Primo Impero francese: differenze tra le versioni

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|inno = ''[[Le chant du départ]]''
|motto = <br>''Honneur et Patrie''<br/>
(Onore e Patria)<ref>Motto della Casata [[Bonaparte (famiglia)|Bonaparte]], e di conseguenza dello statoStato, dopo che Napoleone divenne Imperatore dei francesi.</ref>
|lingua ufficiale = [[lingua francese|francese]]
|lingua = [[lingua francese|francese]], [[lingua tedesca|tedesco]], [[lingua italiana|italiano]], [[lingua olandese|olandese]], [[lingua polacca|polacco]], [[lingua spagnola|spagnolo]], [[lingua catalana|catalano]], [[lingua slovena|sloveno]], [[lingua croata|croato]]
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==== L'espansione ====
In seguito alle vittorie nella [[battaglia di Ulma]] e nella [[battaglia di Austerlitz]], Napoleone mise fine all'obsoleta istituzione del [[Sacro Romano Impero]], imponendo all'imperatore [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II]] di abbandonare quel titolo (mantenendo però quello di [[imperatore d'Austria]]) e istituendo la [[Confederazione del Reno]], un'unione di Stati tedeschi ([[Baviera]], [[Baden (regione storica)|Baden]], [[Württemberg]], [[Hesse-Darmstadt]] e [[Sassonia]]) sotto la diretta influenza di Napoleone in qualità di "protettore". In Italia, dove istituì il [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]], Napoleone si appropriò anche di [[Venezia]]. Affidò quindi al fratello [[Luigi Bonaparte]] il [[Regno d'Olanda]], fece del fratello maggiore [[Giuseppe Bonaparte]] il [[re di Napoli]], e nel 1808 il [[re di Spagna]], di [[Girolamo Bonaparte]], cognato del re del [[Württemberg]], il re di [[Vestfalia]], del figliastro [[Eugenio di Beauharnais]] il cognato del [[regno di Baviera|re di Baviera]] e, poco dopo, viceré d'Italia. Successivamente, nella [[battaglia di Jena]] Napoleone liquidò la [[Regno di Prussia|Prussia]] di [[Federico Guglielmo III di Prussia|Federico Guglielmo III]] e a [[battaglia di Friedland|Friedland]] anche lo [[zar]] [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]] rimase sconfitto.
 
=== L'apogeo dell'Impero ===
==== La conquista dell'Europa ====
[[File:Ingres, Napoleon on his Imperial throne.jpg|thumb|left|[[Napoleone]] imperatore.]]
 
Con il [[trattato di Tilsit]] del [[1807]], Napoleone e lo zar [[Alessandro I di Russia]] giunsero a una pace e a un'informale spartizione dell'Europa: la parte occidentale e centrale nell'orbita francese, quella orientale nell'orbita russa. Restava ancora una spina nel fianco del poderoso Impero napoleonico, l'[[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Inghilterra]]. Falliti i tentativi di invasione del suolo britannico in seguito alla sconfitta francese nella [[battaglia di Trafalgar]], l'imperatore decretò un [[embargo|blocco economico e commerciale]] che impose a tutti i porti d'Europa, sia a quelli alleati che a quelli fino ad allora rimasti neutrali, per impedire ogni scambio con [[Londra]] e le sue colonie. Al contempo Napoleone, sempre meno favorevole al potere temporale del papa, avviò una nuova invasione dell'Italia che portò alla conquista delle [[Marche]] e della [[Toscana]] (annesse direttamente all'Impero) e alla cattura di [[papa Pio VII|Pio VII]]: in questo modo i domini francesi del Regno d'Italia si congiungevano senza soluzione di continuità con quelli dell'Italia centrale e del [[Regno di Napoli]]. La [[penisola italiana]] passò sotto il completo controllo napoleonico.
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Nello stesso periodo, approfittando del consenso spagnolo al passaggio delle truppe francesi verso il [[Portogallo]] che ancora commerciava con l'Inghilterra, Napoleone penetrò nella [[penisola iberica]]. Sfruttando le ostilità dinastiche tra il sovrano [[Carlo IV di Spagna|Carlo IV]] e il figlio, Napoleone li costrinse all'abdicazione e pose sul trono di [[Madrid]] il fratello Giuseppe, trasferendo a Napoli il fido maresciallo e cognato [[Gioacchino Murat]]. L'esplodere di una violentissima [[guerriglia]], tale da mettere in ginocchio l'esercito francese, e le vittorie del generale inglese [[Arthur Wellesley, I duca di Wellington|Wellington]] in Portogallo, costrinsero tuttavia Napoleone a porsi personalmente al comando della ''[[Grande Armée]]'' in Spagna per riuscire a riconquistare Madrid abbandonata dal fratello. Tutto ciò finì per favorire le aspirazioni degli austriaci ad approfittare della debolezza dell'Impero per scendere nuovamente in guerra, ma la campagna del [[1809]] si risolse in maniera disastrosa per gli [[Asburgo]], le cui truppe nonostante siano riuscite a sconfiggere napoleone ad [[battaglia di Aspern-Essling|Aspern-Essling]] furono sconfitte a [[battaglia di Wagram|Wagram]]. La [[deportazione]] del Papa, infine, consentì a Napoleone di annettere i territori dello [[Stato Pontificio]] e di istituire il titolo di "Re di Roma" per il proprio erede.
 
Proprio riguardo al problema dell'eredità imperiale, Napoleone si convinse della sopravvenuta sterilità della moglie Giuseppina: dopo quasi quindici anni, l'imperatrice non gli aveva infatti procurato il figlio a lungo atteso. Perciò, dopo aver saggiato la strada di un matrimonio con un'appartenente alla famiglia dello zar, Napoleone si accordò con [[Klemens von Metternich|Metternich]] per contrarre matrimonio con la figlia dell'Imperatoreimperatore d'Austria, la giovane [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena]]. Dopo aver [[divorzio|divorziato]] da Giuseppina, Napoleone ottenne così la nascita del suo erede, [[Napoleone II di Francia|Napoleone Francesco]], nel [[1811]]. Da quel momento, la stabilità dell'Impero era assicurata.
 
==== La struttura politica, amministrativa ed economica ====