NBA: differenze tra le versioni

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Nella stagione 1947-48 il nippo-americano [[Wat Misaka|Wataru Misaka]] era stato il primo non caucasico a scendere in campo per la lega, sia pure per solo 3 partite, con i New York Knicks, ma fu solo con l'ingresso degli afroamericani che infranse la barriera razziale; oltre mezzo secolo dopo, la NBA ha aperto la [[National Basketball Association 2014-2015|stagione 2014-15]] con un record di 101 giocatori stranieri, provenienti da 37 paesi diversi, e con un'assoluta maggioranza di afroamericani tra gli statunitensi.
 
Negli anni '50 i [[Los Angeles Lakers|Minneapolis Lakers]], capitanati dal centro [[George Mikan]], vinsero cinque [[NBA Finals|campionati]] e divennero la prima dinastia della lega.<ref>{{cita news |autore1=Dick Robb |titolo=Lakers make city world's pro capital |url=https://www.newspapers.com/article/the-minneapolis-star-lakers-make-city-wo/149954500/ |accesso=24 giugno 2024 |editore=[[The Minneapolis Star]] |data=14 aprile 1949 |pag=45 |sito=[[Newspapers.com]]}}</ref>
 
 
Nel [[1954]], per velocizzare e rendere più spettacolare il gioco, penalizzato da azioni di durata infinita e partite con punteggi bassissimi, fu introdotta la regola dei 24 secondi per tirare a canestro<ref>{{cita web|url=http://www.basketinside.com/2012/la-storia-del-cronometro-dei-24-secondi-v15-9753/|titolo=La storia del cronometro dei 24 secondi|editore=Basketinside.com|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140717000527/http://www.basketinside.com/2012/la-storia-del-cronometro-dei-24-secondi-v15-9753/|dataarchivio=17 luglio 2014}}</ref>.[[File:Bill russell dribbling.jpg|sinistra|miniatura|[[Bill Russell]], vincitore di undici titoli]]. Nel 1956 il centro [[Bill Russell]] arrivò ai [[Boston Celtics]], allenati da [[Red Auerbach]] e forte di giocatori del calibro di [[Bob Cousy]], [[Tom Heinsohn]] e [[Sam Jones (cestista 1933)|Sam Jones]], ne divenne il leader, guidandoli a undici titoli in tredici stagioni.
Il centro [[Wilt Chamberlain]] entrò nella lega nel 1959, e ne fu la stella dominante per tutto il decennio successivo, segnando il record di punti (100, il 2 marzo 1962) e di rimbalzi (55) in una sola partita ancora imbattuto.
 
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In questo periodo la NBA continuò a rafforzarsi con lo spostamento dei [[Minneapolis Lakers]] a [[Los Angeles]] nel 1960, i [[Golden State Warriors|Philadelphia Warriors]] a [[San Francisco]] nel 1962, i [[Philadelphia 76ers#Syracuse Nationals|Syracuse Nationals]] a [[Filadelfia]] nel 1963 diventando i [[Philadelphia 76ers]] e i [[St. Louis Hawks]] ad [[Atlanta]] nel 1968, come anche con l'aggiunta del primo ''expansion team'' nel 1961 i [[Chicago Packers]] (oggi [[Washington Wizards]]).
 
Nel 1967, la lega affrontò una nuova minaccia esterna con la formazione della [[American Basketball Association]] che nella sua prima stagione contava 11 squadre, spingendo l'NBA fino ad allora restia ad aumentare il numero di franchigie presenti nella lega, in un primo momento a 12 squadre e poi pochi anni dopo a 17: dopo i [[Chicago Bulls]] nel 1966, nel 1967 si aggiunsero anche i [[Seattle SuperSonics]] (prima squadra del nord-ovest degli Stati Uniti) e i [[San Diego Rockets]] (dal 1971 [[Houston Rockets]]), nel 1968 i [[Milwaukee Bucks]] e i [[Phoenix Suns]] e nel 1970 i [[Portland Trail Blazers]], i [[Cleveland Cavaliers]] e i [[Buffalo Braves]] (squadra poi trasferita a ovest dal 1978 come [[San Diego Clippers]], e dal 1984 come [[Los Angeles Clippers]]).<ref name=history>{{cita web |url=http://www.history.com/this-day-in-history/nba-is-born |titolo=NBA is born |editore=History |data=16 novembre 2009 |accesso=29 luglio 2010}}</ref>
 
