tensioni.
 
==== Il successo mondiale ====
[[File:Rolling Stones 1965.jpg|thumb|I Rolling Stones nel 1965]]
 
Con la crescita della fama degli Stones, ci fu l'incontro della band con [[Andrew Loog Oldham]], avvenuto nell'aprile del 1963 sotto suggerimento del compositore della Record Mirror, Peter Jones, e presto divenne insieme a Eric Eastman il loro co-manager. Oldham coltivò un'immagine per la band decisamente più accattivante e spregiudicata di quella dei più intellettuali [[The Beatles|Beatles]], usando il protagonista del romanzo e la sua gang come ispirazione.
 
{{Citazione|Lascereste uscire vostra figlia con un Rolling Stone?|A. L. Oldham}}
 
L'arrivo di Oldham segnò l'inizio dell'allontanamento e estraneazione di Brian nei confronti della band, dovuto al progressivo cambio di ruoli (cercato e voluto da Oldham) che spostava il centro del gruppo da Jones a Mick Jagger e Keith Richards.
 
Fino a questo punto i brani che componevano il repertorio del gruppo erano [[cover]] blues o brani strumentali con l'indicazione che erano composizione di tutti i membri del gruppo. Oldham e gli Stones si resero conto dei vantaggi finanziari dello scriversi le canzoni alla [[John Lennon|Lennon]]-[[Paul McCartney|McCartney]], così come la consapevolezza che una cover-band non sarebbe rimasta a lungo sulla scena. Di conseguenza Oldham riuscì a far diminuire il repertorio di cover blues, e a far emergere le canzoni di Jagger e Richards, riuscendo così a incrementare il proprio controllo manageriale ed estromettendo Brian da un altro ruolo chiave.
 
Il 23 luglio 1964 Jones vide la nascita del suo quarto figlio fuori dal matrimonio, questa volta con la sua fidanzata Linda Lawrence. Jones lo chiamò ''Julian Brian Lawrence''. Jones disse che chiamò tutti e due i suoi figli Julian in onore del sassofonista [[Julian Cannonball Adderley]].
 
Jones dimostrò la propria grande attitudine musicale arrivando a suonare un notevole numero di strumenti, grazie anche all'"allenamento" col [[pianoforte]] e col [[clarinetto]] avuto da giovane. Appena i Rolling Stones ebbero i soldi per permettersi studi di registrazione professionali come gli [[Olympic Studios]], gli [[Radio Corporation of America|RCA]] e i [[Sunset Sound Recorders]] a Los Angeles, Jones iniziò a sperimentare nuovi [[Cordofoni|strumenti a corda]] e [[aerofoni|a fiato]], uno dopo l'altro.
 
==== L'evoluzione musicale ====
Nel periodo di tempo con la band, Brian suonò [[Cordofoni|strumenti a corda]] ([[chitarra]], [[sitar]], [[tambura]], [[dulcimer]]), tastiere ([[pianoforte]], [[organo (strumento musicale)|organo]], [[mellotron]]), [[Aerofoni|strumenti a fiato]] ([[flauto dolce]], [[clarinetto]], [[sassofono]], [[armonica a bocca]]) e molti altri strumenti come lo [[xilofono]] e la [[marimba]]. La chitarra principale di Brian era una [[Gretsch]] [[Double Anniversary]] verde, ma Jones è conosciuto principalmente per la sua serie signature con forma a goccia [[Vox (azienda)|Vox]] Phantom Mark III. Negli ultimi anni usò diversi modelli [[Gibson Guitar Corporation|Gibson]] (diverse [[Gibson Firebird|Firebird]], [[Gibson ES-330|ES-330]], e [[Gibson Les Paul|Les Paul]]), e anche una [[Rickenbacker (strumenti musicali)|Rickenbacker]] a 12 corde creata da [[George Harrison]].
 
Brian contribuì significativamente al sound degli Stones negli [[Anni 1960|anni sessanta]], suonando la slide guitar in brani come ''I Wanna Be Your Man'', ''Little Red Rooster'', ''No Expectations'', la tambura e il sitar in ''Street Fighting Man'', la [[marimba]] e lo [[xilofono]] in ''Under My Thumb'', il [[flauto dolce]] in ''[[Ruby Tuesday]]'', la [[tromba]] e il [[trombone]] in ''Something Happened To Me Yesterday'', il [[dulcimer]] in ''Lady Jane'' e ''I Am Waiting'', la [[fisarmonica cromatica|fisarmonica]] in ''Backstreet Girl'', il [[mellotron]] in ''2000 Light Years from Home'' e ''We Love You'', il [[sassofono]] in ''Citadel'', l'[[Autoharp]] in ''You Got the Silver'', e il [[sitar]] in ''Paint It, Black'' prendendo spunto dall'uso che ne fece George Harrison nel 1965. Jones suonò inoltre l'[[armonica a bocca]] in molti brani dei Rolling Stones negli [[Anni 1960|anni sessanta]].
 
