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*Dracula
*l'Inestinto
|sesso = MaschileM
|data di nascita = [[1443]]
|poteri = *Immortalità (parziale)
*Invisibilità
|autore 2 = [[Henrik Galeen]]
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Il '''Conte Orlok''' ('''Graf Orlok''' in [[lingua tedesca]]., [[1443]]-[[1838]]), soprannominato '''Nosferatu''', è un [[personaggio immaginario]] creato da [[Friedrich Wilhelm Murnau]] e [[Henrik Galeen]] ed interpretato dall'attore [[Max Schreck]].
Comparso per la prima volta in ''[[Nosferatu il vampiro]]'' ([[1922]]) fu il primo volto [[Vampiri nella cultura popolare|vampirico]] comparso sul grande schermo e segnò un precedente assoluto nell'immaginario collettivo improntato al tema.<ref name="p9">{{Cita|Matrone|p. 9|Matrone}}.</ref>
== Biografia del personaggio ==
{{dx|[[File:Orlock's coat of arms.png|thumb|upright|Stemma di Orlok come appare nel film]]}}
Nato forse nel [[1443]] (citato nel film come l'anno di nascita del primo ''Nosferatu'', con probabile riferimento a Orlok), il conte vive in un vasto e fatiscente castello in una zona remota della [[Transilvania]]. La sua esistenza è nota agli abitanti della regione vicina (che ne sono terrorizzati) e si presume che egli abbia occasionalmente viaggiato nel corso della sua lunga vita (la sua presenza in una città è di norma accompagnata da pestilenze e calamità).
Nel [[1838]] dopo aver comprato un edificio di proprietà del giovane Hutter, parte alla volta della [[Germania]], viaggiando nascosto in una cassa colma di terra, lasciando dietro di sé una scia di morte. Dopo aver sterminato l'equipaggio del veliero ''Empusa'' che lo trasportava, si stabilisce nel vecchio edificio di [[Wisborg]] acquistato dal giovane Hutter. Dopo aver mietuto numerose vittime nella città, ove ha diffuso una terribile pestilenza, scatenando l'isteria e il panico nella popolazione, viene ucciso dalla luce del sole per essersi troppo a lungo trattenuto con la sua vittima Ellen Hutter, moglie di Hutter.
== Concezione e sviluppo ==
== Accoglienza ==
=== Influenza culturale ===
[[File:Nosferatu Orlok shadow silhouette.svg|miniatura|Ombra del Conte Orlok]]
Se la "vita artistica" del personaggio di Orlok, a differenza del multiforme Dracula, si esaurisce con il film di Murnau la sua influenza sulla cultura popolare è immensa (sotto certi aspetti superiore persino a quella del suo "collega" letterario). Innanzitutto le ormai abusate letture freudiane della figura del vampiro, sebbene intuite anche da Stoker, sono state rese esplicite dal film di Murnau. Persino la morte del vampiro a causa dei raggi solari, ormai un cliché ben noto del genere, risulta assente tanto in Stoker (il cui Dracula si muove alla luce del giorno) quanto nei suoi predecessori, ed è stata introdotta di fatto da Orlok. Soprattutto è l'aspetto fisico del personaggio l'elemento destinato a incidere maggiormente nell'iconografia vampiresca (e non solo), valicando i limiti del cinema e del genere per diventare una delle icone più note e diffuse del nostro secolo, presente su loghi, manifesti, [[murales]], opere pittoriche, serie televisive e film.<ref name="p69">{{Cita|Backer|p. 69|Backer}}.</ref>
Nel [[1979]] [[Werner Herzog]] girò il rifacimento del capolavoro di Murnau, ''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' ma rielaborandolo a suo modo, dandogli significati completamente nuovi e adattandolo ancor più al romanzo di [[Bram Stoker]]. Herzog, pur affermando di considerare il film di Murnau la pellicola più importante mai prodotta in Germania e di voler stabilire attraverso il suo film, un collegamento tra il grande cinema tedesco del passato e il cosiddetto "nuovo cinema tedesco", scelse, forse per esigenze commerciali, di utilizzare il nome del personaggio di Stoker, mantenendo comunque, nel vampiro interpretato da [[Klaus Kinski]], tutte le caratteristiche fisiche della figura di Orlok.<ref name="p15">{{Cita|Matrone|p. 15|Matrone}}.</ref> Rispetto al vampiro di Murnau, la creatura di Herzog è più umana e sensibile, con atteggiamenti romantici tipici degli eroi dei romanzi del diciannovesimo secolo. Inoltre presenta un elemento davvero innovativo rispetto ai precedenti: la parola. La voce del conte è flebile, spezzata e sembra avere un valore catartico. Il desiderio della parola come espressione dell'io è pari solo al desiderio d'amore per Lucy, trasmesso alla donna quasi per telepatia. Per il Nosferatu di Herzog la pena più crudele non è la morte ma un'esistenza senza amore:<ref name="p17">{{Cita|Matrone|p. 17|Matrone}}.</ref> «La mancanza d'amore è la più abietta delle pene, è una condanna peggiore della morte».<ref name="p18">{{Cita|Matrone|p. 18|Matrone}}.</ref> Kinski ritornò ad interpretare il vampiro in ''[[Nosferatu a Venezia]]'' ([[1988]]). L'attore si rifiutò categoricamente di rasarsi la testa e di utilizzare il medesimo trucco del film di Herzog. In questo film, Kinski, infatti, ha lunghi capelli bianchi. Il personaggio del vampiro è chiamato semplicemente "''Nosferatu''" (e non Dracula o Orlok).
Tra le successive apparizioni cinematografiche del personaggio, da segnalare la pellicola ''[[L'ombra del vampiro]]'' di [[E. Elias Merhige]], che ripercorre la lavorazione del film di Murnau, immaginando che il protagonista fosse davvero un vampiro.<ref name="p14">{{Cita|Matrone|p. 14|Matrone}}.</ref> In questo film il ruolo di Schreck-Orlok è sostenuto da [[Willem Dafoe]]<ref name="p14" /> che per questa interpretazione ottenne una candidatura ai [[Premio Oscar|premi Oscar]] come [[Oscar al miglior attore non protagonista|miglior attore non protagonista]].<ref name="Oscars2001">{{Cita web|url=http://www.oscars.org/awards/academyawards/legacy/ceremony/73rd-winners.html|titolo=The 73rd Academy Awards (2001) Nominees and Winners|accesso=18 luglio 2012|lingua=en|dataarchivio=14 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120414130003/http://www.oscars.org/awards/academyawards/legacy/ceremony/73rd-winners.html|urlmorto=sì}}</ref>
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