Dal 1970 l'NBA divise le squadre in due Conference, ognuna delle quali composte da due Division, e con l'aggiunta dei [[New Orleans Jazz]] nel 1974, arrivò ad essere composta da 18 squadre.
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L'NBA si espanse molto durante questo periodo, con l'obiettivo di raggiungere i mercati delle grandi città anche sfruttando il lavoro fatto dalle squadre ABA in stati dove non erano presenti squadre NBA ma dove ne sorgeranno successivamente, come nel sud: [[Texas]], [[Florida]], [[Tennessee]], [[Louisiana]], [[Carolina del Nord]] oltre a [[Utah]], [[Indiana]] e [[Colorado]]. Dopo la [[National Basketball Association 1975-1976|stagione 1976]], le due leghe raggiunsero un accordo che consisteva nel passaggio di quattro franchigie ABA in NBA (e di praticamente tutti i migliori giocatori ABA anche attraverso un dispersal draft): i [[Brooklyn Nets|New York Nets]] (divenuti poi New Jersey Nets e in seguito i [[Brooklyn Nets]]), i [[Denver Nuggets]], gli [[Indiana Pacers]] ed i [[San Antonio Spurs]], portarono il numero totale delle squadre nell'NBA post-fusione a 22 squadre.
 
Inoltre la lega introdusse l'innovativa regola usata in ABA dal 1967, del tiro da tre punti, nel 1979.<ref>{{Cita news |url=https://www.washingtonpost.com/archive/sports/1979/10/11/new-twist-in-nba-the-3-point-goal/e5547a77-ec79-491c-af8e-b09966d893a6/ |titolo=New Twist in NBA: the 3-Point Goal |cognome=DuPree |nome=David |giornale=The Washington Post |data=11 ottobre 1979}}</ref> Quello stesso anno, i rookie [[Larry Bird]] e [[Magic Johnson]] arrivarono rispettivamente ai [[Boston Celtics]] e ai [[Los Angeles Lakers]], contribuendo ad un periodo di significativa crescita per la lega e per il gioco della [[pallacanestro]] stessa, senza tralasciare il nuovo crescente interesse per i fan nei confronti della NBA, negli [[Stati Uniti d'America]] e nel mondo. Bird guidò i Celtics a tre titoli,<ref>{{Cita news |titolo=Bird's Salary Projected at $6 Million in '91–'92 |url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1989-08-13-sp-856-story.html |accesso=5 aprile 2019 |editore=Los Angeles Times |giornale=Associated Press |data=13 agosto 1989 |issn=0458-3035}}</ref> mentre Johnson fu protagonista con i Lakers di cinque titoli.
 
=== Anni ottanta: i Celtics, i Lakers, e l'arrivo di Michael Jordan ===
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In questi anni i [[Boston Celtics]] di [[Larry Bird]] e i [[Los Angeles Lakers]] di [[Magic Johnson]], che vinsero complessivamente 8 titoli, diedero vita a una delle rivalità più accese nella storia della NBA.
 
Ma un altro punto di svolta storico per la lega può essere considerato prima la nomina a commissioner di [[David Stern]] il 1º Febbraio 1984 e poi il [[Draft NBA 1984|Draft NBA del 1984]], quando vennero scelti giocatori che hanno fatto la storia come [[Hakeem Olajuwon]], [[John Stockton]], [[Charles Barkley]] e [[Michael Jordan]] scelto dai [[Chicago Bulls]] con la terza scelta assoluta, che dalla fine degli anni ottanta e in quasi tutti gli anni novanta rivoluzionò il gioco e l'idea stessa di star sportiva, diventando uomo simbolo della lega fino ad essere considerato, ad oggi, il miglior giocatore di tutti i tempi per acclamazione.<ref>{{Cita web |url=https://www.chicagotribune.com/sports/columnists/ct-bulls-draft-michael-jordan-1984-lincicome-column.html |titolo=June 20, 1984: Apologetic Bulls 'stuck' with Michael Jordan |cognome=Lincicome |nome=Bernie |sito=Chicago Tribune |data=23 giugno 2017 |accesso= 9 aprile 2019}}</ref>
 
L'entrata nella lega dei [[Dallas Mavericks]] nel 1980, dei [[Miami Heat]] e degli [[Charlotte Hornets]] nel 1988, degli [[Orlando Magic]] e dei [[Minnesota Timberwolves]] nel 1989, portò il numero delle squadre a 27.<ref>{{Cita news |url=https://www.nytimes.com/1989/10/29/sports/nba-89-90-turnovers-2-more-teams-and-questions.html |titolo=NBA '89–90; Turnovers, 2 More Teams And Questions |cognome=Goldaper |nome=Sam |data=29 ottobre 1989 |work=The New York Times |accesso=9 aprile 2019 |issn=0362-4331}}</ref>
 
L'NBA, dopo averlo sperimentato 10 anni prima nella stagione 1978-1979, dalla stagione 1988-1989 passa da due a tre arbitri in ogni partita della lega che verrà disputata da lì in avanti.
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Un crescente numero di giocatori NBA inoltre iniziò ad arrivare da altri paesi. Inizialmente, alcuni di questi giocatori, come per esempio l'[[NBA Most Valuable Player Award|MVP]] del 1994 [[Hakeem Olajuwon]] della [[Nigeria]], prima giocarono nella [[National Collegiate Athletic Association|NCAA]] per crescere cestisticamente.
 