Nei primi anni degli Stones, Jones fu anche un corista per il gruppo, in particolare nel periodo 1962-1964. Ne sono esempio ''I Wanna Be Your Man'' e ''Walking the Dog''. La voce rauca di Brian può essere sentita anche in ''Come On'', '''Bye Bye Johnny'', ''Money'' e ''Empty Heart'' (insieme a Mick Jagger e Keith Richards).
 
Jones e Keith Richards eccelsero in quella che è chiamata la "tessitura di chitarre" (''guitar weaving''), successivamente definita "l'antica forma di tessitura" (''Ancient Form of Weaving''), che è diventato uno dei segni peculiari del sound dei Rolling Stones in tutta la loro carriera. Questa tecnica prevede che i due chitarristi suonino la parte di chitarra ritmica e quella solistica nello stesso momento, senza differenziare particolarmente lo stile di una o dell'altra. Questo stile è conosciuto anche come lo "stile di Chicago" (''Chicago style''), e può essere ascoltato in registrazioni di [[Jimmy Reed]], [[Muddy Waters]], [[Howlin' Wolf]], e trova in [[Hubert Sumlin]] il suo maggiore esponente.
 
Keith Richards sostiene che quello che lui e Jones chiamarono "guitar weaving" emerse in questo periodo, dall'ascolto degli album di Jimmy Reed:
{{Citazione|Ascoltavamo lavori di gruppi, cercando di capire cosa succedesse in quelle registrazioni; come si potesse suonare insieme con due chitarre e farle suonare come quattro o cinque|K. Richards}}
Jones e Richards perfezionarono ciò che ascoltarono sugli album di [[Chicago blues]] degli [[Anni 1950|anni cinquanta]]. I migliori esempi si possono sentire sul primo album [[The Rolling Stones]] e ''[[Out of Our Heads]]''. Iniziando dall'album del 1966 ''[[Aftermath (The Rolling Stones)|Aftermath]]'', quello del 1967 ''[[Between the Buttons]]'' e ''[[Their Satanic Majesties Request]]'' la capacità multistrumentale di Brian emerse completamente. La sua influenza nelle sessioni degli Stones si fece però via via sempre più marginale, diventa più un rifinitore che un vero componente del gruppo. Tale cambiamento lo si può notare già nel primo singolo del 1968 ''[[Jumpin' Jack Flash (brano musicale)|Jumpin' Jack Flash]]'' in cui il contributo di Brian è ormai fievole. Nello stesso anno esce ''[[Beggars Banquet]]'' che sottolinea la sempre maggior distanza tra Brian e gli altri Stones. Nella lavorazione dell'album seguente Brian non ha praticamente a che fare, lasciando così Richards da solo o unito a [[Turnista|session man]] come [[Ry Cooder]] o [[Dave Mason]].
 
Nel novembre del 1968, Jones acquistò [[Cotchford Farm]] nel [[Sussex]] orientale, un tempo la casa dell'autore di [[Winnie the Pooh]], [[Alan Alexander Milne]].
 
==== Allontanamento dai Rolling Stones ====
I duri giorni "on the road", i soldi e la fama, e la percezione di essere alienato dal resto del gruppo, sfociarono in uno smaniato [[Tossicodipendenza|abuso di droghe]] da parte di Jones.
 
Queste abitudini ebbero effetti deleteri sulla sua salute fisica (soffriva già d'asma, infatti per questo portava sempre con sé un inalatore). In diverse occasioni Brian si trovò in ospedale, mentre il resto della band si trovava altrove, il che contribuiva ad acuire la sua paranoia e il progressivo allontanamento dai suoi compagni.
 
Nel giugno del 1967, Jones presenziò al [[Festival di Monterey]]. Si presentò con la cantante [[Nico (cantante)|Nico]], con la quale ebbe una breve relazione romantica. Qui incontrò [[Frank Zappa]] e [[Dennis Hopper]], e andò sul palco per presentare [[The Jimi Hendrix Experience]]. Un critico della manifestazione nominò Brian "Il re non ufficiale del festival".
 
Jagger e Richards si mostravano sempre più ostili nei confronti di Jones, che si alienò il resto del gruppo. Sebbene venisse giudicato da molti una persona molto socievole ed espansiva, altri membri della band - compreso Bill Wyman - commentarono che Jones poteva essere spesso cruento ed estremamente difficile da avvicinare. Da moltissime testimonianze, l'umore di Brian cambiava frequentemente, un minuto era premuroso e generoso, e il minuto dopo era un uomo intrattabile.
 