Il decennio inizia con il secondo trionfo consecutivo dei ''Bad Boys'', ovvero dei [[Detroit Pistons]]. Dal 1991 al 1993 la lega sarà dominata dai [[Chicago Bulls]] di [[Michael Jordan]] e [[Scottie Pippen]] allenati da [[Phil Jackson]].<ref>{{Cita web |url=http://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/packages/html/sports/year_in_sports/06.12.html?scp=2&sq=whirlaway&st=cse |titolo=The New York Times: This Day In Sports |sito=The New York Times |accesso=9 aprile 2019}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.cbsnews.com/news/repeat-3-peat-bulls-win-again/ |titolo=Repeat 3-Peat, Bulls Win Again! |data=14 giugno 1998 |editore=CBS News |accesso=9 aprile 2019}}</ref> Grazie anche al ritiro di Jordan nel 1993 (tornerà nel marzo 1995 non riuscendo stavolta a portare i Bulls alle Finals) gli [[Houston Rockets]], guidati da [[Hakeem Olajuwon]], vincono per due anni di fila il titolo, nel [[National Basketball Association 1993-1994|1994]] contro i Knicks di [[Patrick Ewing|Pat Ewing]] e [[John Starks]] e nel [[National Basketball Association 1994-1995|1995]] contro la nuova franchigia degli [[Orlando Magic]] della nascente star [[Shaquille O'Neal]]. <ref>{{Cita news |url=https://www.houstonchronicle.com/sports/texas-sports-nation/rockets/article/Flashback-Rockets-sweep-Magic-for-2nd-straight-12994612.php |titolo=Flashback: Rockets sweep Magic for 2nd straight NBA crown |data=14 giugno 2018 |sito=Houston Chronicle |accesso=9 aprile 2019 |cognome1=Sports |nome1=Houston Chronicle}}</ref>
 
Nel 1994 l'NBA decise di ridurre la distanza della linea del tiro da tre punti a 6,75 metri, che mantenne per tre stagioni fino al 1997, quando tornò a 7,25 metri.
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{{Doppia immagine|sinistra|KBryant8.jpg|150|Lipofsky Shaquille O'Neal.jpg|150|[[Kobe Bryant]] (a sinistra) e [[Shaquille O'Neal]] (a destra): formarono la coppia che fece vincere ai [[Los Angeles Lakers]] i primi tre anelli del nuovo millennio ([[NBA 1999-2000|2000]], [[NBA 2000-2001|2001]], [[NBA 2001-2002|2002]])}}Un numero sempre crescente dei migliori giocatori internazionali continua oggi ad arrivare a giocare nella NBA come per esempio il [[NBA Rookie of the Year Award|Rookie of the Year]] del 2002 e l'MVP del [[Campionato mondiale maschile di pallacanestro 2006|Mondiale 2006]] [[Pau Gasol]] della [[Spagna]], la prima scelta del [[Draft NBA 2002|Draft NBA del 2002]] [[Yao Ming]] della [[Cina]], l'MVP del [[Campionato mondiale maschile di pallacanestro 2002|Mondiale 2002]] di [[Campionato europeo maschile di pallacanestro 2005|EuroBasket 2005]] ed MVP della NBA nel 2007 [[Dirk Nowitzki]] della [[Germania]], e l'MVP dei Giochi olimpici di {{OE|Pallacanestro|2004}} [[Emanuel Ginóbili]] dell'[[Argentina]].
 
Dal 2000 due squadre si sono distinte sopra le altre dividendosi sei titoli fino al 2007: i [[Los Angeles Lakers]] guidati da [[Phil Jackson]] e da [[Kobe Bryant]], campioni nel 2000, 2001, 2002, 2009 e 2010 e i [[San Antonio Spurs]] di [[Gregg Popovich]] e [[Tim Duncan]], nel 2003, 2005 e 2007.<ref>{{cita news |cognome=Marquez |nome=RJ |data=7 gennaio 2020 |titolo=Kobe Bryant says 'tough' Spurs stopped Lakers from winning 10 straight championships |url=https://www.ksat.com/sports/2020/01/07/kobe-bryant-says-tough-spurs-stopped-lakers-from-winning-10-straight-championships/ |editore=[[KSAT-TV]] |città= |accesso=6 maggio 2024}}</ref> La franchigia di [[Los Angeles]] inizia il nuovo millennio subito col titolo NBA, dopo aver battuto gli [[Indiana Pacers]] per 4-2 guidati da [[Shaquille O'Neal]]. L'anno successivo, i Lakers, si riconfermano battendo i [[Philadelphia 76ers]] di [[Allen Iverson]] per 4-1, e l'anno successivo completano il ''Three-peat'' contro i [[Brooklyn Nets|New Jersey Nets]], guidati da [[Jason Kidd]], per 4-0. Per tutt'e tre gli anni [[Shaquille O'Neal|O'Neal]] è stato eletto [[Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award|MVP delle Finals]].
 
Dalla stagione 2001-2002 venne tolto ufficialmente il divieto di difendere a zona in vigore da più di 50 anni in NBA, dal 1947, introducendo contemporaneamente la regola dei [[Regola dei tre secondi|tre secondi difensivi]].
 
Gli anni successivi sono dominati dai [[San Antonio Spurs]] di [[Tim Duncan]], [[Emanuel Ginóbili]] e [[Tony Parker]], che vincono il titolo prima nel 2003 battendo i [[Brooklyn Nets|New Jersey Nets]] per 4-2, poi nel 2005 contro i [[Detroit Pistons]] e infine nel 2007 contro i [[Cleveland Cavaliers]] di un giovane [[LeBron James]] battuti per 4-0.<ref>{{cita news |url=https://www.mysanantonio.com/sports/spurs/article/Today-in-San-Antonio-history-The-Spurs-won-their-13023872.php |titolo=On this day in San Antonio history: The Spurs won their first NBA Championship 19 years ago |cognome=Mendoza |nome=Madalyn |data=25 giugno 2018 |giornale=Mysa |accesso=9 aprile 2019 |url-stato=vivo |archivio-url=https://web.archive.org/web/20201109010439/https://www.mysanantonio.com/sports/spurs/article/Today-in-San-Antonio-history-The-Spurs-won-their-13023872.php |archivio-data=9 novembre 2020}}</ref> Nel mezzo, nel 2003-2004 trionfano i Detroit Pistons di [[Richard Hamilton (cestista)|Richard Hamilton]] contro i Lakers che vantavano in squadra, oltre a Kobe e Shaq, [[Gary Payton]] e [[Karl Malone]]<ref>{{cita news |cognome=Alter |nome=Marlowe |data=15 giugno 2020 |titolo=R-E-S-P-E-C-T! Detroit Pistons complete '5-game sweep' of Shaq-Kobe Lakers, 16 years ago |url=https://www.freep.com/story/sports/nba/pistons/2020/06/15/detroit-pistons-lakers-2004-nba-finals/3192889001/ |editore=[[Detroit Free Press]] |città= |accesso=6 maggio mentre2024}}</ref>. laLa stagione 2005-2006 vede trionfare i [[Miami Heat]] di [[Dwyane Wade]] e Shaquille O'Neal sui Dallas Mavericks guidati da Nowitzki. Nel 2007 Tony Parker diventa il primo non americano a vincere il titolo di [[Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award|MVP delle Finals]].<ref group="N">Anche [[Hakeem Olajuwon]], di nazionalità nigeriana, vinse il premio nel 1994/95, ma era naturalizzato statunitense.</ref>
 
Ad oggi la NBA è trasmessa in 212 nazioni in 42 lingue. Nel 2001 fu creata una lega minore, la [[NBA Development League|National Basketball Development League]], oggi chiamata NBA Development League o National Gatorade League per ragioni di sponsor (G-League), atta a far crescere giocatori.
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L'anno successivo gli Heat riescono a vincere 27 gare consecutive, diventando così la seconda franchigia con la serie positiva più lunga della storia. La franchigia di Miami arriva prima in Regular season (66-16), e ai playoffs supera prima i [[Milwaukee Bucks]] (4-0), poi i [[Chicago Bulls]] orfani di [[Derrick Rose]], e in finale di conference gli [[Indiana Pacers]] di [[Paul George]] e arriva alle finals contro i [[San Antonio Spurs]]. Questa per LeBron James è la rivincita del titolo del 2007, quand'era ancora a [[Cleveland]], quando i Cavs vennero sconfitti 4-0. Miami e San Antonio danno il via a una combattutissima serie che giunge sino a gara 7, dove LeBron James, autore di una grande prestazione (37 punti e 12 rimbalzi), riesce a regalare il terzo titolo NBA alla franchigia della Florida, il secondo consecutivo. James inoltre verrà eletto [[Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award|MVP delle Finals]].
 