Come membro del gruppo insieme a Jones, [[Bill Wyman]] scrisse nel suo libro ''Stone Alone'',
{{Citazione|C’erano due Brian...uno introverso, timido, sensibile, profondo... l'altro era un pavone agghindato, gregario, artistico, sempre con il disperato bisogno di sicurezze dai suoi colleghi... spingeva ogni sua amicizia al limite e oltre.|B. Wyman}}
Le tensioni crescevano fra la coppia Jagger-Richards e Jones, e l'uso di droghe non aiutava certo a risolvere i problemi. Il suo contributo ai Rolling Stones divenne più sporadico, dovendo occuparsi di alcuni progetti esterni al gruppo. Keith Richards iniziò a suonare sempre più spesso la chitarra solista. Jones, annoiato dallo stesso strumento, cercò spesso qualcosa di esotico da suonare, sebbene fosse sempre più assente dalle sessioni di registrazione. Il graduale declino dell'apporto di Jones al gruppo iniziò intorno al 1967 e andò avanti fino a maggio del 1968, quando incise l'ultimo vero e proprio contributo alle canzoni dei Rolling Stones. Scene di Brian nel film promozionale del 1967 per ''We Love You'' lo mostrano ricurvo e appena in grado di tenere aperti gli occhi, un comportamento tipico di coloro che facevano uso del [[Metaqualone|Mandrax Quaalude]], una popolare droga a quel tempo. Ad ogni modo mantenne stretti legami con persone esterne agli Stones, inclusi [[Jim Morrison]], [[Bob Dylan]], [[John Lennon]], [[Jimi Hendrix]], [[George Harrison]], e [[Steve Marriott]].
{{citazione|Non sono più in sintonia con gli altri sui dischi che stiamo facendo. Non comunichiamo più dal punto di vista musicale. La musica degli Stones non è più di mio gusto. E io desidero suonare il mio tipo di musica, piuttosto che quello degli altri, anche se certo apprezzo le loro idee musicali. L'unica soluzione era quella di separarci, ma in ogni caso resteremo amici. Voglio bene a quei ragazzi.|Brian Jones dopo aver lasciato gli Stones}}
La vita diventò sempre più difficile per Brian. Nel marzo 1967, la sua fidanzata [[Anita Pallenberg]] scappò con Richards mentre Jones era in ospedale, danneggiando fortemente l'amicizia fra i due musicisti. La Pallenberg successivamente dichiarò che il chitarrista fu ricoverato dopo una zuffa con lei, nella quale Jones si ruppe il polso; sebbene secondo la versione di Richards, Brian semplicemente si ammalò.
 
Tempo dopo Richards fece la seguente dichiarazione sull'incidente: {{Citazione|Quella fu l'ultima goccia fra me e Brian. Lui non mi perdonò mai per quello che successe e non lo biasimo, ma, diavolo, così è la vita.|K. Richards}}
L'ultimo contributo sostanziale dato agli Stones fu nella primavera ed estate del 1968, con il singolo diventato poi un classico della band ''Jumping Jack Flash'' e l'album ''[[Beggars Banquet]]''. Un Brian Jones rilassato si può vedere nel film di [[Jean-Luc Godard]] ''[[One Plus One]]'', mentre suona la chitarra folk, offrendo sigarette a Richards, sebbene sia un po' trascurato nel processo di creazione del pezzo. Il film tratta la creazione in studio del singolo ''[[Sympathy for the Devil]]''. Mentre nel film Brian suona la chitarra folk per la traccia di accompagnamento, nella versione finale del brano questa traccia non è presente. Può essere solo sentita a tratti nel film grazie ai microfoni dello staff cinematografico.
 
Divenne chiaro che Jones non sarebbe rimasto ancora molto nella band. Invece di suonare una grandissima varietà di strumenti in praticamente ogni traccia come negli album precedenti, in questo periodo egli non è più una presenza di rilievo negli ultimi album, apparendo solamente in metà delle tracce. Suonò la chitarra slide in ''No Expectations'', l'armonica in ''Dear Doctor'' e ''Prodigal Son'', la tambura in ''Street Fighting Man'', e il mellotron nel finale di ''Stray Cat Blues''.
 
L'ultima apparizione ufficiale con gli Stones fu nel dicembre 1968 al ''[[The Rolling Stones Rock and Roll Circus]]'', uno spettacolo metà-concerto metà-circo organizzato dalla band. Rimase non pubblicato per 25 anni poiché Mick Jagger era contrario a mettere a confronto la performance della band con altri gruppi presenti nel film (gruppi come [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]], [[The Who]], e [[Taj Mahal (musicista)|Taj Mahal]]). Nel film Jones sembra disinteressato e a tratti intossicato. Mentre introduce il pianista [[Julius Katchen]], la sua parlata è biascicata e inarticolata. Durante l'esibizione degli Stones sembra distante dal gruppo e quello che suona si sente poco. Questo a parte una splendida interpretazione alla chitarra slide di ''No Expectations.'' Il materiale extra contenuto nel DVD ufficialmente pubblicato indica che quasi tutti al concerto sapevano che la fine del rapporto fra Jones e i Rolling Stones era vicina, e [[Pete Townshend]] degli [[The Who|Who]] disse che secondo lui sarebbe stata l'ultima performance live del musicista.
 
{{nd||Beethoven (disambigua)|Beethoven}}