Il 2014 vede arrivare in testa alla regular season i [[San Antonio Spurs]] ad Ovest, con un record di 62 vittorie e 20 sconfitte, mentre ad Est gli [[Indiana Pacers]] riescono a conquistare il primo posto con il record di 56-26. Il premio di [[NBA Most Valuable Player Award|MVP]] viene assegnato a [[Kevin Durant]] che con gli [[Oklahoma City Thunder]] vince la [[NBA Northwest Division|Northwest Division]]. Nei playoffs non ci sono grandissime sorprese: ad Est i Pacers e i gli Heat riescono ad arrivare in finale di conference, e Miami riesce a vincere 4-2 nonostante gli avversari avessero il fattore campo; ad ovest invece arrivano in finale gli [[Oklahoma City Thunder]] e i [[San Antonio Spurs]], che riescono a superare i Thunder di Durant 4-2. In finale arrivano così le stesse squadre dell'anno prima, ma questa volta i San Antonio Spurs vincono senza problemi una serie che dura solo 5 partite; l'MVP delle finali è [[Kawhi Leonard]].<ref>{{cita news |cognome=Cacciola |nome=Scott |data=15 giugno 2014 |titolo=Spurs Win Fifth Title, Cementing Dynasty Across Decades |url=https://www.nytimes.com/2014/06/16/sports/basketball/spurs-rally-to-rout-heat-and-win-the-nba-title.html |editore=[[New York Times]] |città=[[San Antonio]] |accesso=7 maggio 2024}}</ref>
[[File:Stephen Curry dribbling 2016 (cropped).jpg|thumb|left|[[Stephen Curry]], uomo franchigia dei [[Golden State Warriors]] e due volte [[NBA Most Valuable Player Award|MVP]]]]
 
Nel 2015 vincono il loro quarto titolo NBA i [[Golden State Warriors]] di [[Stephen Curry]] che sconfiggono i [[Cleveland Cavaliers]] di [[LeBron James]] in 6 partite.<ref>{{cita news |cognome=Ganguli |nome=Tania |data=30 maggio 2018 |titolo=Cavaliers vs. Warriors: They meet in the NBA Finals for a record fourth consecutive season |url=https://www.latimes.com/sports/nba/la-sp-cavaliers-warriors-preview-20180530-story.html |editore=[[Los Angeles Times]] |città=[[Oakland]] |accesso=15 maggio 2024}}</ref> Da segnalare che in questa stagione i [[Los Angeles Lakers]] di [[Kobe Bryant]] registrano il peggior record nella storia della franchigia, ovvero 21 vittorie e 61 sconfitte.
 
La [[NBA Playoffs 2016|finale 2016]] vede in campo nuovamente i Golden State Warriors del neoeletto [[NBA Most Valuable Player Award|MVP]] Stephen Curry, che in questa stagione vanno ad infrangere il record di vittorie in regular season detenuto dai [[Chicago Bulls 1995-1996|Chicago Bulls]] di [[Michael Jordan]] (72), siglando 73 vittorie a fronte di 9 sconfitte di cui solo due in casa,<ref>{{cita web |titolo=Top Moments: Warriors set record with 73-win season |url=https://www.nba.com/history/top-moments/golden-state-warriors-win-73-games |editore=National Basketball Association |accesso=6 aprile 2020}}</ref> ed i Cleveland Cavaliers di LeBron James, con questi ultimi che si impongono in gara 7, diventando i nuovi detentori dell'anello dopo essere stati sotto 3-1 nella serie, un risultato precedentemente mai recuperato nella storia delle [[NBA Finals]].<ref>{{cita news |cognome=McLaughlin |nome=Elliott C. |data=23 ottobre 2016 |titolo='Finally, we did it!': Cavs' title ends 52 years of Cleveland sports agony |url=https://edition.cnn.com/2016/06/20/sport/cleveland-cavaliers-nba-championship-ends-drought/index.html |editore=[[CNN]] |accesso=22 maggio 2024}}</ref>
 
Da segnalare, in questa stagione, i 60 punti di [[Kobe Bryant]] nella sua ultima partita in carriera e i ritiri di [[Tim Duncan]] e [[Kevin Garnett]] in estate, mentre [[Kevin Durant]] lascia gli [[Oklahoma City Thunder]] da free agent per unirsi ai [[Golden State Warriors]].